Cronaca

Prato | Arresto per estorsione: colpito osteopata accusato di richiedere 180.000 euro

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Recentemente, un osteopata originario di Treviso è stato arrestato a Prato nell’ambito di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, delegata dalla Procura della Repubblica locale. L’accusa principale è quella di estorsione, con una richiesta di 180.000 euro avanzata nei confronti di due sorelle, figlie di un noto imprenditore tessile deceduto all’inizio dell’anno.

Le due donne, che si sono trovate coinvolte in una complicata situazione legale riguardante l’eredità del padre, hanno presentato denuncia dopo aver scoperto anomalie nella gestione del patrimonio del genitore. Questo includeva la vendita di immobili a prezzi stracciati e donazioni di denaro a terzi, il tutto in contrasto con le condizioni di salute del padre, che era affetto da gravi malattie.

L’osteopata, dopo aver instaurato un rapporto con il defunto durante le sue cure, ha contattato le sorelle tramite Instagram, affermando di avere registrazioni audio e video che dimostravano la manipolazione del padre da parte di un’altra persona. Questa manipolazione avrebbe impedito all’imprenditore di prendere decisioni autonomamente. In un incontro successivo, l’osteopata ha richiesto il pagamento della somma di 180.000 euro per consegnare il materiale registrato.

Il piano di estorsione è stato sventato grazie all’intervento delle autorità, che hanno coordinato un’operazione durante la quale l’osteopata è stato arrestato al momento dello scambio dei soldi presso un ristorante fast food. Le indagini sono in corso, e la responsabilità del professionista dovrà essere accertata in sede giudiziaria, nel rispetto del principio di non colpevolezza fino a una condanna definitiva.

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