Cronaca
Roma | Confiscati beni a un esponente di una cosca calabrese
La Polizia di Stato di Roma ha recentemente portato a termine un’importante operazione contro la criminalità organizzata, eseguendo un provvedimento di confisca definitivo di beni riconducibili a un noto esponente della ‘ndrangheta. Questa azione, che fa parte dell’operazione “RAGNATELA”, ha portato alla rimozione di patrimoni illeciti del valore di oltre 3 milioni di euro, comprendenti immobili, liquidità e oggetti di valore.
Il soggetto colpito dalla confisca, un calabrese radicato nei Castelli Romani, è emerso dalle indagini come parte integrante di una pericolosa cosca di Gioia Tauro, attiva nel riciclaggio e in reati come la bancarotta fraudolenta. La sua carriera criminale, insieme a quella di un altro individuo romano con legami con diverse organizzazioni mafiose, è stata oggetto di un’analisi approfondita da parte della Divisione Anticrimine della Questura.
I beni confiscati includono tre unità immobiliari situate a Gioia Tauro, fondi su un conto corrente e due zanne di avorio elefantino, simbolo del valore culturale e patrimoniale sottratto alle mani della criminalità. Questa confisca non rappresenta solo un colpo al patrimonio della cosca, ma segna anche un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata, restituendo beni alla comunità e rafforzando la giustizia.
Il provvedimento, confermato dalla Corte d’Appello, evidenzia la sproporzione tra i redditi leciti e i beni posseduti dal soggetto, dimostrando l’efficacia delle indagini e delle misure preventive. Questo intervento rappresenta un messaggio chiaro: le istituzioni non tollereranno il potere delle organizzazioni mafiose e continueranno a lavorare per ripristinare la legalità e la sicurezza nel territorio.