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Cronaca

Perugia, marito e moglie trovati morti in casa: ipotesi di omicidio-suicidio

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Una tragedia ha scosso la comunità di Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, dove questa mattina sono stati rinvenuti i corpi senza vita di una giovane coppia di coniugi. Il ritrovamento è avvenuto poco dopo le 10 di oggi nella loro abitazione, situata in località Gaifana.

Secondo le prime informazioni, gli investigatori stanno esplorando l’ipotesi di un omicidio-suicidio. La coppia, che sembrava essere in buoni rapporti, potrebbe essere stata coinvolta in un dramma familiare che ha avuto un esito tragico. La causa delle morti non è stata ancora confermata, ma sono in corso le indagini da parte dei carabinieri, che stanno eseguendo tutti gli accertamenti necessari per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Gli uomini dell’Arma stanno raccogliendo testimonianze e analizzando la scena del crimine, ma al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli riguardo le circostanze precise della morte. Non è chiaro se siano stati ritrovati segni di violenza evidenti o se la tragedia possa essere stata determinata da altri fattori. Gli inquirenti non escludono alcuna pista e continuano a lavorare per stabilire se si tratti di un gesto estremo compiuto da uno dei coniugi.

La vicenda ha suscitato grande dolore nella comunità locale, che ora è in attesa di ulteriori sviluppi sull’inchiesta.

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Cronaca

Catania | Donna arrestata per furto di profumi di lusso in via Etnea: plurirecidiva in custodia cautelare

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In un noto negozio di prodotti di lusso situato in via Etnea a Catania, una donna di 36 anni originaria di Adrano è stata arrestata dalla Polizia di Stato dopo essere stata sorpresa a rubare profumi di elevato valore. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, allertate dal personale di vigilanza del negozio, ha permesso di bloccare la donna mentre tentava di fuggire con la refurtiva.

La 36enne, agendo con apparente disinvoltura, ha selezionato uno dei profumi più costosi, rimosso l’antitaccheggio adesivo e lo ha nascosto nella borsa. Tuttavia, il sistema di sicurezza ha rilevato il furto quando ha cercato di oltrepassare le barriere antitaccheggio. Nel tentativo di fuggire, la donna ha aggredito il personale di vigilanza, spingendolo e cercando di scappare, ma è stata fermata dalla polizia arrivata sul posto.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nella sua borsa altri due profumi, sottratti da un altro negozio della stessa via, per un valore complessivo superiore a 300 euro. La donna ha confessato il furto e i poliziotti hanno scoperto che aveva violato più volte un divieto di ritorno a Catania, emesso dal Questore, e un avviso orale del Questore di Enna.

La 36enne è stata arrestata per rapina impropria e, dopo la convalida dell’arresto da parte del giudice, le è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, mantenendo ferma la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

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Cronaca

Catania | Finto agente immobiliare smascherato: truffa da migliaia di euro su falsi investimenti

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La Polizia di Stato ha recentemente concluso un’indagine che ha portato all’incriminazione di un uomo di 41 anni, accusato di truffa per essersi spacciato come agente immobiliare nonostante avesse cessato il rapporto lavorativo con una nota agenzia del settore. L’uomo aveva ingannato un acquirente di 38 anni, proponendo un affare apparentemente vantaggioso per l’acquisto di immobili all’asta nel comune di Sant’Agata Li Battiati, promettendo un guadagno significativo.

Attraverso la sua persuasiva strategia, il truffatore ha indotto la vittima a effettuare bonifici per un totale di 19.000 euro, millantando necessità legate alla partecipazione all’asta e al pagamento di servizi legali e notarili. Solo dopo aver perso contatto con il sedicente agente, la vittima ha realizzato di essere stata truffata e ha denunciato il fatto alla Polizia.

Le indagini, condotte dal Commissariato Borgo Ognina, hanno permesso di identificare il responsabile, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. L’uomo è ora sotto inchiesta per il reato di truffa, ponendo così fine alle sue attività ingannevoli. Rimane ferma la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

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Cronaca

Morte di Maati Moubakir, la madre chiede giustizia: “Non deve restare impunita”

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Una settimana dopo la tragica morte di Maati Moubakir, il 17enne ucciso a Campi Bisenzio, la madre Silvia Baragatti ha espresso il suo dolore e la sua determinazione durante la cerimonia di ricordo organizzata dal Comune. Circa 100 persone si sono ritrovate in via Tintori, dove Maati è stato trovato morto, per rendere omaggio alla sua memoria e chiedere giustizia.

“Ci sono genitori che non sanno cosa fanno i loro figli”, ha dichiarato Silvia Baragatti, sottolineando che il suo ragazzo è stato trovato morto, “lasciato solo” e senza aiuti. La donna ha criticato duramente l’indifferenza e il fallimento della società: “Questo è il fallimento della società, dell’umanità. Anche gli animali stanno accanto ai loro feriti”, ha detto con forza, aggiungendo che la sua “missione di vita” è ora ottenere giustizia per il figlio, affinché Maati non venga dimenticato.

Maati Moubakir è stato trovato morto per dissanguamento e per gravi lesioni causate da coltellate inferte da più aggressori. La madre ha anche sottolineato l’importanza di un cambiamento profondo nella cultura del nostro Paese: “Non deve più passare il messaggio che in questo Paese si può fare tutto senza conseguenze, che dopo due anni si è fuori. Basta.”

Il padre di Maati, Farid Moubakir, ha parlato con dolore e determinazione, dichiarando: “Chiediamo giustizia per nostro figlio, perché la sua vita è stata spezzata ingiustamente. Maati non era solo nostro figlio, era il figlio di tutti noi.” Con un accorato appello, ha aggiunto che il dolore della sua famiglia non deve essere vissuto da nessun altro, e che continuerà a lottare affinché sia fatta giustizia.

Nel corso della cerimonia, si è osservato un minuto di silenzio, e il padre ha recitato una preghiera musulmana in memoria del figlio. Il ricordo e la richiesta di giustizia per Maati sono ora al centro delle battaglie della sua famiglia, determinata a fare luce su questa tragica morte.

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