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Cronaca

Portovesme | Lavoratori della Sider Alloys in cassa integrazione, sciopero e blocco cancelli

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Oggi è stato emesso il primo avviso di cassa integrazione ordinaria per circa quaranta lavoratori della Sider Alloys di Portovesme, scatenando una immediata reazione da parte dei sindacati e degli operai che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore e hanno bloccato l’accesso alla fabbrica di alluminio primario del Sulcis.

La protesta è stata innescata questa mattina dopo che l’azienda ha comunicato, nei giorni precedenti, a Cgil, Cisl, Uil e alla Rsu, che il 50% della forza lavoro attuale (circa 86 operai in servizio) sarebbe stato messo in cassa integrazione per 13 settimane a causa della mancanza di componenti necessari per il revamping della sala elettrolisi dello smelter, il nucleo centrale dello stabilimento. Questi componenti, a causa della riduzione dei traffici attraverso il Canale di Suez, sarebbero ancora bloccati nei porti cinesi.

I sindacati dei metalmeccanici hanno reagito duramente, chiedendo il rispetto degli accordi del 2018 e sollecitando un incontro immediato presso il Mimit, coinvolgendo il governo Meloni e Invitalia.

Renato Tocco della Uilm ha dichiarato: “Siamo contrari alla cassa integrazione. Sei anni fa la Sider Alloys ha acquisito lo stabilimento e non è accettabile che siamo ancora in questa situazione. Chiediamo al ministero la convocazione di un tavolo istituzionale: la politica deve chiarire se il sito di produzione di alluminio primario deve essere attivo, visto che è stato definito strategico da più governi, compreso il presente. Questa vertenza deve avere una svolta”.

Roberto Forresu della Fiom ha aggiunto: “Abbiamo chiesto all’assessorato regionale di intervenire per organizzare un incontro urgente presso il Mimit per affrontare il problema della Sider Alloys. È necessario un piano industriale dettagliato”.

Giuseppe Masala ha ribadito: “La decisione di mettere in cassa integrazione è da respingere e lo abbiamo fatto sia al ministero che in azienda. È necessario un incontro a Roma per chiarire i tempi di ripresa e garantire il rispetto dell’accordo del 2018 in tutti i suoi aspetti. La politica deve dissipare ogni dubbio”.

L’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, ha annunciato che la Sardegna istituirà un tavolo permanente sulle crisi industriali dell’Isola, intervenendo durante la protesta degli operai della Sider Alloys a Portovesme. “Crediamo che sia fondamentale mirare alla ripresa produttiva dello stabilimento per l’alluminio primario, che consideriamo strategico”, ha dichiarato Cani. “Stiamo ripristinando il ruolo centrale dell’attività politico-istituzionale della Regione e istituiremo un tavolo permanente che si occuperà di tutte le crisi industriali. La vertenza della Sider Alloys sarà una delle prime ad essere affrontate da questo tavolo”.

Cronaca

Roma | Arrestato truffatore online: induceva imprenditore a investire oltre 60.000 euro

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Un trentenne di nazionalità ucraina è stato arrestato dalla Polizia di Stato, operante presso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Roma, con l’accusa di truffa aggravata. L’arresto è avvenuto in flagranza dopo un’indagine avviata a seguito della denuncia di un imprenditore romano, vittima di un sofisticato raggiro online.

Il truffatore aveva contattato la vittima attraverso un social network, presentandosi come un broker finanziario e convincendolo a investire inizialmente piccole somme di denaro. Successivamente, il truffatore era riuscito a far crescere l’importo degli investimenti, inducendo l’imprenditore a versare cifre sempre più ingenti, presentandogli la falsa promessa di rendimenti elevatissimi attraverso una piattaforma di trading online, creata ad hoc per l’inganno.

La situazione ha preso una piega preoccupante quando l’imprenditore, desideroso di recuperare il denaro investito, ha iniziato a chiedere spiegazioni per l’impossibilità di ritirare le sue somme. Di fronte alle continue obiezioni dei “consulenti finanziari”, che proponevano scuse e pretesti, è emerso il carattere fraudolento dell’intera operazione. Per convincere ulteriormente la vittima a proseguire nel suo coinvolgimento, i truffatori hanno proposto un incontro di persona, durante il quale l’imprenditore avrebbe dovuto consegnare ulteriori 20.000 euro per “sbloccare” i fondi investiti.

Tuttavia, l’incontro è stato organizzato in modo da incastrare il truffatore. Gli agenti della Polizia Postale hanno intercettato il corriere incaricato di ritirare il denaro e lo hanno arrestato prima che potesse completare la transazione. In questo modo, l’operazione fraudolenta è stata fermata sul nascere, e l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato.

L’arresto è stato convalidato, ma, come per ogni indagato, il trentenne è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva. Questo caso sottolinea l’importanza della vigilanza e delle attività di prevenzione in ambito digitale, in un periodo in cui le truffe online sono in forte crescita e sempre più sofisticate.

