Cronaca
Servizi della polizia contro la criminalità giovanile a Brescia
Cronaca
Workshop sui soccorsi in incidenti stradali e incendi di veicoli a Genova
Ieri, presso il centro congressi CBA dell’ospedale San Martino di Genova, si è svolto un workshop organizzato dai Vigili del Fuoco, focalizzato sugli incidenti stradali e sugli incendi di veicoli. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti e professionisti del settore, che hanno condiviso le loro esperienze e le difficoltà legate alle operazioni di soccorso in situazioni di emergenza.
La mattinata è iniziata con gli interventi del personale del 118, che ha illustrato le moderne tecniche di soccorso e di ripristino delle funzioni vitali. Successivamente, il responsabile di ASPI, Autostrade per l’Italia, ha parlato delle sfide logistiche legate alla rete autostradale ligure, particolarmente complessa a causa della presenza di gallerie e viadotti. La Polizia Stradale ha poi evidenziato le difficoltà nel garantire la sicurezza durante la chiusura delle autostrade e nel permettere l’accesso dei soccorritori sul luogo dell’incidente.
Un altro focus importante è stato sull’organizzazione del NUE, il numero unico europeo per le emergenze, che, a Genova, gestisce oltre un milione di chiamate all’anno, un volume impressionante che richiede una gestione impeccabile. I Vigili del Fuoco, infine, hanno illustrato le problematiche legate agli interventi su veicoli di nuova generazione, come quelli elettrici, ibridi o a metano liquefatto, che presentano rischi specifici in caso di incendio.
La giornata si è conclusa con una simulazione pratica su due veicoli incidentati. In questa esercitazione, è stata mostrata l’estricazione dei conducenti attraverso il portellone. A completare la simulazione, è arrivato anche l’elicottero VF Drago, che ogni giorno svolge un ruolo cruciale nel trasporto rapido delle vittime verso l’ospedale.
Cronaca
Molestia su un’auto a Napoli: la ragazza si lancia dall’auto in movimento per sfuggire al molestatore
La notte scorsa, un episodio di violenza ha scosso il quartiere Ponticelli, alla periferia di Napoli. Una giovane donna, stanca e desiderosa di tornare a casa, ha preso quello che credeva fosse il taxi che stava aspettando. Tuttavia, una volta salita sull’auto, la situazione ha preso una piega drammatica. Il conducente, un uomo di 38 anni originario del Casertano, ha iniziato a molestare la ragazza, che ha cercato di difendersi e reagire alla situazione.
Nel tentativo di fermare le avances indesiderate, la ragazza ha cercato di allontanarsi dal molestatore, ma lui ha risposto con violenza, schiaffeggiandola e sottraendole il cellulare. La situazione è diventata sempre più pericolosa e, in un momento di disperazione, la giovane ha preso una decisione drastica. Nonostante il rischio, ha aperto la portiera dell’auto e si è lanciata fuori, mentre il veicolo era ancora in movimento.
Fortunatamente, la ragazza è riuscita a fuggire, scappando dalle mani del suo aggressore. Immediatamente dopo il suo salto dall’auto, ha chiesto aiuto e le forze dell’ordine sono intervenute prontamente. Gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti a rintracciare il conducente e a arrestarlo poco dopo l’incidente. Il 38enne è stato accusato di rapina e violenza sessuale.
L’episodio ha suscitato grande preoccupazione, non solo per la violenza subita dalla ragazza, ma anche per la crescente insicurezza che affligge alcune zone della città. Le autorità stanno intensificando i controlli e invitano i cittadini a prestare attenzione e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto. La giovane vittima, per fortuna, non ha riportato gravi ferite, ma l’incidente evidenzia ancora una volta i pericoli cui sono esposte molte persone, soprattutto di notte.
Cronaca
Scoperto arsenale legato alla Curva Nord dell’Inter a Cambiago: pistole, kalashnikov e bombe a mano sequestrati
Un’importante operazione della Polizia di Stato ha portato alla scoperta di un deposito di armi a Cambiago, in provincia di Milano. L’arsenale, che si ritiene essere collegato alla Curva Nord dell’Inter, è stato individuato grazie a un’indagine su un ultras noto per i suoi legami con Andrea Beretta, un altro capo ultrà nerazzurro attualmente in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco, un altro leader della stessa curva.
Nel capannone sequestrato, gli agenti hanno rinvenuto un consistente arsenale composto da pistole, kalashnikov, bombe a mano e numerosi proiettili. Secondo quanto riportato da fonti investigative, la scoperta è avvenuta nella notte, quando la polizia ha seguito una traccia che collegava l’immobile a Beretta, anche se il capannone era effettivamente nella disponibilità di un altro ultras a lui vicino.
L’operazione fa parte di un’ampia indagine sulla criminalità organizzata legata agli ultras e sulla gestione delle armi da parte di gruppi estremisti legati al tifo calcistico. L’arresto di Beretta e la scoperta dell’arsenale rappresentano un passo importante nella lotta contro la violenza negli stadi e nei gruppi organizzati.
Gli inquirenti continuano a indagare per capire se ci siano altri depositi di armi o collegamenti con gruppi criminali più ampi. La situazione resta sotto stretta osservazione, con particolare attenzione alla gestione delle curve calcistiche in Italia, sempre più spesso al centro di attività illecite.
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