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Cronaca

San Giuliano (RI) | Due cittadini stranieri arrestati dopo aver minacciato e aggredito dei poliziotti

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Nel pomeriggio del 13 settembre, la Polizia di Stato è intervenuta in un acceso episodio di violenza avvenuto presso il borgo San Giuliano, che ha portato all’arresto di due cittadini stranieri per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Alle ore 14.00 circa, una segnalazione al numero di emergenza 112 ha avvertito le forze dell’ordine di una lite animata tra due vicini di casa, di cui uno armato di coltello. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato i due condomini coinvolti nella disputa, con un giovane cittadino straniero che, insieme al proprio padre, stava minacciando un anziano vicino. Quest’ultimo, spaventato, si era rifugiato nella propria abitazione e aveva richiesto l’intervento della Polizia.

Nel tentativo di calmare la situazione, gli agenti sono stati aggrediti dal giovane, che ha abbandonato il coltello (successivamente rinvenuto e sequestrato) per scagliarsi con calci e pugni contro gli operatori. Il padre del giovane ha a sua volta preso parte all’aggressione, mostrando comportamenti violenti nei confronti del personale di polizia.

L’aggressività dei due individui ha costretto gli agenti a richiedere l’intervento di ulteriori Volanti per contenere la situazione. Con notevole sforzo, i rinforzi sono riusciti a bloccare i due uomini e a trasferirli nella vettura di servizio per essere accompagnati in Questura. Lì, sono stati sottoposti a identificazione e accertamenti di rito.

Sotto disposizione del Pubblico Ministero, i due sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo previsto per la mattinata odierna. Si sottolinea che, come previsto dalla legge, i soggetti coinvolti sono considerati innocenti fino a prova contraria.

Cronaca

Bari | Evade dagli arresti domiciliari e rubava rame: arrestato a Corato

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ADN24

A Corato, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo, già sottoposto a detenzione domiciliare, a seguito di un’ordinanza emessa dal Magistrato di Sorveglianza che ha revocato la misura e ripristinato la carcerazione in istituto di pena. Il provvedimento è scattato dopo che l’uomo, durante il periodo di arresti domiciliari, è stato sorpreso a evadere in più occasioni, grazie a mirati controlli svolti dalla polizia.

Il Commissariato di Polizia di Corato, infatti, aveva attivato una serie di operazioni per monitorare la sua posizione e, durante uno degli accertamenti, ha eseguito una perquisizione accurata all’interno della sua abitazione. Nel corso di questa attività, gli agenti hanno trovato, nel vano cantina situato al piano interrato della casa, delle porzioni di tubi di rame con evidenti segni di tagli irregolari, indicativi di un tentativo di vendita illegale del materiale.

Ulteriori indagini hanno confermato che le tubazioni rinvenute erano state asportate dalle celle frigorifere di un supermercato di Corato, durante la notte del 13 novembre. Il furto aveva causato il malfunzionamento degli impianti di refrigerazione, con il conseguente danneggiamento e deperimento di numerosi prodotti alimentari, comportando un danno economico considerevole per l’attività commerciale.

Alla luce di questi riscontri, l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Trani per furto aggravato, mentre le indagini preliminari sono ancora in corso per verificare eventuali altri coinvolgimenti in reati simili. Dopo le formalità di rito, il soggetto è stato trasferito nel carcere di Trani, dove dovrà scontare la pena.

L’arresto e l’operazione condotta dalla Polizia di Stato sottolineano l’importante lavoro di prevenzione e repressione dei reati, non solo per quanto riguarda la violazione delle misure di detenzione, ma anche per il contrasto ai furti e ai danni economici causati alle attività commerciali locali.

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Cronaca

Novara | Arrestato un fuggitivo ricercato per omicidio e lesioni in Egitto

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ADN24

Nell’ambito delle consuete operazioni di controllo della Polizia di Stato sulle autostrade e principali vie di comunicazione, è stato arrestato un cittadino straniero ricercato per gravi reati commessi in Egitto, tra cui duplice omicidio, porto abusivo di armi e lesioni. L’arresto è avvenuto durante un controllo notturno da parte della Sezione di Novara – Sottosezione di Novara Est, lungo l’autostrada A4, in direzione Torino.

