Cronaca
Sant’Ilario d’Enza (RE) : Sventati due tentativi di truffa grazie alla prontezza delle vittime e all’attività di sensibilizzazione
Nella mattinata di ieri, a Sant’Ilario d’Enza, due tentativi di truffa ai danni di anziani sono stati sventati grazie alla rapida reazione delle vittime e all’efficace attività di sensibilizzazione portata avanti dai Carabinieri della provincia di Reggio Emilia. Questi episodi dimostrano ancora una volta quanto sia persistente il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani, una realtà che vede spesso l’impiego di falsi carabinieri o falsi avvocati che, con telefonate ben organizzate, cercano di ottenere denaro e oggetti di valore fingendo di essere coinvolti in incidenti stradali inesistenti.
Nel primo caso, una donna anziana, di età compresa tra i 75 e gli 85 anni, riceve una telefonata da un sedicente carabiniere che le comunica che suo figlio aveva avuto un incidente e che era necessario pagare un avvocato per risolvere la situazione. Dopo aver riagganciato il telefono, l’anziana vittima ha prontamente contattato la stazione dei Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, chiedendo informazioni sul figlio. I carabinieri le hanno confermato che si trattava di un tentativo di truffa e le hanno consigliato di non aprire la porta a nessuno. Nel frattempo, i militari si sono recati presso l’abitazione della donna, accertandosi che i truffatori si erano allontanati.
Nel secondo episodio, un uomo anziano si è presentato direttamente alla stazione dei Carabinieri con alcuni gioielli, dicendo che gli erano stati richiesti telefonicamente come cauzione per il rilascio del suo nipote, presunto coinvolto in un incidente. Per avere maggiore sicurezza, l’uomo ha deciso di portare gli oggetti preziosi direttamente in caserma. I carabinieri hanno immediatamente avvertito l’anziano che si trattava di una truffa e lo hanno aiutato a evitare il raggiro.
In entrambi i casi, i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno agito con prontezza, fornendo informazioni utili alle vittime e avviando indagini per identificare i responsabili. Le indagini suggeriscono che i truffatori possano operare in gruppo, con un complice che attende nei pressi delle abitazioni per raccogliere denaro o gioielli, una volta che le vittime cadono nel tranello.
Le truffe ai danni degli anziani sono un fenomeno in crescita, anche nella provincia di Reggio Emilia, nonostante gli sforzi di prevenzione. I Carabinieri, infatti, hanno intensificato le attività di sensibilizzazione, compresa una campagna che li ha visti impegnati a parlare direttamente con i cittadini, anche nelle chiese, per mettere in guardia sulle modalità con cui questi raggiri vengono messi in atto. Dal gennaio di quest’anno, grazie a tali iniziative, sono circa cinquanta le truffe sventate. Tuttavia, la prevenzione rimane fondamentale e l’attenzione deve essere mantenuta alta.
I Carabinieri rinnovano il loro appello: “Non fidatevi di richieste di denaro da parte di presunti avvocati o appartenenti all’Arma. In caso di dubbi, contattate immediatamente il 112”. Le forze dell’ordine hanno inoltre intensificato la vigilanza nell’area per rintracciare i responsabili di questi tentativi di truffa, sottolineando l’importanza della collaborazione tra i cittadini e le forze di polizia per combattere efficacemente questo tipo di crimine.
Cronaca
Catania | Intensa operazione di controllo nel quartiere San Cristoforo: multe, denunce e sequestri
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha condotto una vasta operazione di controllo straordinario del territorio nel quartiere San Cristoforo di Catania, finalizzata a prevenire reati e garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Il servizio è stato coordinato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” e ha visto l’impiego di oltre 30 agenti, supportati da unità cinofile e pattuglie della Polizia Locale “Viabilità”.
L’operazione ha avuto come obiettivo il controllo di persone sottoposte a misure di prevenzione, come la sorveglianza speciale, per verificarne il rispetto delle prescrizioni. I poliziotti hanno effettuato una serie di controlli serali, bussando alle porte delle abitazioni di alcuni pregiudicati catanesi. In tre casi, l’assenza dei soggetti sorvegliati è stata accertata e i trasgressori sono stati denunciati per la violazione delle misure imposte.
Durante l’attività di pattugliamento, l’intervento delle unità cinofile ha dato esito positivo. In due distinti momenti, il cane antidroga ha rilevato la presenza di sostanze stupefacenti. In entrambi i casi, due giovani catanesi, notati mentre cercavano di allontanarsi furtivamente alla vista degli agenti, sono stati fermati e sottoposti a perquisizione. Il 24enne è stato trovato in possesso di una dose di marijuana, mentre il 19enne aveva con sé 6 grammi di hashish. Entrambi hanno dichiarato di fare uso personale di droga e sono stati segnalati alla Prefettura.
L’intensa attività di controllo ha permesso anche di identificare 100 persone, di cui numerosi pregiudicati, e di ispezionare 46 veicoli. Sono state elevate 9 contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada, tra cui la mancanza di assicurazione, con il conseguente sequestro di tre autovetture.
