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Cronaca

Roma | Ruba un’auto in un’autorimessa e, per fuggire, investe il garagistaRoma:

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La Polizia di Stato, in coordinamento con la Procura di Roma e con la collaborazione dei Carabinieri, ha identificato e arrestato il presunto autore della rapina e del tentato omicidio avvenuti la settimana di Ferragosto nel quartiere Prati. L’indagato, un giovane di 22 anni di origini colombiane, è stato rintracciato e condotto in custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli.

Il grave episodio è avvenuto intorno alla mezzanotte in un’autorimessa di viale Angelico, quando un garagista è stato investito da una Yaris rubata. Il custode, notando l’auto uscire dal parcheggio, si era avvicinato credendo che alla guida ci fosse il proprietario, ma il conducente, per garantirsi la fuga, lo ha travolto e trascinato per alcuni metri. Nonostante l’urto contro una colonna, l’aggressore è riuscito a fuggire con l’auto.

Le indagini sono state immediatamente avviate dagli agenti del commissariato Prati, coordinati dalla Procura di Roma. Fondamentali per l’identificazione del sospetto sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, analizzate e elaborate dagli specialisti della Polizia Scientifica. Grazie a queste, gli investigatori hanno individuato il 22enne, residente in un comune a nord-est della capitale.

La svolta decisiva è arrivata con il ritrovamento dell’auto rubata a Fonte Nuova, dove sono stati sequestrati abiti compatibili con quelli indossati durante la rapina. Questi elementi hanno consentito alla Procura di ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di una misura cautelare. Il sospettato, consapevole di essere ricercato, aveva tentato di rendersi irreperibile, ma è stato localizzato grazie alla sinergia tra la Polizia di Stato e i Carabinieri della Stazione di Mentana.

Dopo gli atti di rito, il giovane è stato trasferito al carcere di Regina Coeli. L’indagato è accusato di rapina e tentato omicidio, entrambi aggravati dalla recidiva.

Cronaca

Milano: Sequestro di beni per un caso di riciclaggio legato alla ‘ndrangheta

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La Guardia di Finanza di Milano ha avviato il sequestro preventivo di beni per oltre 3 milioni di euro, su ordine del Tribunale di Milano, nei confronti di un soggetto accusato di riciclaggio e reati fiscali, con aggravante di agevolazione a un’associazione mafiosa. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.), ha fatto luce su un sodalizio criminale dedito a reati tributari, fallimentari e a illecito impiego di manodopera, con i proventi derivanti da tali attività illecite destinati a un clan di ‘ndrangheta, con cui l’imputato avrebbe legami familiari.

Le operazioni investigative, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (P.E.F.) della Guardia di Finanza di Milano e della Compagnia di Gorgonzola, hanno rivelato una netta sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imputato e il suo tenore di vita. Sono emersi, infatti, acquisti di immobili a Milano e provincia e disponibilità finanziarie su conti correnti incompatibili con le sue fonti lecite di reddito. Il valore dei beni sequestrati include proprietà immobiliari e liquidità, per un ammontare totale superiore ai 3 milioni di euro.

Le indagini sono scaturite da attività precedenti che avevano già evidenziato il coinvolgimento dell’individuo in un giro di attività illecite destinate a finanziare la criminalità organizzata. Sebbene il procedimento sia ancora in fase preliminare, e l’esito del sequestro possa considerarsi definitivo solo con una successiva confisca irrevocabile, l’operazione segna un passo importante nella lotta contro la criminalità economica e la sua connessione con la mafia. Al momento, i beni sequestrati sono stati affidati a un amministratore giudiziario per le operazioni di immissione in possesso.

Questa azione è un ulteriore esempio del costante impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il riciclaggio di denaro e i legami tra criminalità organizzata e attività economiche illegali, con l’obiettivo di smantellare i meccanismi che alimentano la ‘ndrangheta e altre organizzazioni mafiose.

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Cronaca

Napoli, tragico omicidio di un 18enne: interviene Maresca

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È morto il giovane di 18 anni, Arcangelo Correra, che questa mattina, intorno alle 5, è stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco nel centro storico di Napoli. Il ragazzo, che si trovava in via dei Tribunali, vicino piazza Sedil Capuano, è stato avvicinato da un uomo che gli ha sparato un colpo alla testa prima di fuggire rapidamente. Trasportato d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini in condizioni critiche, Correra non è riuscito a sopravvivere.

La vittima, un ragazzo incensurato, è cugino di Luigi Caiafa, un 17enne morto nel 2020 durante una rapina, ucciso da un poliziotto. La violenza che ha colpito Arcangelo Correra si inserisce in un contesto sempre più preoccupante di episodi di violenza giovanile nella città partenopea.

In seguito all’omicidio, il magistrato antimafia Catello Maresca ha lanciato un appello urgente al Governo, chiedendo interventi concreti per contrastare il fenomeno della violenza tra i giovani. Maresca ha sottolineato che la situazione di Napoli è ormai insostenibile, indicando la necessità di un commissario ad hoc per affrontare il problema. Per Maresca, è fondamentale adottare una strategia che combini il controllo, la repressione e un forte impegno educativo contro la criminalità, con un’attenzione particolare alla formazione antimafia.

L’ennesimo episodio di violenza getta una luce preoccupante sulla crescente criminalità giovanile che continua a segnare la vita di Napoli, sollevando la necessità di un’azione decisa e tempestiva da parte delle istituzioni.

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Cronaca

Operazione contro la contraffazione a Catania: sequestrati oltre 6.000 articoli falsi

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Le forze della Guardia di Finanza di Catania hanno intensificato le operazioni di contrasto alla contraffazione nel centro storico della città, con particolare attenzione al noto mercato “Fera o Lunì”. Nel corso di un’attività mirata, i militari hanno notato movimenti sospetti da parte di un cittadino extracomunitario nelle vicinanze di una bancarella che proponeva orologi e altri articoli di alta qualità. Dopo aver avviato un servizio di osservazione, le Fiamme Gialle hanno raccolto informazioni e individuato un’abitazione, verosimilmente utilizzata come deposito per la merce contraffatta.

Il lavoro di indagine ha portato all’identificazione di un soggetto che, uscendo dall’edificio, aveva con sé portafogli e orologi contraffatti. A seguito di una perquisizione domiciliare, sono stati scoperti oltre 6.400 articoli di lusso, tra cui occhiali, scarpe e orologi, tutti riconducibili a marchi prestigiosi come Rolex, Gucci, Louis Vuitton, e molti altri, tutti sprovvisti di documentazione legale. Il valore stimato della merce sequestrata supera i 250.000 euro.

L’operazione ha messo in luce una nuova modalità di distribuzione dei prodotti contraffatti, con numerose scatole rinvenute nell’abitazione senza alcun riferimento alle aziende legittime, a conferma dell’utilizzo di canali digitali per la vendita di questi articoli falsi. L’uomo, coinvolto nella gestione di questo deposito illecito, è stato denunciato alla giustizia, mentre la merce è stata sottoposta a sequestro per i reati di contraffazione e ricettazione.

L’operazione rientra in un ampio piano della Guardia di Finanza per combattere il fenomeno della contraffazione, che non solo danneggia l’economia legale, ma rappresenta anche un pericolo per la salute dei consumatori. Le Fiamme Gialle continuano a essere impegnate nella tutela del mercato e nella protezione della qualità dei prodotti venduti in Italia.

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