Cronaca

Sassari | Bruciò vivo il vicino nel 2022, la difesa chiede la nullità della perizia psichiatrica

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Colpo di scena al processo in corso a Sassari contro Davide Iannelli, accusato dell’omicidio del vicino di casa Toni Cozzolino, che fu bruciato vivo a Olbia l’11 marzo 2022 e morì dopo dieci giorni di agonia. Questa mattina, in aula, l’avvocato Abele Cherchi, difensore dell’imputato, ha sollevato una significativa contestazione riguardante la perizia psichiatrica recentemente depositata.

La perizia, redatta dalla psichiatra Claudia Granieri, conclude che Iannelli era e rimane perfettamente capace di intendere e di volere. Tuttavia, il legale di Iannelli ha chiesto che la perizia venga dichiarata nulla, sostenendo che la psichiatra ha delegato ad altri l’esecuzione delle interviste e dei test psicologici sull’imputato. Inoltre, i risultati di questi test non sarebbero inclusi nella documentazione allegata alla perizia, creando dubbi sulla validità della stessa.

Il giudice Massimo Zaniboni, presidente della Corte, ha deciso di prendere in considerazione la contestazione avanzata dalla difesa. Ha disposto il deposito dei risultati dei test agli atti del processo e ha rinviato la discussione su questo punto alla prossima udienza.

Durante l’udienza odierna, la psichiatra Granieri ha illustrato la propria relazione, chiarendo come sia giunta alla conclusione della capacità di intendere e di volere di Iannelli. L’esperta ha spiegato che dei due test psicologici contestati, uno non è stato considerato valido e l’altro non è stato utilizzato nella diagnosi finale.

La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Claudia Manconi, e gli avvocati di parte civile, Giampaolo Murrighile, Antonio Fois e Massimo Perra, hanno difeso la validità della perizia. La prossima udienza, fissata per il 24 settembre, sarà dedicata alla discussione dei test inclusi nella perizia e delle relative contestazioni.

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