Durante i controlli, gli agenti hanno fermato un uomo a bordo di un’auto e, dopo aver effettuato un’identificazione preliminare, è emerso che l’uomo risultava ricercato dalle autorità egiziane. Il soggetto, infatti, era stato condannato in Egitto per aver partecipato all’omicidio di due persone e al ferimento di altre tre, tra cui un bambino, utilizzando un’arma da fuoco. Il suo nome era associato a un mandato di arresto internazionale, emesso dalle autorità egiziane.

Dopo aver confermato la sua identità attraverso procedimenti di fotosegnalamento e accertamenti, gli agenti hanno proceduto con l’arresto, sotto l’ordine del pubblico ministero di turno presso la Corte d’Appello di Milano. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Milano San Vittore, dove rimarrà in attesa della procedura di estradizione, che dovrà permettere l’espiazione della pena residua di 25 anni di reclusione per i crimini commessi in Egitto.

L’arresto, che dimostra l’efficacia del sistema di cooperazione internazionale, sottolinea l’importante ruolo della Polizia di Stato nel garantire la sicurezza e il rispetto della legge, anche in ambito transnazionale. Le operazioni di controllo del territorio e i collegamenti tra le forze dell’ordine di diversi paesi continuano a svolgere un ruolo cruciale nel contrasto alla criminalità internazionale e nella cattura dei fuggitivi ricercati per gravi crimini.

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Cronaca

Salerno | Operazione contro il lavoro irregolare: bloccati oltre 3.300 permessi di lavoro per extracomunitari

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ADN24

Oggi, il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e la Guardia di Finanza di Salerno hanno avviato un’importante operazione che ha portato alla notifica, tramite il Ministero dell’Interno, di provvedimenti relativi a 3.339 istanze di assunzione di lavoratori extracomunitari. Tali istanze, provenienti da 142 aziende attive principalmente nei settori agricolo, edile e dell’assistenza domestica, sono state bloccate e revocate dalla Procura della Repubblica di Salerno nell’ambito di un’indagine contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le aziende coinvolte, già sotto indagine per reati di favoreggiamento all’immigrazione illegale, risultano essere state utilizzate da gruppi criminali operanti nel salernitano. Questi sodalizi avevano presentato false richieste di assunzione, mirando a favorire l’ingresso illecito di lavoratori stranieri in Italia, con la complicità di documentazione falsa. L’inchiesta, che ha avuto esito positivo lo scorso luglio con l’emissione di misure cautelari e il sequestro di oltre un milione di euro in contante, ha portato oggi a una serie di provvedimenti amministrativi.

Il blocco delle richieste riguarda le istanze relative agli anni 2021, 2022, 2023 e 2024, presentate nell’ambito dei Decreti Flussi, e interessa 29 province distribuite su tutto il territorio nazionale. In base alle indicazioni ricevute dalle Prefetture, si procederà con il fermo dell’iter di concessione del nulla osta al lavoro per quelle pratiche ancora in corso. Per quelle già completate ma non ancora finalizzate con il rilascio del visto d’ingresso, verranno segnalate alle Autorità Consolari competenti. Nei casi in cui i permessi siano già stati concessi e i lavoratori siano presenti sul territorio, le Questure dovranno procedere con la revoca dei benefici, inclusi permessi di soggiorno e contratti di soggiorno.

Questo intervento è il risultato di un’azione congiunta tra le forze dell’ordine e il Ministero dell’Interno ed è senza precedenti per la sua portata e modalità di attuazione. L’operazione dimostra l’impegno delle autorità italiane nel contrastare l’immigrazione irregolare e le pratiche di sfruttamento lavorativo, soprattutto in settori vulnerabili come l’agricoltura e l’edilizia, dove spesso vengono sfruttati i lavoratori migranti.

Con questo provvedimento, le istituzioni italiane inviano un chiaro messaggio contro il crimine organizzato e il traffico di manodopera clandestina, rafforzando la tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle leggi in materia di immigrazione.

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