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Cronaca

Ragusa | Arrestato tunisino per maltrattamenti: scatta la custodia cautelare

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La Polizia di Stato ha recentemente eseguito un’importante misura cautelare, arrestando un cittadino tunisino di 46 anni per maltrattamenti nei confronti della moglie. L’episodio, avvenuto a Comiso, ha suscitato preoccupazione e indignazione, soprattutto poiché gli abusi sono stati perpetrati alla presenza dei tre figli minori della coppia.

Le indagini sono partite a fine luglio, quando gli agenti del Commissariato di Comiso sono intervenuti a seguito di una segnalazione per una lite familiare. La moglie ha denunciato minacce e tentativi di aggressione da parte del marito, che, al momento dell’intervento, si era già allontanato dall’abitazione.

Dalle verifiche svolte, è emerso che la vittima era stata oggetto di continui maltrattamenti, tra cui insulti e aggressioni fisiche, come un tentativo di colpirla con un ventilatore. In considerazione della gravità delle azioni, l’uomo era già stato sottoposto in precedenza a misure restrittive, compresi divieti di avvicinamento e l’utilizzo di un braccialetto elettronico, che però non erano stati rispettati.

Di fronte a tali violazioni, l’Autorità Giudiziaria ha deciso di adottare una misura più severa, ordinando la custodia cautelare in carcere. L’arrestato è stato quindi trasferito presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre le indagini proseguono per garantire la sicurezza della donna e dei bambini coinvolti. Questo caso evidenzia l’importanza di intervenire tempestivamente contro la violenza domestica e di tutelare le vittime di tali reati.

Cronaca

Arrestato avvocato e un commerciante di Ascoli Piceno: accusati di truffa e riciclaggio per oltre 200.000 euro

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Nella mattina odierna, le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un avvocato di Ascoli Piceno e di un commerciante locale, entrambi coinvolti in un’inchiesta su presunti reati di autoriciclaggio e riciclaggio. Le accuse riguardano una serie di truffe aggravate ai danni di diversi clienti, realizzate tramite falsificazione di atti giudiziari e documenti relativi a procedimenti civili.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’avvocato avrebbe falsificato accordi transattivi e provvedimenti dei Tribunali di Ascoli Piceno, Teramo e Fermo, facendo versare ai propri clienti somme ingenti che, invece di essere destinate ai creditori, venivano incassate da società fittizie create per nascondere le operazioni fraudolente. Si stima che il danno complessivo causato dalle truffe ammonti a circa 200.000 euro.

La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, ha condotto una serie di perquisizioni, sequestrando materiale informatico e documenti per approfondire ulteriormente le indagini. L’avvocato e il commerciante rischiano pesanti conseguenze legali, mentre altre quattro persone sono attualmente indagate per concorso nei reati di truffa e riciclaggio. Le indagini continuano per verificare eventuali ulteriori coinvolgimenti e crimini.

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Cronaca

Castiglione Olona (VA) | Evasione Fiscale: Ristoratore scoperto a nascondere scontrini per oltre 85.000 Euro

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Un ristoratore di cucina etnica a Castiglione Olona è stato sanzionato dalla Guardia di Finanza di Varese per aver omesso di trasmettere i corrispettivi fiscali relativi a un intero anno di attività. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività di controllo economico del territorio, hanno rivelato che l’esercente aveva evitato l’invio dei dati relativi a 246 giornate di incassi, per un totale di oltre 85.000 euro.

Nonostante gli scontrini venissero regolarmente emessi ai clienti, l’assenza della trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate ha permesso al ristoratore di occultare una significativa parte del reddito. Questa pratica è stata individuata grazie all’uso di banche dati avanzate e un accurato incrocio dei risultati investigativi.

Le violazioni riscontrate hanno portato all’imposizione di sanzioni tributarie e alla possibilità di una sospensione dell’attività commerciale, che potrebbe variare da uno a sei mesi. Oltre all’evasione fiscale, durante i controlli sono emerse anche irregolarità legate alla gestione del personale, con ulteriori multe per lavoro irregolare che variano tra i 6.000 e i 10.000 euro.

Questo intervento rientra in una più ampia strategia delle Fiamme Gialle mirata a contrastare l’evasione fiscale e a promuovere una concorrenza leale nel settore economico, garantendo una redistribuzione equa degli oneri fiscali tra i cittadini.

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Cronaca

Rimini | Intensificati i controlli per contrastare illeciti fiscali, lavoro irregolare e sicurezza prodotti

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Durante l’estate, la Guardia di Finanza di Rimini ha potenziato le operazioni di controllo economico del territorio per garantire il rispetto delle normative in materia fiscale, lavorativa e di sicurezza dei prodotti. L’obiettivo principale è stato quello di contrastare irregolarità e abusi legati all’attività turistica, settore cruciale per l’economia locale.

Tra giugno e settembre, con l’afflusso di turisti nella provincia, soprattutto lungo la costa, sono stati effettuati oltre 500 controlli sulla corretta registrazione dei corrispettivi telematici. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità in circa il 50% dei casi, con la rilevazione di 257 violazioni.

Nel campo del lavoro, sono stati sanzionati 18 datori di lavoro per l’impiego di manodopera in nero o irregolare. In particolare, le ispezioni hanno portato alla scoperta di 25 lavoratori completamente in nero e 69 in condizioni lavorative non conformi alle norme vigenti.

Un’attenzione particolare è stata rivolta anche alla sicurezza dei prodotti, con controlli su giocattoli e articoli da spiaggia destinati ai bambini. Questi controlli hanno portato al sequestro di quasi 3.000 prodotti non conformi agli standard di sicurezza nazionali. Inoltre, sono stati sequestrati oltre 330.000 articoli, tra abbigliamento e giocattoli, recanti marchi contraffatti.

Parallelamente, la Guardia di Finanza ha collaborato con le forze dell’ordine locali per garantire la sicurezza pubblica, partecipando a operazioni contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, supportate dall’ausilio delle unità cinofile.

Queste operazioni dimostrano l’impegno continuo della Guardia di Finanza nel proteggere i cittadini e gli operatori economici che rispettano le regole, contrastando la concorrenza sleale e il commercio illegale.

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