Nel corso dei controlli sulla distribuzione di prodotti del tabacco nella provincia di Sassari, la Guardia di Finanza di Olbia ha individuato un bar a Porto Rotondo che vendeva sigarette senza la necessaria autorizzazione. Durante l’operazione, sono stati sequestrati oltre 6 kg di tabacchi lavorati, quantità che ha fatto scattare sanzioni più gravi, trasformando l’infrazione in un reato penale.

Il proprietario del bar è stato denunciato per la vendita illecita di prodotti di monopolio, con conseguenze che potrebbero includere l’arresto fino a un anno. Inoltre, l’attività è stata segnalata per una possibile chiusura temporanea di almeno cinque giorni. L’operazione evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel proteggere la concorrenza leale e contrastare le pratiche economiche illegali.

In un’azione significativa contro il traffico illecito di carburanti, i finanzieri di Sessa Aurunca hanno sequestrato 2.070 litri di gasolio di contrabbando. Questo materiale, immesso illegalmente nel mercato della provincia di Caserta, è stato successivamente devoluto alla Croce Rossa Italiana per usi istituzionali.

L’iniziativa, che ha ricevuto il nulla osta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sottolinea l’importanza della collaborazione tra le istituzioni nel combattere il crimine economico e al contempo supportare attività sociali. Il gasolio sarà utilizzato dalla Croce Rossa per le sue operazioni quotidiane, contribuendo a un significativo risparmio sui costi di gestione.

Il Presidente della Croce Rossa ha espresso gratitudine nei confronti della Guardia di Finanza per il gesto di solidarietà, evidenziando il valore della sinergia tra enti pubblici nel garantire il benessere della comunità. Questo episodio rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro il contrabbando e un esempio di come le risorse sequestrate possano essere reinvestite a beneficio della società.

La Guardia di Finanza ha rinvenuto ulteriori 100 mila euro nell’abitazione di Paolino Iorio, ex direttore generale di Sogei, arrestato per corruzione. L’operazione ha seguito le indicazioni fornite dallo stesso Iorio, già sorpreso in flagranza con una tangente di 15 mila euro.

La Procura di Roma accusa il manager di aver cancellato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza installate nella sua residenza. A seguito di questo nuovo sviluppo, è stata avanzata la richiesta di trasferire Iorio dal regime di arresti domiciliari alla detenzione in carcere.