Cronaca
Roma | Frodi e riciclaggio nell’interesse di una ‘ndrina, 25 misure cautelari
Un’importante operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di 25 persone, accusate di aver facilitato operazioni illecite legate a una cosca mafiosa calabrese, la Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica. Le accuse principali riguardano l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, autoriciclaggio, e frodi fiscali, tra cui l’indebita percezione di erogazioni pubbliche e la distruzione di documenti contabili.
Le indagini hanno rivelato che il clan operava utilizzando una rete di imprese prestanome, principalmente nel settore della commercializzazione di carburanti, per realizzare le cosiddette “frodi carosello” all’IVA. Queste frodi permettevano di evadere enormi somme di denaro, che venivano poi reinvestite nel settore stesso, acquisendo ulteriori distributori e depositi di carburante. L’operazione ha visto l’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 25 indagati, con 7 persone arrestate in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 6 obbligate a presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria.
In aggiunta agli arresti, sono stati disposti sequestri preventivi per circa 7 milioni di euro, riguardanti beni e patrimoni acquisiti tramite attività illecite, tra cui 5 società di capitali e 17 persone fisiche. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha raccolto prove decisive contro gli indagati.
Le misure cautelari sono state adottate nella fase preliminare delle indagini, e gli indagati godono della presunzione di innocenza fino a un eventuale giudizio definitivo. L’inchiesta, che ha rivelato i legami tra la criminalità organizzata e il settore economico legale, evidenzia come il clan Mazzaferro abbia cercato di infiltrarsi in modo sistematico nel tessuto imprenditoriale, aggravando ulteriormente la situazione di illegalità.
Cronaca
Catania | Fuggono all’alt della Polizia, sequestrata marijuana a due giovani pusher
Due giovani catanesi, di 20 e 23 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato dopo un tentativo di fuga durante un controllo di routine in piazza Europa. I due, a bordo di un’auto, hanno ignorato l’alt intimato dagli agenti della Squadra Volanti e hanno accelerato bruscamente, mettendo in pericolo la sicurezza di uno degli agenti che rischiava di essere travolto. Nonostante il tentativo di fuga, gli agenti hanno seguito il veicolo, riuscendo a non perdere mai di vista i fuggitivi.
La corsa dei due giovani ha attraversato il quartiere Picanello e, quando si sono avvicinati a viale Mediterraneo, il conducente ha perso il controllo del veicolo a causa probabilmente delle condizioni meteorologiche avverse. I due hanno tentato di proseguire a piedi, ma sono stati prontamente raggiunti e arrestati dai poliziotti.
Durante il controllo dell’auto, i poliziotti hanno notato un forte odore di stupefacente e, all’interno del veicolo, sono stati rinvenuti alcuni trita erba e circa 1000 euro in contante. A seguito di perquisizioni nelle abitazioni dei due giovani, sono emerse ulteriori prove dell’attività illecita. Nella casa del 23enne sono stati trovati 330 grammi di marijuana, già confezionata in dosi pronte per essere vendute, insieme a circa 3.000 euro in contante. Nel suo appartamento sono stati anche rinvenuti altri 13 grammi di marijuana nascosti nel comodino della sua stanza.
I due giovani sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo il giudizio di convalida, al 23enne sono state applicate le misure dell’obbligo di dimora e della presentazione alla polizia giudiziaria, mentre entrambi sono stati portati in carcere. La droga e il denaro sono stati sequestrati e le indagini proseguono per accertare ulteriori dettagli sull’attività di spaccio.
Cronaca
Foggia | Controllo del territorio al quartiere Ferrovia
Prosegue con determinazione l’attività di controllo e presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, in particolare nelle zone più sensibili della città. L’operazione, che coinvolge la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Locale, l’Ispettorato del Lavoro e lo Spesal, mira a contrastare i fenomeni di degrado urbano, criminalità e marginalità sociale, spesso alimentati da problematiche abitative e occupazionali.
Nella serata del 14 novembre, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nel “Quartiere Ferrovia”, una delle aree più problematiche della città, notoriamente caratterizzata da una serie di criticità sociali. L’operazione ha avuto come obiettivo principale il contrasto alla microcriminalità e la promozione della sicurezza pubblica.
Durante il servizio, sono state identificate 248 persone, di cui una arrestata per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, sono stati ispezionati 97 veicoli, con 31 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, e 5 esercizi commerciali, uno dei quali è stato trovato in violazione delle normative sul lavoro. In questo caso, sono stati scoperti due lavoratori in nero, il che ha portato alla sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale.
L’operazione rientra in un più ampio piano di azioni di controllo straordinarie, che continueranno ad essere intensificate nelle aree della provincia più esposte al degrado e ai fenomeni di microcriminalità. Le forze di polizia, coordinate in un intervento integrato, continueranno a monitorare e intervenire per garantire un ambiente più sicuro e contrastare ogni forma di illegalità.
Cronaca
Caltanissetta | Aggressioni, risse e furti in discoteca: sospesa licenza
A seguito di una serie di interventi delle forze dell’ordine, un noto locale notturno di Caltanissetta è stato temporaneamente sospeso dalla Questura per quindici giorni. Il provvedimento è stato preso dal Questore della provincia, Pinuccia Albertina Agnello, in seguito a controlli effettuati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. Durante le verifiche, sono emerse gravi irregolarità sia sotto il profilo della gestione del personale che per la sicurezza all’interno del locale.
In particolare, sono stati individuati otto lavoratori impiegati senza regolare contratto e riscontrato che il numero di addetti ai servizi di controllo (i cosiddetti “buttafuori”) era inferiore rispetto a quanto previsto dalla licenza concessa dal Questore. Questi accertamenti si inseriscono in un quadro di operazioni mirate a garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e pubblica sicurezza.
Nel corso degli ultimi mesi, il locale era stato al centro di numerosi episodi di violenza, tra cui risse e aggressioni, che avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. In passato, la Polizia di Stato aveva già effettuato diversi interventi, sia all’interno che nelle vicinanze della discoteca, a causa di furti e altri reati. Inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta avevano preso provvedimenti per episodi di aggressione e risse all’interno della struttura.
Oltre alla sospensione dell’attività, il titolare del locale è stato multato con una sanzione di cinquemila euro. Il provvedimento di sospensione, previsto dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), ha lo scopo di prevenire ulteriori episodi di illegalità e garantire la sicurezza pubblica, dissuadendo i trasgressori dal continuare a frequentare il locale.
Le autorità competenti continuano a monitorare la situazione e a mettere in atto azioni volte a tutelare l’ordine pubblico, con l’obiettivo di evitare che eventi simili si ripetano in futuro.
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