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Cronaca

San Vito lo Capo (TP) | Madre finisce in ospedale dopo aver mangiato biscotti contenenti droga preparati dal figlio

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Un episodio singolare e preoccupante si è verificato in Sicilia, dove una donna è stata ricoverata dopo aver ingerito dei biscotti preparati dal figlio 17enne. Il giovane aveva utilizzato sostanze stupefacenti nella preparazione dei dolci, ignaro che la madre li avrebbe mangiati. Dopo aver consumato i biscotti, la donna ha avvertito forti dolori ed è stata portata d’urgenza all’ospedale Sant’Antonio di Trapani.

I Carabinieri di San Vito lo Capo, intervenuti in seguito all’incidente, hanno perquisito l’abitazione del giovane, trovando un ingente quantitativo di droga: 750 grammi di hashish, 40 dosi di ketamina e 220 grammi di marijuana, insieme a diversi “biscotti stupefacenti” già pronti. Il 17enne è stato arrestato per spaccio di droga, ma all’udienza è stata disposta per lui una misura di recupero in una comunità terapeutica.

Cronaca

Catania | Frode fiscale e distrazione di beni: scoperto il trasferimento illecito di patrimoni aziendali

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ADN24

Un’importante indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Catania ha smascherato un complesso schema di frode fiscale e distrazione di beni aziendali, coinvolgente due imprese operanti nel settore della produzione di manufatti in plastica. Le attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno permesso di ricostruire una serie di operazioni fraudolente che hanno danneggiato i creditori, tra cui l’erario, per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro.

L’indagine ha rivelato che la società fallita, definita la “Bad Company”, ha trasferito in modo illecito beni aziendali e risorse umane alla nuova società, la “New Company”, appena costituita, con l’intento di proseguire le attività economiche senza farsi carico dei debiti accumulati dalla precedente impresa. Nonostante il fallimento della prima società, la nuova realtà operativa ha potuto sfruttare lo stesso patrimonio e la stessa rete di dipendenti, fornitori e clienti, garantendo una continuità nell’attività imprenditoriale.

Il valore complessivo dei beni distratti è stato quantificato in quasi 3 milioni di euro, una somma che ha rappresentato un danno diretto per i creditori, che hanno visto svanire le possibilità di recupero dei crediti a causa del trasferimento illecito. Il principale debitore è risultato l’erario, a causa dei debiti fiscali accumulati dalla “Bad Company”.

L’indagine ha messo in evidenza il tentativo degli indagati di eludere le responsabilità patrimoniali e fiscali, trasferendo di fatto il patrimonio della vecchia azienda alla nuova, con l’intento di proseguire l’attività economica senza assumersi i rischi legati all’insolvenza.

Grazie all’azione tempestiva della Guardia di Finanza di Acireale, su delega della Procura, è stato disposto il sequestro preventivo di tutti i beni aziendali della “New Company”, comprese le quote societarie, i conti correnti e le attrezzature. È stata inoltre nominata un’amministratore giudiziario per la gestione dell’azienda sequestrata e avviata l’azione penale per bancarotta fraudolenta.

L’intervento si inserisce in un più ampio impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi fiscali e la criminalità economica, a tutela dell’integrità del sistema economico e della legalità. L’attività continua a essere monitorata per prevenire ulteriori tentativi di infiltrazione nelle imprese legali e tutelare gli interessi dei creditori e dello Stato.

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Cronaca

Taranto | Arrestati due coniugi accusati di spaccio di droga in un bar frequentato da giovani

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ADN24

Nel corso di un’operazione antidroga, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 37 anni e una donna di 34 anni, entrambi accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione ha avuto luogo in un bar situato in via Dante, vicino a tre scuole superiori, frequentato da numerosi giovani. I sospetti sono nati dopo un aumento delle presenze nel locale, dove i poliziotti, operando sotto copertura, hanno notato comportamenti sospetti.

I “Falchi” della Squadra Mobile, impegnati nell’osservazione del bar da diverso tempo, avevano infatti notato che, tra la clientela abituale, vi erano molti giovani che sembravano consumare sostanze stupefacenti. In particolare, il titolare del bar sembrava simulare la vendita di generi alimentari, mentre in realtà avrebbe ceduto dosi di droga.

In seguito a questi sospetti, è scattato l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Gli agenti hanno eseguito una perquisizione accurata dei locali con l’ausilio di un’unità cinofila della Polizia di Frontiera di Brindisi. Durante il controllo, sono stati trovati oltre 8.000 euro in contante nascosti vicino alla cassa e più di 80 grammi di cocaina già suddivisi in dosi pronte per essere spacciate, occultate nei bagni del bar.

L’operazione si è poi estesa al domicilio del titolare, dove la sua compagna è stata arrestata mentre stava uscendo dall’abitazione. Grazie al fiuto del cane antidroga Udor, sono stati rinvenuti altri 45 involucri di cocaina, identici a quelli trovati nel bar.

I due arrestati sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Taranto, in attesa di ulteriori sviluppi. Come previsto dalla legge, gli indagati godono della presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

Questa operazione si inserisce nel più ampio impegno della Polizia di Stato contro il traffico di droga, in particolare nelle vicinanze di scuole, con l’obiettivo di proteggere i giovani da pratiche dannose e illegali.

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Cronaca

Benevento | Sequestro di carburante adulterato in un’operazione congiunta tra Dogane e Guardia di Finanza

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Nei giorni scorsi, un’operazione congiunta tra l’Ufficio delle Dogane di Benevento e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di oltre 8.000 litri di carburante adulterato. L’intervento mirava a verificare la qualità del carburante distribuito da due distributori stradali, in particolare per identificare l’eventuale uso di additivi non consentiti dalla legge.

Le squadre, composte da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e militari del Gruppo di Benevento, hanno prelevato campioni di carburante dai serbatoi dei distributori. Grazie all’impiego del Laboratorio Mobile dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli, è stato possibile analizzare in tempo reale le caratteristiche chimiche del carburante, rivelando una non conformità per quanto riguarda l’infiammabilità.

L’analisi preliminare ha portato al sequestro immediato di tre serbatoi contenenti gasolio adulterato, con oltre 8.000 litri di prodotto, e dei relativi erogatori. Ulteriori esami condotti dal Laboratorio Chimico di Roma hanno confermato i risultati delle prime analisi.

I due distributori coinvolti sono stati sequestrati, e i rappresentanti legali dei punti vendita sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Benevento per rispondere dei reati di “detenzione di prodotti ottenuti da fabbricazioni clandestine o da miscelazioni non autorizzate” e “frode in commercio”. Gli indagati dovranno affrontare il processo, con l’eventuale condanna che dovrà essere accertata tramite sentenza irrevocabile.

L’operazione testimonia l’impegno continuo delle autorità nel contrastare le frodi sulle accise, con particolare attenzione alla tutela dei consumatori e alla legalità nel settore dei carburanti. Questo intervento si inserisce in un più ampio protocollo di collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza, volto a rafforzare la lotta alle frodi economiche e a garantire la qualità dei prodotti commercializzati sul mercato.

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