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Cronaca

San Ferdinando (RC) | Carabiniere fuori servizio sventa furto di pedane per disabili sulla spiaggia

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Nel pomeriggio di ieri, un carabiniere fuori servizio ha sventato un tentativo di furto delle pedane per disabili installate sul lungomare di San Ferdinando. Il militare, recentemente assegnato alla locale Stazione dei Carabinieri, ha notato tre giovani intenti a rimuovere le pedane di plastica posizionate dal Comune per consentire l’accesso alla spiaggia, in particolare alle persone con disabilità.

Insospettito dal comportamento dei ragazzi, il carabiniere ha prontamente contattato il Comandante di Stazione per verificare se fosse stata concessa un’autorizzazione per la rimozione delle pedane. Non avendo riscontrato alcun permesso, il militare ha deciso di monitorare la situazione da vicino, mentre richiedeva il supporto dei colleghi in servizio.

All’arrivo della pattuglia, i carabinieri hanno fermato i tre giovani, scoprendo che una parte delle pedane era già stata caricata su un’auto. Tra i fermati, uno è risultato essere minorenne. Dopo essere stati condotti in caserma per la formalizzazione degli atti, le 11 pedane nascoste nel veicolo sono state sequestrate. I tre giovani sono stati denunciati per furto aggravato in concorso e interruzione di pubblico servizio. Quest’ultimo reato è stato ipotizzato a causa dell’importanza delle pedane nel garantire l’accesso alla spiaggia anche alle persone su sedia a rotelle.

Il minore è stato affidato a un familiare, che è stato convocato in caserma. L’intervento, reso possibile grazie alla prontezza e alla vigilanza del carabiniere libero dal servizio, dimostra ancora una volta l’impegno costante dei Carabinieri nel garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti di tutti i cittadini, specialmente delle fasce più vulnerabili.

Cronaca

Ancona | Oltre 400 identificati con l’operazione Alto impatto

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Il bilancio finale del servizio ad Alto Impatto della Questura di Ancona, svolto ieri pomeriggio e sera nei quartieri Piano, Archi e Stazione, è il seguente: sono state identificate oltre 400 persone, di cui 232 straniere e circa 120 con precedenti di polizia. Sono stati istituiti 13 posti di controllo, ispezionati 3 esercizi commerciali e controllati 170 veicoli. Questo è il 33° intervento della task force della Polizia di Stato nella zona del quartiere Piano dall’inizio dell’anno.

Oltre ai soggetti denunciati nel pomeriggio, altri sono stati segnalati fino al termine del servizio, continuando così la lotta contro l’immigrazione clandestina.

Tra i casi rilevanti, un veicolo diretto verso Corso Carlo Alberto è stato controllato e il conducente, un italiano di circa 40 anni, è stato multato per circolazione con la carta di revisione scaduta. Un altro conducente, di origine romena e circa 50enne, è stato sanzionato per la mancata utilizzazione delle cinture di sicurezza e ha avuto la patente ritirata, essendo scaduta da mesi.

Inoltre, un cittadino egiziano di circa 27 anni è stato controllato e risultava ricercato per notifica dalla Questura di Agrigento. È stato informato del provvedimento relativo alla revisione delle misure di accoglienza emesso dalla Questura siciliana. Un altro egiziano, di circa 25 anni, è stato fermato in Corso Carlo Alberto dalla pattuglia a piedi e condotto in Questura a causa di una denuncia per violenza privata e violazione di domicilio. Gli agenti hanno effettuato l’elezione di domicilio per lui.

Infine, presso un esercizio commerciale di Corso Carlo Alberto, è stato controllato un cittadino albanese di circa 33 anni, risultato irregolare sul territorio nazionale. È stato emesso un ordine di espulsione del Prefetto e sottoposto alla misura di obbligo di presentazione con il ritiro del passaporto.