Le indagini proseguono per accertare eventuali altre vittime coinvolte in truffe simili e per individuare ulteriori responsabili della frode.

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Cronaca

Controlli straordinari nei comuni Etnei, decine di violazioni e controlli su strade e territorio

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ADN24

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha portato avanti un’intensa operazione di controllo straordinario del territorio nei comuni di Acireale, Pedara e Tremestieri Etneo, con l’obiettivo di prevenire reati e garantire la sicurezza dei cittadini. L’iniziativa è stata coordinata dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale e supportata dal Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, con la collaborazione degli agenti della Polizia Locale dei comuni coinvolti.

L’operazione ha avuto una duplice finalità: contrastare fenomeni di illegalità diffusa e tutelare la sicurezza stradale, con particolare attenzione alla prevenzione di reati predatori. Durante l’attività, sono stati impiegati equipaggi per il pattugliamento dinamico, monitorando costantemente le aree più sensibili, e posti di controllo sono stati istituiti lungo le arterie a maggiore flusso veicolare per garantire il rispetto delle normative del Codice della Strada.

Nel corso dei controlli, sono emerse numerose infrazioni. Gli agenti hanno elevato 20 contravvenzioni per un valore totale che supera i 9.000 euro. Inoltre, sono stati decurtati ben 20 punti dalle patenti dei conducenti trasgressori. Tra le violazioni riscontrate, dieci automobilisti sono stati sorpresi a circolare con veicoli senza la necessaria revisione periodica, con la conseguente sospensione dei mezzi. Due carte di circolazione sono state ritirate, mentre altre due persone sono state sorprese alla guida con patenti scadute.

Il bilancio complessivo delle operazioni ha visto l’identificazione di circa 300 persone, 40 delle quali risultano avere precedenti di polizia. Inoltre, sono stati controllati 155 veicoli, aumentando il livello di sicurezza e il monitoraggio del traffico nelle zone interessate.

Durante i controlli, gli agenti hanno identificato anche una persona irregolare sul territorio nazionale. Gli accertamenti hanno avviato le procedure per il regolarizzamento della sua posizione presso l’Ufficio Immigrazione della Questura.

Oltre ai controlli su strada, sono stati effettuati accertamenti domiciliari su dieci soggetti noti alle forze dell’ordine per precedenti penali, tutti sottoposti a misure cautelari. Le verifiche, condotte per garantire il rispetto delle prescrizioni impostate dall’Autorità Giudiziaria, non hanno rilevato alcuna violazione.

Questa operazione rientra in una serie di controlli straordinari che continueranno nei prossimi giorni, con l’intento di garantire la sicurezza pubblica e prevenire qualsiasi forma di illegalità sul territorio. Il Commissariato di Acireale ha confermato che tali attività continueranno regolarmente in tutta la giurisdizione, per mantenere un alto livello di vigilanza nelle aree di competenza.

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Cronaca

Catania | Arrestato spacciatore: getta la droga nel water, recuperata dalla Polizia

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Un ingegnoso piano per eludere i controlli delle forze dell’ordine è stato scoperto dalla Polizia di Stato di Catania, che ha arrestato un uomo di 43 anni, con un lungo curriculum criminale. Il soggetto, noto alle autorità per precedenti legati al traffico di stupefacenti, aveva messo in atto un sistema per smaltire rapidamente la droga in caso di irruzioni delle forze dell’ordine.

L’operazione è scattata durante un normale controllo nel quartiere Picanello, dove la Squadra Volanti della Questura di Catania ha notato un comportamento sospetto davanti all’abitazione del 43enne. Il continuo andirivieni nei pressi della sua casa ha attirato l’attenzione dei poliziotti, che hanno deciso di approfondire il controllo.

Non appena arrivati sul posto, gli agenti hanno sentito il rumore di un scarico del water e, quando l’uomo ha aperto la porta, sono stati investiti da un forte odore di marijuana. Seguendo delle tracce d’acqua nel pavimento, i poliziotti sono arrivati a una botola nascosta nel pavimento della lavanderia. Una volta aperta, hanno scoperto un pozzo nero creato appositamente per smaltire la droga nel caso di perquisizioni. La sostanza stupefacente veniva gettata nel water, ma grazie al sistema ideato dal pregiudicato, finiva nel pozzo, dove poteva essere recuperata successivamente.

Con l’ausilio di un retino, gli agenti hanno recuperato circa 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina mescolati con i liquami del pozzo. L’uomo, probabilmente, aveva attivato il sistema non appena si era accorto dell’arrivo della polizia, avvalendosi di un sofisticato sistema di videosorveglianza che monitorava l’area circostante la sua abitazione.

La perquisizione dell’appartamento ha portato anche al ritrovamento di una somma di denaro pari a circa 27.000 euro, ritenuta provento del traffico di droga. Non essendo impegnato in alcuna attività lavorativa e con un passato criminale noto, l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere. Su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere.

Il successo dell’operazione evidenzia l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza della comunità, anche attraverso il monitoraggio costante delle aree sensibili della città.

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