Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio, la Polizia di Stato di Venezia ha arrestato un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia e di aver violato una misura cautelare di divieto di avvicinamento. L’arresto è avvenuto dopo una segnalazione da parte della vittima, che ha raccontato di aver subito un ennesimo episodio di violenza da parte del suo compagno.

L’uomo, nonostante fosse stato già sottoposto a precedenti provvedimenti di prevenzione, inclusi l’ammonimento del Questore e un divieto di avvicinamento, aveva continuato a contattare la donna. Riesce addirittura a convincerla a incontrarlo, nonostante le misure in atto per proteggerla.

La situazione è degenerata durante un incontro tra i due, che si è concluso con una violenta lite, culminata con un’aggressione fisica da parte dell’uomo. Fortunatamente, grazie alla tempestività dell’intervento delle Volanti della Questura di Venezia, che sono giunte sul posto pochi minuti dopo la chiamata al 113, è stato possibile evitare gravi conseguenze per la vittima.

L’arresto è stato convalidato durante l’udienza di convalida, e il Giudice ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari, sottolineando la gravità delle violenze e delle violazioni precedenti.

Questo intervento conferma l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza domestica e nel proteggere le vittime di maltrattamenti, anche attraverso il monitoraggio delle misure cautelari emesse a tutela della sicurezza delle persone coinvolte.

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Anche durante il giorno dell’Epifania, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno dimostrato un impegno costante nella lotta alla criminalità, con un’operazione che ha portato all’arresto di un uomo e al sequestro di diverse armi e munizioni. Questo intervento fa parte di un ampio piano di prevenzione e contrasto alla criminalità nella Locride, un’area che da tempo necessita di un presidio costante da parte delle forze dell’ordine.

L’operazione è scattata nella prima mattinata, quando i Carabinieri, impegnati in un controllo straordinario del territorio, hanno udito dei colpi d’arma da fuoco provenire da una zona periferica del comune di Camini. La tempestiva reazione dei militari ha permesso di individuare rapidamente l’uomo responsabile, che, alla vista delle forze dell’ordine, ha tentato di darsi alla fuga. Nonostante il suo tentativo di allontanarsi, l’intervento degli uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, specializzati in operazioni ad alta intensità, ha portato al suo fermo e disarmo.

Durante la perquisizione, è emerso che l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era in possesso di un fucile con la matricola abrasa, un’arma clandestina, e di una pistola senza la documentazione legale. Inoltre, sono stati sequestrati circa 200 proiettili, prontamente messi sotto sequestro.

Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia da parte dei Carabinieri, volta a rafforzare la sicurezza nella Locride e contrastare il fenomeno delle armi illegali, che sono spesso legate alla criminalità organizzata. L’operazione è un chiaro segnale dell’intensificazione dei controlli nella zona e dell’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la legalità.

Le attività di controllo non si fermano e i Carabinieri del Comando Provinciale continueranno a monitorare con attenzione il territorio, assicurando un’azione di prevenzione contro la criminalità. È importante sottolineare che l’indagato si trova nella fase delle indagini preliminari e gode della presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha condotto un articolato controllo straordinario del territorio ad Acireale, con l’obiettivo di garantire il rispetto della normativa sia in ambito commerciale che stradale. L’operazione, coordinata dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale, ha visto la partecipazione attiva degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine della Questura di Catania, insieme agli equipaggi della Polizia Locale del reparto “Annona”.

La prima fase del controllo ha riguardato alcuni esercizi commerciali della città, in particolare una struttura ricettiva che ha evidenziato diverse irregolarità. Durante gli accertamenti, sono emerse violazioni amministrative e fiscali, tra cui la mancata esposizione del listino prezzi e l’allestimento di posti letto in eccesso rispetto alla capienza autorizzata per l’attività di bed & breakfast. Inoltre, è stata rilevata una grave difformità edilizia, con la trasformazione del sottotetto in un locale destinato a un uso diverso da quello previsto. Al gestore della struttura sono state comminate sanzioni per le irregolarità riscontrate, e ulteriori verifiche sono in corso per accertare la corretta registrazione degli ospiti sul portale “alloggiati web” del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

La seconda parte dell’operazione si è concentrata sul controllo del rispetto delle norme del Codice della Strada, con numerosi posti di controllo istituiti in tutta la città. L’attività ha portato all’identificazione di 195 persone a bordo di 90 veicoli, con l’accertamento di diverse violazioni stradali che hanno comportato l’applicazione di sanzioni per un totale di quasi 8.000 euro. Tra le infrazioni riscontrate, sette automobilisti sono stati trovati senza la revisione periodica dei mezzi, con conseguente sospensione immediata dei veicoli dalla circolazione. Un’auto è stata sequestrata per l’assenza della copertura assicurativa, mentre un altro veicolo è stato fermato perché il conducente, cui era stata revocata la patente, era al volante.

L’attività di controllo, che ha coinvolto diversi aspetti della vita cittadina, sottolinea l’impegno della Polizia di Stato nel garantire la legalità e la sicurezza sul territorio. Un ulteriore controllo è già stato programmato dal Commissariato di Acireale, che estenderà l’operazione ad altri comuni della zona acese.

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