Cronaca
Pisa | Sequestro preventivo di un centro massaggi, sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina
I militari del Comando Provinciale di Pisa hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di un centro massaggi, situato nei pressi della stazione ferroviaria della città, che operava come copertura per attività sessuali illecite. L’operazione, condotta su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa, ha portato alla scoperta di un’organizzazione che offriva prestazioni sessuali a pagamento sotto la direzione di un uomo di 48 anni, originario di Pisa.
Le indagini, svolte dai finanzieri del Gruppo di Pisa, hanno rivelato che il centro benessere, apparentemente legittimo, era utilizzato come facciata per il favoreggiamento della prostituzione. All’interno, due giovani donne di nazionalità cinese, assunte in nero, offrivano servizi sessuali in cambio di denaro. Una delle due ragazze, inoltre, risultava essere irregolare sul territorio nazionale, poiché priva di permesso di soggiorno.
Le investigazioni hanno anche rivelato che una delle due donne gestiva la parte organizzativa dell’attività, prendendo contatti con i clienti tramite inserzioni pubblicate su internet, fissando appuntamenti, concordando il prezzo e incassando i pagamenti.
A seguito dell’intervento, sono state eseguite perquisizioni nei locali e nelle abitazioni coinvolte, con il sequestro di numerosi dispositivi elettronici, tra cui smartphone, e una somma di denaro contante pari a 2.000 euro, provento dell’attività illecita. Inoltre, sono stati acquisiti documenti amministrativi e fiscali che verranno ulteriormente analizzati per individuare possibili evasioni fiscali.
Il titolare del centro massaggi e una delle due donne sono indagati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, ai sensi della Legge Merlin, nonché per reati in materia di immigrazione clandestina. Il procedimento è attualmente nelle fasi preliminari, e le responsabilità penali degli indagati saranno accertate solo dopo una sentenza definitiva.
Questo intervento della Guardia di Finanza conferma l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di illegalità, tra cui lo sfruttamento della prostituzione e l’evasione fiscale, che spesso si intrecciano con attività illecite come quella scoperta a Pisa.