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Cronaca

Rissa in discoteca a Palermo: gruppo tenta di entrare gratis, il dj si vanta sui social

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Una serata movimentata quella di venerdì notte alla discoteca Space Club di via dei Nebrodi a Palermo, dove una rissa è scoppiata all’ingresso del locale. Tutto è iniziato quando un gruppo di giovani ha tentato di entrare gratuitamente, nonostante il locale fosse già pieno. I ragazzi, nel tentativo di forzare il cordone di sicurezza, hanno scatenato una reazione immediata che è sfociata in una rissa con pugni e spintoni.

I buttafuori del locale, prontamente intervenuti, sono riusciti a bloccare il gruppo e a farli allontanare. Nel frattempo, davanti al locale si è creato un assembramento di persone, anche perché la musica era stata interrotta. La situazione è rapidamente degenerata, tanto che le forze dell’ordine sono state allertate. Una decina di volanti della polizia sono arrivate sul posto, dove gli agenti hanno parlato con i titolari del locale e hanno cercato di riportare la calma.

Purtroppo, durante la rissa, due ragazze sono rimaste lievemente ferite e sono state soccorse dai sanitari del 118. Nonostante il caos, l’intervento della polizia ha contribuito a calmare gli animi e a riportare l’ordine fuori dalla discoteca.

Nel frattempo, sui social è emerso un altro particolare che ha destato non poco scalpore. Il dj della serata, Versus Effect, membro del gruppo musicale Neves17, si è vantato dell’incidente, postando un video con la frase: “Pov (point of view, ndr) sei il dj di Neves17 e con un live riuscite a bloccare tutta Palermo”. Il video mostrava l’intervento delle forze dell’ordine fuori dal locale, come se il caos fosse un successo della serata. Un atteggiamento che ha suscitato diverse critiche sui social, dove in molti hanno denunciato l’insensibilità del dj verso quanto accaduto.

L’incidente, che ha avuto come protagonisti non solo i giovani coinvolti nella rissa ma anche il comportamento del dj sui social, ha sollevato riflessioni sulla sicurezza nei locali notturni e sull’atteggiamento di alcuni protagonisti del mondo della musica e della nightlife.

Cronaca

Brescia | Arrestati due cittadini serbi con 25 kg di cocaina dal valore di 800.000 euro

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Brescia – Nella serata di martedì 24 dicembre, un’importante operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Brescia, la Sisco, e le Squadre Mobili di Genova e Alessandria, con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Brescia, ha portato all’arresto di due cittadini serbi trovati in possesso di circa 25 chilogrammi di cocaina. L’operazione, attivata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e coordinata dal Servizio Centrale Operativo, si inserisce nei controlli intensificati in occasione delle festività natalizie per contrastare reati contro il patrimonio e il traffico di stupefacenti.

La vicenda è iniziata con l’individuazione di un’autovettura sospetta, segnalata in ingresso nel territorio nazionale dalla frontiera di Ventimiglia. Il veicolo, dopo aver attraversato Liguria, Piemonte e Lombardia, è stato fermato nel territorio di Brescia.

Documenti falsi e mandato di arresto europeo

Durante un primo controllo sui due occupanti del veicolo, sono emersi elementi di discordanza sull’identità di uno di essi. Approfondimenti successivi presso la Questura di Brescia hanno rivelato che l’uomo era in possesso di documenti falsi e risultava ricercato in Belgio con un mandato di arresto europeo per traffico internazionale di stupefacenti.

Scoperto un doppio fondo con 25 kg di cocaina

A seguito di quanto emerso, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione accurata del veicolo, che ha portato alla scoperta di un doppio fondo nascosto nella parte anteriore dell’abitacolo. All’interno, erano occultati 20 pacchetti plastificati termosaldati contenenti cocaina. Gli accertamenti hanno confermato la natura della sostanza, il cui valore sul mercato illegale è stimato intorno agli 800.000 euro.

Arresto convalidato: custodia cautelare in carcere

Il 27 dicembre, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto dei due cittadini serbi, disponendo per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere.

Si ricorda che i due soggetti godono della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva, con la responsabilità penale che sarà accertata in sede dibattimentale.

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Cronaca

Frosinone | 38enne rifiuta di sottoporsi all’alcol test. Denunciato e patente di guida ritirata

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Durante le festività di fine anno, i Carabinieri della Compagnia di Cassino hanno intensificato i controlli alla circolazione stradale, con l’obiettivo di prevenire incidenti causati dalla violazione delle norme del Codice della Strada. Un’operazione significativa si è svolta a Piedimonte San Germano, dove è stato fermato un conducente in stato di evidente alterazione psicofisica.

Nel corso di un servizio mirato, i militari hanno intercettato un’auto sportiva che effettuava manovre pericolose. Alla guida si trovava un 38enne dell’hinterland cassinate, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, che mostrava segni di linguaggio sconnesso, ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, comportamento che, secondo il Codice della Strada, equivale a un’ammissione di colpevolezza.Per il conducente è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Cassino per guida in stato di ebbrezza. La sua patente è stata ritirata per la successiva sospensione da parte della Prefettura di Frosinone, mentre il veicolo è stato sottoposto a sequestro.

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Cronaca

Reggio Calabria | Sequestrati oltre 670 kg di fuochi d’artificio illegali

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha portato a termine un’importante operazione di contrasto alla vendita illegale di materiale esplodente, sequestrando più di 674 chilogrammi di fuochi d’artificio, petardi e bombe carta. Parte di questo materiale, privo di marcature e certificazioni, è stato classificato come particolarmente pericoloso a causa dell’elevato rischio di deflagrazione.

L’operazione è stata condotta dai militari della Compagnia di Palmi, che hanno individuato e sequestrato due depositi situati nei comuni di Varapodio e Rizziconi. Questi depositi erano stati utilizzati per stoccare illegalmente il materiale esplodente destinato alla vendita. L’azione è stata possibile grazie a un’accurata attività di intelligence e a successive verifiche investigative sul territorio.

Nel dettaglio, i fuochi d’artificio e gli altri materiali pericolosi erano custoditi senza autorizzazione in un esercizio commerciale e in un garage annesso a una abitazione privata, con un rischio significativo per la sicurezza pubblica dovuto al loro elevato potenziale esplosivo.

A conclusione dell’operazione, quattro persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Palmi: due per commercio abusivo e mancata denuncia di materiale esplodente, e altre due per il trasporto senza licenza di esplosivi.

L’intervento sottolinea l’importanza della vigilanza sul territorio per prevenire gravi rischi alla sicurezza pubblica e contrastare il commercio illegale di prodotti esplodenti.

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