La scorsa notte, gli agenti dell’UPG e SP della Questura di Lecce, durante un servizio di controllo nel centro cittadino, sono intervenuti per soccorrere una donna visibilmente spaventata e inseguita da un uomo che le urlava contro con atteggiamento minaccioso. La scena ha attirato l’attenzione dei poliziotti, che sono subito intervenuti per fermare l’aggressore.

L’uomo, un 36enne originario di San Cesario di Lecce con numerosi precedenti di polizia, era già sottoposto a una misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima, oltre a essere destinatario di un ammonimento del Questore. Nonostante ciò, aveva continuato a perseguitarla.

Un passante, al quale la donna aveva chiesto aiuto poco prima, ha confermato di aver assistito alla scena, descrivendo come l’uomo avesse minacciato la donna e ingaggiato una colluttazione con lei. La vittima, terrorizzata, gridava e chiedeva aiuto, invitando i presenti a chiamare il 112, mentre cercava di allontanarsi dall’aggressore.

I poliziotti, intervenuti tempestivamente, hanno arrestato l’uomo in flagrante per la violazione del divieto di avvicinamento. Su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Lecce, l’aggressore è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Si ricorda che i provvedimenti adottati in fase investigativa non implicano automaticamente responsabilità penali e che il procedimento seguirà il suo corso nel rispetto della presunzione di innocenza dell’indagato.

Ieri pomeriggio, sul lungomare di Trani, è avvenuto un grave episodio di presunta violenza sessuale ai danni di due minorenni. A seguito di una segnalazione telefonica da parte di cittadini al 112, sono intervenuti tempestivamente i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale, in base agli articoli 609 bis e 609 ter del codice penale. Tuttavia, è importante evidenziare che il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, e l’eventuale colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata attraverso il processo, garantendo il contraddittorio tra le parti.

Le autorità proseguono con le indagini per fare piena luce su quanto accaduto.

La Polizia di Stato ha arrestato un giovane di origini campane, di 27 anni, accusato di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è avvenuto nei pressi di una comunità di recupero situata nella zona di San Vito, dove l’operatore della struttura aveva segnalato al NUE 112 un’aggressione avvenuta all’interno della comunità.

Secondo quanto emerso, il giovane era ospite della struttura in regime di arresti domiciliari. Insieme ad altri due ospiti, aveva arbitrariamente scavalcato il muro di cinta del Centro, facendo perdere le proprie tracce per poi fare ritorno alcune ore dopo. Durante la sua evasione, ha aggredito un operatore della comunità.

All’arrivo della Squadra Volante, gli agenti sono stati accolti da uno dei responsabili della struttura, che ha indicato loro il giovane esagitato. All’interno del Centro, il 27enne ha tentato di aggredire gli agenti, ma è stato messo in sicurezza con difficoltà.

Dopo aver completato le formalità, il giovane è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale locale. Gli atti sono stati trasmessi all’Autorità Giudiziaria competente per le dovute procedure legali.