Cronaca
Scandalo nella Ginnastica: Le conversazioni dei dirigenti Fgi sulla gestione delle accuse di maltrattamenti alle “farfalle”
Il caso che coinvolge le dichiarazioni e le conversazioni tra i dirigenti della Federazione Ginnastica d’Italia (Fgi) solleva preoccupazioni circa il trattamento delle ex atlete, conosciute come “farfalle”, e la gestione delle accuse di maltrattamenti che avevano suscitato grande attenzione mediatica. Al termine dell’audizione delle due ex atlete nel 2022, il dirigente della Fgi, Rossetti, aveva riferito al presidente Gherardo Tecchi riguardo le circostanze che avevano portato alla denuncia. In una conversazione con Tecchi, Rossetti si era espresso in modo critico riguardo l’allenatrice Ginevra Parrini, che in televisione aveva mostrato solidarietà alle ragazze, suggerendo che se fosse ancora tesserata, avrebbe potuto essere “bacchettata” per la sua posizione.
In un altro dialogo con il consigliere Armando Guidi, Tecchi aveva fatto riferimento a un possibile attacco alle ex atlete, sottolineando come la pubblica opinione avesse difeso le ragazze, considerandole vittime e creando una situazione in cui sarebbe stato difficile per chiunque criticarle senza rischiare di apparire come “orchi”. Nonostante queste difficoltà, Guidi suggeriva che sarebbe stato possibile agire contro di loro, ma solo “quando è ora” e con un approccio mirato.
Le dichiarazioni di Rossetti mostrano anche una visione denigratoria nei confronti delle ex atlete, definendole come persone che avevano ricevuto “una risonanza paurosa” per le loro accuse, e criticando l’attenzione mediatica che avevano ricevuto. In questo contesto, l’avvocato delle atlete avrebbe evidenziato il comportamento di una delle ex atlete, Anna Basta, come un esempio di chi avrebbe scelto di “apprezzare i piaceri della vita” e di cercare visibilità senza impegnarsi a fondo nello sport.
L’azione protettiva che sarebbe stata ipotizzata da Rossetti riguarda un ammonimento a un’allenatrice, che secondo lui aveva mostrato “eccesso di affetto”, comportamento che sarebbe stato successivamente minimizzato dalla Federazione, con l’allenatrice Emanuela Maccarani che, nonostante la sanzione, avrebbe continuato a dirigere le farfalle. Questi episodi sollevano interrogativi sulla gestione interna della Fgi e sulla condotta nei confronti delle atlete che avevano denunciato maltrattamenti.
Cronaca
Mazara del Vallo (TP) | Arrestato uomo per droga e detenzione di materiale esplosivo
Lo scorso 25 novembre, un’operazione della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo ha portato all’arresto di un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di una significativa quantità di cocaina e crack, oltre a materiale esplosivo custodito nella sua abitazione.
L’operazione è il risultato di un’indagine approfondita, avviata dopo segnalazioni che indicavano l’uomo come figura centrale nello spaccio di droga nei quartieri popolari della città. Gli agenti, dopo un periodo di osservazione, hanno fermato il sospettato fuori dalla sua abitazione e successivamente hanno proceduto a una perquisizione domiciliare.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti circa 250 grammi di cocaina, 35 grammi di crack, strumenti per il confezionamento della droga e 2000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Oltre alle sostanze stupefacenti, è stato sequestrato un quantitativo significativo di materiale esplosivo, tra cui una miccia artigianale da 550 grammi e 40 petardi di tipo professionale Cobra 6.
A seguito del sequestro e in considerazione della pericolosità del materiale rinvenuto e dei precedenti penali dell’arrestato, il soggetto è stato trasferito in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura di Marsala, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare.
L’intervento si inserisce in una strategia di contrasto allo spaccio di stupefacenti e alla gestione illegale di materiali pericolosi, confermando l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza della comunità mazarese.
Cronaca
Arezzo | Zona Saione: sospesa per 15 giorni l’attività di un circolo privato
Il Questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo, ha disposto la sospensione temporanea della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande a un circolo privato situato nella zona di Saione. La decisione, in vigore per quindici giorni, è stata adottata in seguito a un controllo congiunto svolto da diverse forze dell’ordine, che hanno riscontrato gravi irregolarità.
Durante l’operazione, condotta dalla Squadra Amministrativa e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto della Guardia di Finanza e del Nucleo Cinofili, sono state rinvenute sostanze stupefacenti in possesso del presidente del circolo, nascoste sia sulla sua persona sia all’interno dei locali dell’associazione.
Il provvedimento riflette la necessità di tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini, poiché il circolo è stato giudicato un elemento di rischio per l’ordine pubblico. La misura, finalizzata a preservare la moralità e il buon costume, sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare attività che possono costituire un pericolo per la collettività.
L’intervento rappresenta un segnale chiaro contro l’uso improprio di spazi associativi e mira a ristabilire un clima di sicurezza nella zona di Saione.
Cronaca
Bergamo | Emessi 11 DACUR per contrastare la violenza nei pressi di bar e locali pubblici
Nel mese di novembre, la Questura di Bergamo ha intensificato le misure per arginare episodi di violenza nelle aree urbane, emettendo 11 provvedimenti di DACUR (Divieto di Accesso ai Centri Urbani), noti come “Daspo Urbano”. Queste disposizioni, volte a prevenire comportamenti pericolosi nei pressi di bar e locali pubblici, hanno coinvolto persone di età compresa tra 16 e 52 anni, responsabili di reati come minacce, risse, lesioni personali e danneggiamenti.
I provvedimenti, con una durata variabile da uno a tre anni, sono stati in alcuni casi accompagnati dall’obbligo di firma. Tra gli episodi più recenti si segnala un grave caso di aggressione compiuto da tre minorenni di Paladina, identificati come autori dell’atto violento avvenuto nelle vicinanze di un bar locale. Per due di questi ragazzi, già con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato emesso anche un avviso orale, misura introdotta con il “Decreto Caivano” (D.L. 123/2023), che mira a rafforzare il contrasto alla criminalità minorile.
Questa operazione rappresenta un segnale di fermezza delle autorità, impegnate a garantire la sicurezza e la vivibilità nei centri urbani di Bergamo e provincia. L’obiettivo è dissuadere comportamenti antisociali e rafforzare la tutela dei cittadini frequentatori di locali pubblici.
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