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Cronaca

Rieti | Minacce e danneggiamenti: arrestato un pregiudicato

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 52 anni, noto per i suoi precedenti penali, dopo un episodio di violenza e danneggiamento avvenuto alla Stazione COTRAL di Fara Sabina Montelibretti. L’intervento degli agenti è stato richiesto a seguito della segnalazione di atti vandalici all’interno di un treno proveniente da Roma.

All’arrivo sul luogo, gli agenti hanno trovato l’uomo in evidente stato di alterazione, il quale non solo aveva danneggiato il treno, ma stava anche minacciando e offendendo un militare presente. La situazione è rapidamente degenerata, con l’arrestato che ha reagito in modo violento, cercando di sfuggire al controllo e aggredendo gli agenti.

Nonostante le difficoltà, gli operatori sono riusciti a immobilizzarlo e condurlo presso gli uffici di Polizia, dove ha continuato a mostrarsi aggressivo, danneggiando ulteriormente le attrezzature e rivolgendo insulti al personale sanitario intervenuto. Durante le operazioni, è emerso che l’uomo era in possesso di un’arma da taglio, un’aggravante che ha portato alla sua detenzione.

Dopo l’arresto, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria, che dovrà accertare le sue responsabilità nel procedimento penale avviato. La legge presuppone la sua innocenza fino a prova contraria, in attesa di una sentenza definitiva.

Cronaca

Frosinone | Truffe agli anziani: viaggiava con 60.000 euro di gioielli, fermato

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ADN24

Nel corso di un’operazione mirata al contrasto delle truffe e delle estorsioni ai danni di persone anziane, il personale della Polizia Stradale della Sottosezione di Cassino ha arrestato un uomo trovato in possesso di numerosi gioielli rubati e di una somma considerevole di denaro contante. L’arresto è avvenuto lungo l’autostrada A1, durante un controllo di routine.

Gli agenti hanno notato un’autovettura che viaggiava a velocità elevata nonostante l’intenso traffico, decidendo di fermarla per un controllo. Il conducente, un giovane con precedenti penali per reati contro il patrimonio, ha dato risposte evasive riguardo alla sua provenienza e alla destinazione del viaggio. Questo comportamento ha insospettito ulteriormente gli agenti, che hanno deciso di procedere a una perquisizione personale e del veicolo.

Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno scoperto numerosi monili in oro nascosti all’interno del veicolo, oltre a una somma di 15.350 euro. Particolare attenzione è stata rivolta a un calzino trovato negli slip del giovane, al cui interno vi erano ulteriori gioielli. Gli investigatori hanno immediatamente avviato delle indagini che hanno permesso di collegare la refurtiva a diverse truffe compiute ai danni di anziani nella provincia di Bologna e Treviso. Le truffe seguivano il classico schema del “finto incidente stradale occorso a un familiare” e i gioielli rubati e il denaro corrispondevano perfettamente ai proventi delle frodi.

L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria, mentre la refurtiva è stata restituita alle vittime. La Polizia Stradale ha rinnovato l’invito alla cittadinanza, in particolare agli anziani, di prestare attenzione a queste truffe, che spesso si basano su storie emotivamente coinvolgenti, e di non cedere mai a richieste di denaro o gioielli da sconosciuti.

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Cronaca

Padova | Operazione “Synergy”: sequestrati fertilizzanti falsificati, 2 arresti in Europa

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ADN24

Nella giornata del 10 ottobre 2024, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Padova, con il supporto dei colleghi di Napoli, Verona e dell’Arma territoriale, hanno eseguito due Mandati di Arresto Europei, emessi dalle Autorità Giudiziarie rumene, nei confronti di due persone coinvolte in una vasta rete di traffico di fertilizzanti e fitosanitari contraffatti. I due arrestati sono accusati di appartenere a un’organizzazione criminale internazionale, attiva nel settore dell’agricoltura illegale e pericolosa.

Le indagini, denominate “Synergy” e condotte dal NAS di Padova dal 2022, hanno messo in luce un sistema complesso di frode che ha portato all’introduzione e alla commercializzazione di prodotti agricoli falsificati, travestiti da legittimi fertilizzanti e pesticidi. L’inchiesta ha rivelato che i membri del gruppo criminale, tra cui imprenditori e prestanome, avevano creato una rete societaria che, tramite una tipografia nel Veronese, stampava etichette false per mascherare il traffico di questi pericolosi prodotti.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 450 tonnellate di fertilizzanti e agrofarmaci contraffatti, con un valore commerciale di circa 15 milioni di euro. Questi prodotti erano destinati a colture agricole in tutta l’Unione Europea, rappresentando una grave minaccia per la salute pubblica, in quanto potevano essere utilizzati su piante destinate al consumo alimentare.

La collaborazione internazionale tra Europol, Eurojust, Diccot (Direzione Investigativa Criminale della Romania) e le autorità italiane ha permesso di localizzare e sequestrare diversi beni, tra cui documentazione fiscale e materiali informatici utilizzati dagli indagati per condurre il loro traffico illecito. Il coordinamento tra le forze di polizia ha anche portato all’esecuzione di 22 perquisizioni su tutto il territorio nazionale e al sequestro di circa 180.000 euro da conti bancari e beni immobili appartenenti agli imprenditori coinvolti.

L’operazione ha già visto cinque arresti, compreso uno effettuato in Romania nel luglio 2024, e il deferimento di altre dieci persone. Le indagini sono ancora in corso, e un terzo indagato, anch’egli legato all’organizzazione, risulta attualmente irreperibile in quanto fuori dall’Italia per motivi di lavoro.

Le accuse a carico degli arrestati riguardano associazione per delinquere, truffa, falsificazione di documenti e violazioni delle normative ambientali. Gli indagati, però, sono da considerarsi presunti innocenti fino alla definitiva sentenza di condanna. Il caso è in fase di sviluppo, e le autorità continuano a monitorare il territorio per identificare eventuali ulteriori complici coinvolti nel traffico di sostanze pericolose.

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Cronaca

Reggio Calabria | Arrestato 37enne responsabile di reati di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile

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La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha arrestato un 37enne italiano, reggino, residente a Villa San Giovanni, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenni, prostituzione minorile e cessione di sostanza stupefacente a soggetti minorenni, nei confronti di sei minori, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni.

L’attività di indagine svolta dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ha avuto origine nel maggio scorso quando la madre di una delle vittime, ha denunciato in Commissariato i suoi sospetti nati dai comportamenti del ragazzo e dalla strana frequentazione con quell’uomo più grande di lui.

Le indagini esperite, supportate dagli approfondimenti investigativi espletati con attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di individuare sei giovani vittime, tutte minorenni al momento dei fatti e di accertare il modus operandi dell’uomo che, attraverso dazioni e/o promesse di denaro, regalie varie, anche molto costose ed in alcuni casi di sostanza stupefacente, si guadagnava la fiducia delle giovani vittime per il raggiungimento dei suoi scopi personali.

Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la locale Casa Circondariale.   

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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