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Cronaca

Reggio Calabria | Arrestato un uomo accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna

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Un uomo di nazionalità georgiana è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria per aver maltrattato la compagna, una donna ucraina di 29 anni. L’intervento tempestivo dei militari ha impedito un’escalation di violenza nei confronti della giovane madre, che aveva già subito abusi fisici e psicologici da tempo.

L’episodio è avvenuto il 1° novembre, quando una chiamata d’emergenza ha segnalato una situazione di pericolo in un parcheggio cittadino. La donna, visibilmente scossa e con il figlio minore al seguito, ha chiesto aiuto, raccontando i maltrattamenti subiti. I Carabinieri sono intervenuti immediatamente, accompagnando la vittima in una struttura protetta per garantirle sicurezza.

Nonostante il supporto ricevuto, la donna ha scelto di tornare a casa il giorno successivo. Preoccupati per la sua incolumità, i Carabinieri hanno effettuato un nuovo controllo presso l’abitazione, trovando la situazione ancora pericolosa. L’uomo ha reagito minacciando di morte la compagna, costringendo i militari ad arrestarlo. Durante l’arresto, l’uomo ha opposto resistenza, ma è stato infine bloccato e trasferito nel carcere di Arghillà, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’intervento dei Carabinieri ha sottolineato l’importanza di una risposta rapida ed efficace nei casi di violenza domestica, un fenomeno che richiede costante attenzione e interventi mirati per proteggere le vittime.

Cronaca

Firenze | Arresti per traffico di droga: smantellata una rete criminale tra Calabria e Toscana

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Un’operazione dei Carabinieri di Firenze ha portato all’arresto di sette persone e all’esecuzione di 18 perquisizioni in diverse città italiane. Gli indagati sono accusati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Le indagini, che hanno preso il via nel 2021, hanno svelato legami tra gruppi criminali calabresi e altri complici nel centro-nord Italia, tra cui Firenze, Roma e Torino. La rete si occupava principalmente del traffico di cocaina, destinata a grandi piazze di smercio. Gli investigatori sono riusciti a documentare le modalità di approvvigionamento e trasporto delle sostanze stupefacenti, arrestando sei corrieri in flagranza e sequestrando ingenti quantità di droga, contante e beni di lusso. L’operazione ha anche impedito un tentato omicidio legato a dispute interne al traffico di droga, con il sequestro di una pistola clandestina e l’arresto dell’esecutore. Le indagini sono ancora in corso.

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Cronaca

Manfredonia (FG) | Finge di essere maresciallo per truffare un’anziana, arrestato

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Un giovane di 21 anni, originario di Napoli, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Manfredonia con l’accusa di truffa aggravata ai danni di una donna di 79 anni residente a Mattinata. Il ragazzo aveva contattato telefonicamente l’anziana, spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri e raccontandole che suo figlio era stato arrestato per non aver pagato delle multe. Il truffatore ha convinto la vittima a raccogliere denaro e gioielli per liberare il figlio.

Nel corso dell’incontro con la donna, il giovane ha ricevuto 3.000 euro in contante e vari monili d’oro. Tuttavia, quando la vittima e il truffatore si sono spostati per ritirare altra somma di denaro, l’arrivo del figlio della donna ha fatto fuggire il malintenzionato. Il figlio ha prontamente avvisato i Carabinieri, che grazie ad alcune informazioni hanno rintracciato e arrestato il giovane a Manfredonia. La refurtiva è stata ritrovata addosso al truffatore, che è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo.

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Cronaca

Latina | Arresti domiciliari per due funzionari della camera di commercio: accusati di corruzione e truffa

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Due pubblici funzionari della Camera di Commercio di Latina sono stati sottoposti a misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per corruzione continuata e truffa aggravata. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Latina, hanno rivelato che i due indagati, tramite l’accettazione di compensi illeciti, avrebbero velocizzato pratiche burocratiche in cambio di denaro, alterando i normali tempi di gestione delle pratiche presso l’ente pubblico.

Uno dei funzionari era addirittura accusato di aver attestato falsamente la sua presenza sul posto di lavoro, pur trovandosi altrove. La vicenda ha messo in luce un sistema di favoritismi, che ha generato danni economici per i cittadini, con l’aggravio di costi non previsti per i professionisti e danneggiando l’efficienza della Pubblica Amministrazione. L’inchiesta ha coinvolto anche il settore privato, con numerosi professionisti disposti a pagare per velocizzare le pratiche, creando un circolo vizioso che ha alterato la concorrenza tra le imprese.

Le indagini proseguono, e gli indagati sono presunti innocenti fino a una sentenza definitiva. Il caso sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare la corruzione e nel proteggere l’integrità dei servizi pubblici, fondamentali per il corretto funzionamento della società.

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