L’operazione si inserisce in una serie di iniziative della Polizia di Stato per contrastare fenomeni di criminalità e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, in vista delle festività e con l’obiettivo di mantenere un controllo costante nelle zone a rischio.
Cronaca
Arezzo | Sequestro di fuochi d’artificio, droga e prodotti contraffatti
Nel periodo che precede le festività natalizie, la Guardia di Finanza di Arezzo ha intensificato le operazioni di controllo sul territorio, mirate a contrastare fenomeni illeciti legati alla vendita abusiva di fuochi d’artificio, prodotti pericolosi e sostanze stupefacenti. Questi interventi fanno parte delle attività ordinarie a tutela della legalità e della sicurezza, in collaborazione con le altre forze di polizia e in coordinamento con la Prefettura di Arezzo.
Nel corso di un’operazione condotta dai militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno, è stato individuato un cittadino italiano residente nel Comune di Cavriglia, sorpreso con 111 kg di fuochi d’artificio illegali, tra cui materiale di categoria F4, destinato a essere utilizzato solo da esperti. I fuochi, non solo illegali ma anche pericolosissimi, erano pronti per essere venduti attraverso canali non autorizzati, con un potenziale esplosivo che avrebbe potuto causare danni devastanti in caso di incidente. Accanto al materiale esplodente, sono stati trovati anche 22 dosi di cocaina e una somma di 13.340 euro in contante. L’uomo è stato denunciato per detenzione e commercio di fuochi d’artificio e per lo spaccio di droga.
In aggiunta a questo sequestro, i militari del Gruppo di Arezzo e della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno proseguito con una serie di controlli sul territorio, che hanno portato all’identificazione di 65 persone e al controllo di 35 veicoli. Durante queste operazioni, sono stati sequestrati 119 grammi di sostanze stupefacenti e 1.400 euro in contante, e altre due persone sono state denunciate per spaccio. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai controlli sugli ambulanti, con il sequestro di prodotti contraffatti, tra cui oltre 500 flaconi di profumo contenenti sostanze vietate, come il Lilial, una sostanza chimica pericolosa per la salute. Il venditore è stato denunciato e il materiale sequestrato.
In un altro intervento, a Bibbiena, la Tenenza di Poppi ha sanzionato un commerciante che aveva venduto a un minorenne liquidi per sigarette elettroniche, contravvenendo alle normative che vietano la vendita di tali prodotti ai minori di 18 anni. Per questo, l’esercente è stato segnalato per la sospensione della licenza commerciale.
Questi interventi, che rientrano nelle politiche di controllo e prevenzione della Guardia di Finanza, sono stati attuati con l’obiettivo di proteggere i cittadini e garantire la sicurezza nelle festività, prevenendo danni derivanti da prodotti non conformi, traffico di droga e altre attività illecite. Tutti gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Cronaca
Catania | Lite familiare sfocia in violenza: arrestato 58enne per maltrattamenti e aggressione al figlio
Un normale pranzo domenicale in famiglia si è trasformato in un violento scontro che ha coinvolto padre e figlio, con conseguenze drammatiche e il tempestivo intervento della Polizia di Stato. La violenta discussione, che ha avuto luogo a Catania, ha portato alla denuncia di un caso di maltrattamenti in famiglia, con l’arresto di un uomo di 58 anni accusato di aver aggredito ripetutamente sua moglie e suo figlio.
La lite è esplosa per un motivo banale, legato alla posizione di un gancio sulla porta della cucina, ma è degenerata rapidamente. Il figlio, 24 anni, è stato dapprima schiaffeggiato dal padre e successivamente afferrato per la gola. Per difendersi, il giovane ha colpito il padre alla testa con una bottiglia, causandogli una ferita alla fronte e la rottura di tre denti. Il 58enne ha poi contattato la polizia, accusando il figlio di averlo aggredito, ma gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato un quadro ben più complesso di quanto descritto dal padre.
I poliziotti, intervenuti per sedare la rissa, hanno separato i due uomini dopo aver notato l’aggressività del padre, che continuava a minacciare e urlare contro il figlio e la moglie. Nonostante la ferita alla fronte, il 58enne ha rifiutato di ricevere cure mediche. Gli agenti, sospettando che la violenza fosse sistematica, hanno deciso di interrogare separatamente i membri della famiglia, scoprendo che, negli anni, l’uomo aveva ripetutamente assunto atteggiamenti violenti e minacciosi.
Madre e figlio hanno raccontato episodi di violenza fisica e psicologica, inclusi tentativi di strangolamento da parte del padre. Nonostante le violenze, entrambi avevano temuto ritorsioni e minacce di suicidio se avessero denunciato l’uomo. Tuttavia, dopo l’ennesimo scatto d’ira durante l’ultima lite, hanno finalmente deciso di denunciare l’uomo per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.
In seguito alle indagini, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il 58enne è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida, mentre la Procura prosegue le indagini sul caso. La presunzione di innocenza rimane valida fino a una sentenza definitiva. L’arresto segna un passo importante nella lotta contro la violenza domestica, portando alla luce una situazione di abusi che, per troppo tempo, era stata nascosta.
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