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Cronaca

Rieti | Aumento delle truffe online: due persone denunciate nel Comune di Cittaducale

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Negli ultimi mesi, la Compagnia Carabinieri di Cittaducale ha intensificato il contrasto alle truffe online, un fenomeno in crescente diffusione. Le indagini sono scaturite da due denunce presentate alle Stazioni di Antrodoco e Petrella Salto, riguardanti truffe legate all’acquisto di oggetti online.

A Antrodoco, un uomo di 49 anni ha risposto a un annuncio che proponeva la vendita di una trincia usata a un prezzo significativamente inferiore rispetto al valore di mercato. Dopo aver effettuato un pagamento di quasi 900 euro, l’acquirente non ha mai ricevuto la merce e non è riuscito più a contattare il venditore. Una situazione simile si è verificata a Petrella Salto, dove un giovane del 1993 ha acquistato pneumatici online per un totale di circa 400 euro, senza ricevere il prodotto e con il venditore divenuto irreperibile.

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato all’identificazione degli autori delle truffe, che sono risultati responsabili di altre frodi simili ai danni di almeno quindici persone. I due sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Al momento, il procedimento penale è ancora nelle fasi preliminari e la responsabilità penale dei coinvolti sarà valutata dal giudice.

I Carabinieri invitano i cittadini a prestare particolare attenzione quando si effettuano acquisti online, soprattutto se il prezzo sembra troppo vantaggioso o se ci sono offerte che promettono guadagni facili. In questi casi, i rischi di incorrere in truffe aumentano, con la possibilità di ricevere merce contraffatta, rubata o addirittura inesistente. Inoltre, viene raccomandato di non acquistare oggetti d’arte o antiquariato senza verificarne attentamente la provenienza.

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Siena | Truffa del falso incidente: la Polizia Stradale restituisce 6.000 euro a una signora di Torrita di Siena

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Una storia a lieto fine ha coinvolto una signora 74enne di Torrita di Siena, vittima di una truffa che l’aveva privata di una considerevole somma di denaro. Nei giorni scorsi, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone hanno restituito alla donna i 6.000 euro che le erano stati sottratti dai truffatori, un gesto che ha suscitato una sincera emozione, tanto che la signora ha abbracciato con gratitudine i poliziotti.

La vicenda risale al 9 dicembre, quando due giovani a bordo di una Renault Twingo avevano truffato l’anziana, utilizzando la temuta tecnica del falso incidente. I malintenzionati, in un primo momento, avevano contattato telefonicamente la vittima, spacciandosi per un maresciallo dei carabinieri e informandola che sua figlia era stata coinvolta in un grave incidente. Per evitare gravi conseguenze legali, come la sospensione della patente, la signora sarebbe dovuta correre subito ai ripari, pagando 7.000 euro.

Nel frattempo, uno degli uomini si era presentato personalmente a casa dell’anziana, con il ruolo di carabiniere incaricato di raccogliere il denaro richiesto, rendendo ancora più credibile il raggiro. Preoccupata e sotto shock, la signora ha consegnato la somma di denaro che aveva in casa, credendo di stare facendo la cosa giusta per salvare la propria figlia.

Tuttavia, grazie alla tempestività della Polizia Stradale di Frosinone, i due truffatori sono stati individuati e denunciati. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima, che ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

Questa triste storia, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, è un’importante lezione per tutti: è fondamentale non farsi prendere dal panico e diffidare di chiunque chieda denaro o oggetti di valore in circostanze sospette. La Polizia di Stato rinnova l’invito a mantenere sempre la calma in situazioni simili e a non esitare a contattare le forze dell’ordine in caso di dubbio.

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Viterbo | Chiusura temporanea di un’attività di rivendita di armi per gravi violazioni

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Viterbo ha notificato al titolare di una nota ditta di rivendita di armi e munizioni due provvedimenti amministrativi che dispongono la chiusura dell’esercizio per un periodo di quindici giorni. Le misure sono state adottate dal Prefetto e dal Questore di Viterbo, a seguito di accertamenti effettuati durante i controlli di routine condotti dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura.

Le violazioni riscontrate riguardano la mancata registrazione delle operazioni di acquisto e vendita di armi e munizioni, in violazione dell’articolo 55 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Inoltre, sono state rilevate irregolarità legate alla detenzione di armi oltre i limiti consentiti dalla legge e la vendita di armi a persone prive del necessario titolo europeo, come previsto dalla normativa in vigore.

Tali infrazioni rappresentano un abuso delle prerogative concesse tramite la licenza di polizia, un’autorizzazione che impone agli esercenti di osservare standard elevati di diligenza e responsabilità nella gestione dell’attività. In questo contesto, la chiusura temporanea dell’attività mira a tutelare la sicurezza pubblica e a garantire il rispetto delle leggi che regolano il commercio di armi, un settore che richiede una particolare attenzione per prevenire rischi e abusi.

L’intervento della Polizia di Stato sottolinea l’impegno costante nel controllo delle attività commerciali sensibili, come quelle legate alla vendita di armi e munizioni, per assicurare che vengano rispettate tutte le normative di sicurezza e per prevenire possibili rischi per l’ordine pubblico.

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Cronaca

Latina | Maltrattamenti in famiglia: arrestati due uomini

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La Polizia di Stato della Questura di Latina ha eseguito, nella settimana di Natale, due misure cautelari nei confronti di due uomini gravemente indiziati di maltrattamenti in famiglia. Le indagini, svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Latina, hanno portato all’arresto di un trentaseienne e di un quarantanovenne, entrambi accusati di violenza e minacce nei confronti dei propri familiari.

Il primo soggetto, un uomo di 36 anni di Latina, è stato raggiunto dagli investigatori della Squadra Mobile per i ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica nei confronti dei genitori. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’uomo avrebbe aggredito i genitori con schiaffi, strattoni, pugni e calci, minacciandoli anche con oggetti come bicchieri rotti, telefoni lanciati, una mazza da baseball e un manico di scopa. Le frasi minatorie, come “ti spacco la testa” o “ti stacco la capoccia”, dimostrano l’intensità della violenza psicologica a cui i genitori erano sottoposti. Il tutto avveniva in un contesto aggravato dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.

Il secondo arresto riguarda un uomo di 49 anni di Latina, accusato di aver perseguitato la ex convivente con atti di stalking e minacce. L’uomo, infatti, avrebbe compiuto ripetuti atti di vessazione nei confronti della donna, pedinandola e appostandosi nei luoghi che frequentava. Le minacce verbali proferite, come “ti ammazzo”, “ti faccio a pezzi” e “ti sparo alle gambe”, rivelano la gravità della situazione, aggravata anche in questo caso dall’abuso di alcol e droghe.

Per entrambi gli indiziati è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare e ai luoghi frequentati dalle persone offese, al fine di garantire la loro sicurezza. Questo intervento della Polizia di Stato dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza domestica, specialmente in un periodo di festività in cui il rischio di conflitti familiari è particolarmente elevato.

Le indagini proseguono e l’Autorità Giudiziaria valuterà ulteriori sviluppi in merito ai due casi di violenza familiare.

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