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Cronaca

San Giacomo di Laives (BZ) | Recuperate due biciclette rubate, denunciato un giovane per ricettazione

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ADN24

Un’efficace collaborazione tra le stazioni dei Carabinieri di Laives e Bronzolo ha portato al recupero di due biciclette di valore, rubate nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2024 in un garage privato a San Giacomo di Laives, in provincia di Bolzano.

L’episodio si è verificato quando ignoti hanno forzato l’ingresso di un garage annesso a un’abitazione, sottraendo una bicicletta muscolare e una elettrica, per un valore complessivo di circa 5.000 euro, oltre a due caschi da motociclista. L’azione ha provocato ingenti danni, aggravando ulteriormente il bilancio economico per la vittima, che non aveva copertura assicurativa per la refurtiva.

L’immediato avvio delle indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e altre tecnologie, ha consentito ai Carabinieri di ricostruire il percorso della refurtiva, individuando il luogo in cui era stata nascosta: un condominio in via Palermo a Bolzano.

Il blitz, condotto con il supporto dei militari della Stazione di Terlano, ha permesso di ritrovare entrambe le biciclette e di denunciare per ricettazione un giovane di 20 anni, residente a Bolzano. Ora gli inquirenti stanno cercando di chiarire se il ventenne fosse direttamente coinvolto nel furto o se, come sostiene, abbia acquistato i beni rubati attraverso canali illeciti.

Le biciclette sono già state restituite al legittimo proprietario, che ha espresso gratitudine ai Carabinieri per l’efficacia delle operazioni. Le indagini continuano per accertare eventuali responsabilità aggiuntive e ricostruire i dettagli dell’accaduto.

L’Arma coglie l’occasione per ricordare l’importanza di prestare attenzione a offerte sospette e a prezzi particolarmente bassi sul mercato, poiché l’acquisto di beni rubati può comportare conseguenze legali anche per gli acquirenti inconsapevoli.

Cronaca

Varese | Arrestati due pusher con oltre 2 kg di cocaina e hashish

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Il 17 dicembre scorso, la Polizia di Stato di Varese ha portato a termine un’importante operazione contro lo spaccio di droga, arrestando due uomini, un cittadino albanese di 26 anni e un italiano di 24 anni, entrambi con precedenti penali. I due sono stati trovati in possesso di circa 2 chilogrammi di cocaina, in parte ancora da suddividere in dosi, e quasi 100 grammi di hashish.

L’arresto è scaturito grazie a un attento lavoro di monitoraggio da parte della Squadra Mobile, impegnata quotidianamente nel controllo del territorio. Nel tardo pomeriggio di martedì, una pattuglia ha notato un’utilitaria che compiva manovre sospette, tipiche del traffico di sostanze stupefacenti. L’auto, seguita con discrezione, si è diretta verso una palazzina alla periferia della città, dove è salito un giovane albanese già noto per precedenti legati alla droga. Dopo aver fermato il veicolo, gli agenti hanno trovato all’interno una scatoletta contenente decine di dosi di cocaina, oltre a denaro contante, ritenuto provento dello spaccio.

Le perquisizioni domiciliari successive hanno permesso di sequestrare il grosso della sostanza stupefacente, con circa 2 chilogrammi di cocaina, un centinaio di grammi di hashish, telefoni e altri documenti che attestavano l’attività di spaccio. I due arrestati sono stati associati alla casa circondariale locale, e il GIP, durante l’interrogatorio di convalida, ha disposto la misura cautelare in carcere.

Questa operazione si inserisce in una serie di interventi intensificati dalla Questura di Varese per contrastare il fenomeno dello spaccio al dettaglio, spesso effettuato attraverso consegne a domicilio con auto guidate da giovani, prevalentemente stranieri. Recentemente, la Polizia ha effettuato arresti simili, tra cui un’operazione significativa nel mese di giugno, denominata “OPERAZIONE GRANTURISMO 2023”, che ha portato all’esecuzione di nove misure custodiali.

Il contrasto al traffico di droga e la protezione dei cittadini restano priorità per le forze dell’ordine, impegnate in una continua azione di prevenzione e repressione del crimine.

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Cronaca

Lecce | Sequestrati oltre un milione di articoli pirotecnici: imprenditore denunciato

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Nell’ambito dei servizi intensificati di controllo economico del territorio durante il periodo natalizio, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lecce hanno portato a termine una significativa operazione contro il commercio illecito di articoli pirotecnici. A seguito di un’attività investigativa mirata, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce hanno scoperto un ingente quantitativo di materiale esplodente all’interno di un magazzino situato nella periferia della città.

Nel magazzino, utilizzato da un’attività commerciale che vendeva articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, sono stati sequestrati oltre un milione e quattrocentomila pezzi di fuochi d’artificio, per un peso complessivo di circa 8,4 tonnellate. I prodotti, pronti per la vendita durante le imminenti festività natalizie, erano conservati in condizioni estremamente pericolose, mischiati con altri articoli infiammabili come alcool e bombolette di gas, creando un rischio elevato per la sicurezza pubblica.

L’imprenditore, per eludere i controlli e aggirare le normative che limitano la detenzione di materiale esplodente, aveva acquistato piccole quantità di pirotecnici, restando sotto le soglie consentite, ma ripetendo gli acquisti nell’arco della stessa giornata. Questa strategia gli ha permesso di accumulare illegalmente un quantitativo molto maggiore di quello permesso.

A seguito del sequestro, il titolare dell’attività è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per illecita detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle legali. Le operazioni delle Fiamme Gialle si inseriscono in un più ampio impegno volto a tutelare la sicurezza dei cittadini e a garantire un mercato equo e sicuro, a favore degli operatori economici che rispettano le leggi.

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Cronaca

Crispiano (TA) | Furto aggravato: arrestati tre uomini, uno riesce a fuggire

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Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre, tre persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato con l’accusa di furto aggravato, dopo un’operazione che ha coinvolto anche un poliziotto fuori servizio. Il fatto è accaduto nel comune di Crispiano, quando un agente della Questura di Taranto, mentre rincasava a bordo della sua auto, ha notato un comportamento sospetto da parte di un gruppo di uomini.

L’agente ha osservato una Fiat Punto con quattro individui a bordo, tutti travisati con cappucci di lana, scendere dall’auto con grossi sacchi di plastica e dirigersi verso un negozio di alimentari, dove avevano manomesso la porta d’ingresso per entrarvi. Convinto che si trattasse di un furto in corso, il poliziotto ha subito allertato il Numero Unico delle Emergenze (NUE 112), scendendo poi dalla sua auto per avvicinarsi alla vettura sospetta.

Poco dopo, l’arrivo dei Carabinieri ha permesso di fermare tre dei quattro sospetti, che, resisi conto di essere stati scoperti, hanno abbandonato la refurtiva e cercato di scappare a piedi. Un quarto individuo, però, è riuscito a fuggire a bordo dell’auto, allontanandosi a grande velocità.

I tre arrestati, tutti residenti a Taranto, sono stati condotti davanti all’Autorità Giudiziaria. Due di loro, un 46enne e un 23enne, sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre il terzo, un 31enne, è stato associato alla Casa Circondariale. Le indagini sono ancora in corso e, come previsto dalla legge, gli indagati sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva.

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