Un’operazione di routine della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un uomo di 41 anni, originario di Catania, trovato in possesso di diverse dosi di droga pronte per essere vendute. Il fermo è avvenuto in viale Regina Margherita, durante un controllo del traffico effettuato dalla squadra volanti della Questura di Catania, mirato a verificare il rispetto delle normative del Codice della strada.

L’uomo, che viaggiava a bordo di un’auto con una donna, ha mostrato un comportamento sospetto al momento della richiesta di documenti da parte degli agenti, manifestando evidente nervosismo e insofferenza. Questo atteggiamento ha indotto i poliziotti a compiere un controllo più approfondito all’interno del veicolo, dove hanno trovato una bustina contenente circa 4 grammi di marijuana.

Proseguendo con gli accertamenti, gli agenti hanno trovato, nelle tasche del 41enne, ulteriori dosi di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana, cocaina e crack, per un totale di 15 grammi. Inoltre, l’uomo era in possesso di 300 euro in contante, che si sospetta siano il frutto di attività di spaccio. La droga e il denaro sono stati sequestrati, mentre la sostanza stupefacente verrà analizzata dal laboratorio di Polizia Scientifica prima della distruzione.

Il 41enne è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ma è stato rimesso in libertà in attesa del giudizio di convalida, su disposizione del PM di turno. Inoltre, è emerso che l’uomo non possedeva la patente di guida e che l’auto con cui circolava aveva la revisione scaduta. Per questi motivi, è stato sanzionato e il veicolo è stato sottoposto a sequestro.

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Dalle prime ore dell’alba, è in corso un’importante operazione di polizia delegata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bologna, che ha portato all’arresto di 15 persone fisiche, provenienti da diverse province italiane, tra cui cinque residenti nella provincia di Reggio Emilia. Gli indagati sono accusati di far parte di un’organizzazione criminale italo-albanese dedita al traffico internazionale di stupefacenti.

Le indagini, condotte congiuntamente da diverse forze dell’ordine, hanno rivelato che il gruppo criminale, attivo dal 2020, ha importato, acquistato e gestito ingenti quantità di droga provenienti da vari Paesi, tra cui Albania, Kosovo, Ecuador, Colombia e Paesi Bassi. La rete si è occupata di traffico e distribuzione su tutto il territorio nazionale, con alcune operazioni dirette anche dalla regione Emilia Romagna verso la Calabria.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati circa 23 kg di cocaina, 6 kg di eroina, 80 kg di hashish e ben 240 kg di marijuana, per un valore stimato di circa 8 milioni di euro. L’operazione ha messo in luce una fitta rete di connessioni tra gruppi criminali, con il coinvolgimento di elementi appartenenti alla ‘ndrangheta e a esponenti della criminalità laziale.

Ulteriori dettagli sull’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 11.00 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, alla presenza delle autorità competenti.

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Un 24enne palermitano è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Torretta con l’accusa di stalking e maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica.

La vicenda ha avuto inizio a settembre, quando una donna, dopo aver sopportato per lungo tempo le violenze fisiche e psicologiche da parte dell’ex compagno, ha deciso di denunciare l’accaduto alle autorità. La donna, visibilmente segnata dalle continue persecuzioni, ha trovato il coraggio di chiedere aiuto ai Carabinieri di Torretta, che hanno subito avviato un’indagine e raccolto il suo drammatico racconto.

Le forze dell’ordine, a seguito della denuncia, hanno rapidamente avviato le indagini, che hanno portato a un quadro indiziario serio nei confronti dell’uomo. Il Tribunale di Palermo ha quindi emesso un’ordinanza di divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalla vittima, accompagnata da un braccialetto elettronico, per monitorare gli spostamenti dell’indagato.

Tuttavia, l’uomo ha ignorato le misure restrittive imposte dal giudice, continuando a molestare la sua ex compagna. L’indagato ha violato ripetutamente il divieto, braccando la donna nei suoi spostamenti e minacciandola di morte con messaggi e registrazioni vocali.

La situazione è culminata con l’arresto in flagranza di reato, quando i Carabinieri, durante un normale servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso il 24enne mentre minacciava ancora una volta la donna. La presenza del braccialetto elettronico e l’attivazione dell’alert hanno immediatamente allertato la centrale operativa, consentendo ai militari di intervenire tempestivamente.

L’uomo è stato arrestato e trasferito in carcere, dove rimarrà in attesa del prosieguo del procedimento giudiziario. Le autorità sottolineano che, pur essendo indiziato di gravi reati, l’indagato è da considerarsi innocente fino a una eventuale sentenza di condanna definitiva, in linea con i principi di presunzione di innocenza sanciti dalla Costituzione.

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