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Cronaca

Sequestro di oltre 136.000 prodotti pericolosi: continua l’azione delle Fiamme Gialle in Puglia

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Prosegue l’attività di contrasto alla diffusione di prodotti pericolosi per la salute pubblica da parte del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto, in collaborazione con le squadre di Manduria e Castellaneta. Grazie ad una serie di controlli mirati su esercizi commerciali di Statte, Fragagnano, Manduria, Maruggio e Palagiano, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 136.000 articoli, tra cui casalinghi e articoli in plastica, risultanti privi delle informazioni obbligatorie previste dal Codice del Consumo.

Secondo la normativa, tutti i prodotti destinati ai consumatori devono riportare informazioni essenziali come la denominazione legale o merceologica, i dati del produttore, l’eventuale presenza di sostanze dannose per la salute e i materiali utilizzati nella produzione. In particolare, sono stati sequestrati circa 17.500 piatti in plastica su cui era indebitamente apposto il logo “MOCA” (materiali destinati al contatto con alimenti), ma senza il necessario certificato di conformità che garantisce la sicurezza del prodotto.

Gli interventi delle Fiamme Gialle non si limitano al sequestro dei prodotti: i titolari degli esercizi commerciali coinvolti sono stati segnalati alle Autorità competenti. Le indagini sono ora focalizzate sull’individuazione e smantellamento delle filiere logistiche e produttive coinvolte in queste pratiche illecite, con l’obiettivo di recuperare i proventi derivanti da attività fraudolente e di tutelare il mercato e la salute pubblica.

Questo intervento rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno delle forze dell’ordine nel difendere i consumatori e le imprese che operano nel rispetto delle normative, penalizzando chi cerca di guadagnare sul mercato a discapito della sicurezza e della concorrenza leale.

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Cronaca

Arrestato 41enne per spaccio di droga e ricettazione a Genova

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La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un 41enne ecuadoriano accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato per ricettazione. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di controllo del territorio, quando una volante del Commissariato Cornigliano ha notato l’uomo in sella a una bicicletta.

Alla vista della pattuglia, il 41enne ha cercato di cambiare direzione, suscitando il sospetto degli agenti, che lo hanno immediatamente intercettato e condotto in Questura. Durante la perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso di 15 dosi di crack, già pronte per la vendita, confermando il suo coinvolgimento nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’indagato, con un passato di reati contro il patrimonio, è stato anche denunciato per ricettazione. La bicicletta su cui viaggiava, che lui aveva dichiarato di aver trovato per strada, è infatti risultata appartenere a una società di noleggio, rivelando che era stata rubata.

Il 41enne è stato arrestato e, nella mattinata successiva, è stato sottoposto a processo per direttissima. Come sempre, si ribadisce che l’indagato gode della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Furto e uso indebito di carta bancaria: denunciato un 47enne di Martina Franca

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La Polizia di Stato ha denunciato un uomo di 47 anni, con un passato criminale, originario di Martina Franca, accusato di furto in abitazione, uso indebito di carta bancaria e ricettazione. L’indagine è scattata a seguito della denuncia di un agricoltore locale, che aveva scoperto prelievi fraudolenti da parte di ignoti dal suo conto bancario.

Il contadino aveva notato sei prelievi non autorizzati, ognuno da 600 euro, effettuati senza il suo consenso. Gli agenti del Commissariato di Martina Franca, dopo aver raccolto la denuncia, hanno avviato le indagini che li hanno portati a sospettare di un collaboratore dell’agricoltore, un uomo già noto alle forze dell’ordine. Il sospetto era che il collaboratore, incaricato di aiutare l’agricoltore nelle attività agricole, fosse coinvolto nel furto.

Poco dopo la denuncia, l’agricoltore ha notato che la sua tessera bancoposta era scomparsa dalla sua abitazione. Preoccupato, ha contattato immediatamente i poliziotti. Le indagini hanno quindi preso una piega decisiva quando, nel pomeriggio, gli agenti hanno seguito l’uomo fino al quartiere Tamburi di Taranto. Lì, il sospetto ha prelevato 600 euro da un ufficio postale, con il volto travisato. Il denaro e la carta bancoposta rubata sono stati rinvenuti nella tasca dei pantaloni dell’uomo durante il controllo immediato.

Successivamente, una perquisizione presso l’abitazione dell’indagato ha portato al rinvenimento di circa 1,2 grammi di cocaina, mentre in uno stanzino condominiale in uso esclusivo all’uomo sono stati trovati attrezzi professionali, probabilmente sottratti da una falegnameria vicina.

Il materiale rubato è stato restituito ai legittimi proprietari, mentre la sostanza stupefacente è stata sequestrata. L’uomo è stato segnalato per l’uso di droga e dovrà rispondere delle accuse di furto e ricettazione. Si ribadisce che per l’indagato vige il principio di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Scoperta di armamento risalente alla prima guerra mondiale a Merano: intervento della Polizia di Stato

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Un episodio insolito e potenzialmente pericoloso si è verificato ieri a Merano, quando un uomo ha consegnato alle autorità locali una bomba a mano e due pistole semiautomatiche trovate nella soffitta dell’abitazione della madre, nella zona residenziale di Maia Alta. L’armamento, risalente alla Prima Guerra Mondiale, è stato rinvenuto durante i lavori di ristrutturazione dell’immobile.

L’uomo, visibilmente agitato, si è subito presentato all’Ufficio Armi del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Merano, esprimendo preoccupazione per il possibile rischio legato alla presenza dell’ordigno. Ha spiegato di non accedere da anni alla soffitta, che era rimasta inutilizzata fino all’inizio dei lavori, quando ha fatto la sconvolgente scoperta.

Gli agenti della Polizia di Stato, insieme al Nucleo Artificieri della Questura di Bolzano, sono intervenuti prontamente sul posto. Dopo aver messo in sicurezza l’area e avviato le opportune procedure di cautela, gli esperti hanno identificato l’ordigno come una granata da mortaio attiva, perfettamente integra e ancora potenzialmente pericolosa.

Le due pistole semiautomatiche e la bomba a mano sono state sequestrate e affidate agli artificieri per la messa in sicurezza. La granata, per la quale è previsto un intervento di disinnesco, sarà successivamente distrutta, mentre le armi saranno custodite in un luogo idoneo.

Questo episodio evidenzia l’importanza dei controlli e della tempestiva reazione delle forze di polizia quando si trattano armi e ordigni di epoca bellica, garantendo la sicurezza della comunità e prevenendo potenziali rischi.

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