Cronaca
Ravenna | Arresti e sequestri per bancarotta, riciclaggio e frode
Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di tre persone coinvolte in un complesso sistema di frode e riciclaggio nel settore della produzione e rigenerazione di cartucce e toner per stampanti. L’indagine, condotta dalla Compagnia di Faenza e coordinata dalla Procura della Repubblica locale, ha rivelato operazioni finanziarie irregolari, con distrazione di fondi e false operazioni commerciali.
Il sodalizio criminale, composto dai tre indagati, avrebbe ottenuto circa 3 milioni di euro attraverso la presentazione di crediti fittizi a istituti bancari. I fondi venivano successivamente dispersi mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, collegandosi a imprese fantasma riconducibili agli stessi protagonisti dello schema fraudolento.
Le indagini, scaturite da un controllo fiscale, hanno portato alla luce una serie di pratiche illegali proseguite fino a poco prima della dichiarazione di fallimento della società coinvolta, causando perdite complessive per oltre 5 milioni di euro, a danno di creditori, fornitori e dello Stato, cui la società risultava debitrice di circa 2 milioni di euro.
Come risultato delle indagini, sono stati eseguiti arresti domiciliari per i tre soggetti e un sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore superiore ai 2 milioni di euro. L’operazione dimostra il continuo impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro i reati economico-finanziari e nella tutela delle risorse pubbliche e dei creditori.
Le indagini sono ancora in corso e, in linea con il principio di presunzione di innocenza, le eventuali responsabilità saranno confermate solo al termine del procedimento giudiziario.
Cronaca
Benevento | Frode fiscale e autoriciclaggio: sequestrati beni per oltre 1,3 milioni di euro
La Guardia di Finanza di Benevento ha eseguito, su ordine del Tribunale di Benevento, un provvedimento cautelare nei confronti di due cittadini sanniti accusati di frode fiscale e autoriciclaggio, con un danno complessivo per le erarie pubbliche di oltre 1,3 milioni di euro. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento e ha preso avvio grazie a un’indagine approfondita condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Benevento.
I due indagati sono accusati di aver generato falsi crediti d’imposta tramite il “Bonus facciate” e il “Superbonus 110%”, attraverso operazioni di fittizia manutenzione edilizia. Tra il 2021 e l’inizio del 2022, uno dei due soggetti, utilizzando due società a lui riconducibili, ha finto di essere proprietario o familiare convivente di diverse unità immobiliari, realizzando interventi edilizi non effettivamente eseguiti. Le società, infatti, risultano prive delle risorse necessarie per effettuare tali lavori, né è stato trovato alcun incarico ad aziende terze per l’esecuzione dei lavori stessi.
Le fatture emesse dalle società per operazioni inesistenti hanno permesso la generazione di crediti d’imposta per un importo complessivo di 1.311.590 euro, successivamente oggetto di attività di autoriciclaggio. Tra le irregolarità emerse, vi sono anche crediti falsi relativi a un soggetto interdetto dal Tribunale di Benevento, per il quale uno degli indagati ricopriva il ruolo di tutore legale.
Le indagini hanno rivelato l’uso di documenti falsificati, come distinte bancarie e dichiarazioni di inizio lavori, per sostenere l’operazione fraudolenta. Il provvedimento cautelare ha portato al sequestro di beni, inclusi i conti bancari delle società coinvolte e degli indagati, nonché il blocco di liquidità per un valore di 100.000 euro.
L’attività di oggi testimonia l’impegno della Guardia di Finanza di Benevento nel contrasto alle frodi fiscali e alle operazioni illecite che danneggiano il bilancio dello Stato, rafforzando la sinergia con la Procura per il perseguimento di reati economici complessi. La misura cautelare eseguita è ancora nella fase delle indagini preliminari, e i destinatari del provvedimento rimangono presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.
Cronaca
Isernia | Truffa online scoperta dalla Polizia: denunciato 51enne campano
La Polizia di Isernia, grazie alla Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica, ha denunciato un 51enne di origini campane accusato di truffa continuata nel settore dell’e-commerce. L’indagine è partita dalla denuncia di un uomo di 60 anni della provincia di Isernia, che aveva acquistato un motore usato per la propria auto, pagando un importo di 1.600 euro tramite bonifico istantaneo. Tuttavia, dopo aver effettuato il pagamento, l’acquirente non ha mai ricevuto l’oggetto promesso.
Le indagini hanno portato alla risalita dell’intestatario del conto bancario sul quale erano stati accreditati i soldi, un 51enne campano, identificato grazie al tracciamento dei flussi finanziari. In seguito, la Procura della Repubblica di Campobasso ha autorizzato una perquisizione presso l’abitazione del sospettato. Durante il controllo, i poliziotti hanno trovato e sequestrato una carta di credito collegata al conto e il cellulare utilizzato per gestire le transazioni. Inoltre, l’analisi dei movimenti bancari ha rivelato che il truffatore aveva effettuato altre operazioni simili, raggirando altre vittime con truffe analoghe.
Il 51enne è attualmente sotto indagine per truffa continuata, e il procedimento è nella fase preliminare. Gli indagati hanno la possibilità di difendersi e presentare le proprie ragioni di fronte all’Autorità Giudiziaria, come previsto dal Codice di Procedura Penale. Questa operazione conferma l’impegno delle forze di polizia nel contrastare i crimini informatici, tutelando i consumatori dalle truffe online sempre più diffuse.
Cronaca
Bolzano | Sequestro di droga alla dogana di Tubre: giovane italiano trovato con 97 grammi di hashish
Un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di circa 97 grammi di hashish presso il valico di Tubre, in Alto Adige. L’intervento ha avuto luogo durante un controllo doganale su un autobus con targa italiana, che stava per uscire dal territorio nazionale.
Gli agenti delle Fiamme Gialle, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno salito a bordo del mezzo per un’ispezione di routine, quando hanno notato un giovane passeggero italiano particolarmente nervoso. Questo comportamento ha suscitato sospetti, spingendo le forze di polizia a invitare il giovane a scendere dal bus per un controllo approfondito presso gli uffici doganali.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno scoperto che il giovane nascondeva la droga all’interno di uno zaino, celata all’interno di un contenitore per alimenti. Oltre alla sostanza stupefacente, è stata trovata una somma di denaro contante, probabilmente proveniente da attività di spaccio. Il tutto è stato sequestrato, mentre il giovane è stato denunciato a piede libero per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti, in violazione della normativa sul traffico di droga.
Questo risultato evidenzia l’efficacia della cooperazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, intensificata grazie a un Protocollo di Intesa siglato lo scorso anno. L’operazione testimonia l’impegno continuo nella lotta al traffico illecito di sostanze stupefacenti, a tutela della sicurezza pubblica e del contrasto alla criminalità.
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