La task force, coordinata dal Questore Capocasa e dal Prefetto Saverio Ordine, continua l’operazione di monitoraggio e controllo dei quartieri Piano, Archi e Stazione. In campo ci sono 35 operatori della Polizia di Stato, tra cui personale della Questura, unità cinofile, Polizia Stradale, Reparto Prevenzione Crimine e personale dei Commissariati della Provincia.

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Cronaca

Udine | Grave incidente sull’autostrada A23 tra Gemona e Carnia: venti feriti, traffico bloccato

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Nella tarda mattinata di oggi, un grave incidente stradale ha coinvolto numerosi veicoli sull’autostrada A23, nel tratto compreso tra Gemona e Carnia, in direzione Austria. L’incidente ha provocato il ferimento di una ventina di persone, alcune delle quali in modo grave. I feriti sono stati trasportati d’urgenza agli ospedali di Udine e Tolmezzo.

La prima ricostruzione dell’accaduto indica che lo scontro ha coinvolto diversi veicoli, rendendo difficile la gestione della situazione. La centrale operativa regionale Sores Fvg ha inviato sul luogo tutti gli equipaggi e i velivoli disponibili per gestire l’emergenza.

L’autostrada A23 è attualmente chiusa al traffico in direzione nord, mentre i vigili del fuoco, la Polizia stradale e il personale di Autostrade per l’Italia sono impegnati nelle operazioni di soccorso e rimozione dei veicoli coinvolti. La situazione è in fase di aggiornamento e si consiglia di evitare il tratto interessato e di seguire le indicazioni delle autorità per eventuali deviazioni del traffico.

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Cronaca

Napoli | Emergenza violenza di genere: i dati e le nuove misure

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Il contrasto alla violenza di genere a Napoli e provincia continua a essere una priorità per le forze dell’ordine, ma i dati forniti dai carabinieri per il periodo gennaio-agosto 2024 restituiscono una dimensione ancora allarmante del fenomeno. In questi otto mesi, sono stati ben 964 gli uomini accusati di atti persecutori e maltrattamenti nei confronti delle donne. I militari dell’Arma hanno notificato 267 arresti e 697 denunce a piede libero, con una media di circa 4 casi al giorno e 120 al mese.

Il report riguarda esclusivamente le indagini del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, operanti nelle giurisdizioni delle Procure di Napoli, Torre Annunziata, Napoli Nord e Nola, che hanno coordinato indagini anche di altre forze di polizia.

Il contrasto alla violenza sulle donne ha visto un ulteriore rafforzamento con la legge del dicembre 2023, che prevede la possibilità di arresti in differita. Questo strumento ha permesso ai carabinieri di arrestare 10 indagati grazie alle prove fornite dalle vittime, come video, foto, chat e localizzazioni GPS, entro 48 ore dal fatto. La nuova normativa si affianca a strumenti esistenti come le “Stanze tutta per sé”, spazi dedicati all’ascolto delle vittime, realizzati in collaborazione con il Soroptimist International Club Napoli, e al Mobile Angel, uno smart watch connesso al cellulare che utilizza l’app Bright Sky per richiedere aiuto immediato.

Nonostante queste misure, alcune vittime non sono sempre consapevoli della loro situazione. Per affrontare questa problematica, il comando generale dei carabinieri ha messo a disposizione il “violentometro”, un questionario anonimo online che aiuta a valutare la propria condizione e fornisce consigli su come difendersi.

L’ultima violenza di genere registrata è avvenuta recentemente nel quartiere Poggioreale di Napoli. Una 37enne ha denunciato il marito, il padre dei suoi tre figli minori, per maltrattamenti. La denuncia ha fatto scattare il “codice rosso”, ma l’uomo ha continuato a comportarsi in modo violento. Durante un servizio di vigilanza, i carabinieri hanno udito grida provenienti dall’appartamento della donna e sono intervenuti trovando l’uomo in preda all’ira. L’uomo, un 39enne, ha distrutto mobili e minacciato la moglie. È stato arrestato con difficoltà e trasferito in carcere, dove dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.

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