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Cronaca

Parto in auto durante il tragitto verso l’ospedale: nasce Federico a pochi chilometri da Frosinone

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Un episodio incredibile si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri lungo la Strada Regionale che collega Frosinone a Latina. Giulia, una donna incinta di Patrica, ha dato alla luce il suo secondo figlio, Federico, mentre si trovava in auto con la suocera, diretta verso l’ospedale Spaziani di Frosinone. La situazione, che sembrava sotto controllo all’inizio, ha preso una piega inaspettata quando le contrazioni, improvvise e ravvicinate, hanno reso chiaro che il parto stava per avvenire prima del previsto.

Giulia, che aveva appena rotto le acque, era pronta per dirigersi in ospedale, ma non immaginava che sarebbe diventata protagonista di un parto d’emergenza. Con il supporto della suocera, la donna è salita in auto e ha iniziato il tragitto verso l’ospedale, distante solo pochi chilometri. Nel frattempo, ha chiamato suo marito Leonardo per informarlo e dirgli di raggiungere direttamente il reparto, senza rientrare a casa.

Ma la situazione si è rapidamente aggravata: mentre la macchina procedeva, le contrazioni sono diventate sempre più forti e ravvicinate, e Federico stava ormai per nascere. A questo punto, la suocera ha allertato il 118. I soccorsi non hanno perso tempo e, grazie alla pronta risposta del personale sanitario, un’ambulanza con un’ostetrica si è messa immediatamente in viaggio verso le due donne, andando incontro all’auto.

L’intervento è stato tempestivo, ma nonostante l’impegno dei soccorritori, Federico è nato comunque in macchina, a pochi chilometri da Frosinone. Fortunatamente, sia la mamma che il bambino stanno bene. Per precauzione, sono stati comunque trasportati in ospedale, dove sono stati sottoposti a controllo.

Giulia, titolare di un negozio di biancheria a Patrica, e il marito Leonardo, genitori già di una bambina, sono ormai felici e sereni con l’arrivo del piccolo Federico, che ha deciso di nascere nel giorno della Vigilia di Natale, regalando alla famiglia un’emozione unica e indimenticabile.

Cronaca

Maltempo blocca le ricerche dei due alpinisti dispersi sul Gran Sasso: speranze e difficoltà in attesa di miglioramenti

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La situazione riguardante i due alpinisti romagnoli dispersi, Luca Perazzini e Cristian Gualdi, si sta facendo sempre più critica, a causa delle condizioni meteo estreme che stanno ostacolando le operazioni di soccorso sul Gran Sasso, in Abruzzo. I due amici, di 42 e 48 anni, sono scivolati in un canalone a circa 2100 metri di altitudine e sono stati dati per dispersi da domenica, dopo aver intrapreso un’escursione.

Le ricerche, avviate dal Soccorso Alpino (Cnsas), sono state interrotte temporaneamente a causa di una bufera di neve che ha colpito la zona di Campo Imperatore. Le condizioni meteo, con raffiche di vento fino a 135 km/h e temperature molto basse (-9.5°C), hanno reso impossibile proseguire le operazioni di recupero in sicurezza. L’ostello “Lo Zio”, dove sono stati bloccati 18 soccorritori e altre persone, è diventato un rifugio di emergenza, ma le condizioni non permettono al momento di riattivare la funivia che collega la zona a Fonte Cerreto, creando difficoltà per i soccorritori.

L’allerta per le valanghe nella zona era inizialmente gialla (criticità ordinaria), ma il peggioramento delle condizioni meteo ha costretto i soccorritori a interrompere i tentativi di raggiungere i dispersi. Le famiglie dei due alpinisti sono arrivate in Abruzzo per seguire l’evolversi della situazione, ma purtroppo non ci sono stati aggiornamenti positivi. Il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, ha espresso la solidarietà della comunità, purtroppo con il dolore che accomuna tutti in questa difficile attesa.

Nel frattempo, il bilancio delle tragedie in montagna in Abruzzo quest’anno è drammatico, con dieci morti e due dispersi, a causa di diversi incidenti e malori. Questo tragico episodio sottolinea la pericolosità dell’attività alpinistica in condizioni meteo sfavorevoli, ed evidenzia la necessità di una pianificazione adeguata e prudente nelle escursioni montane.

Le autorità locali e i soccorritori continueranno a monitorare la situazione, sperando che le condizioni migliorino abbastanza da permettere il recupero dei due dispersi.

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Cronaca

Bolzano, sciatore ubriaco rimane bloccato sulle piste da sci

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Una disavventura curiosa si è verificata nel comprensorio sciistico 3Cime S.p.A., nelle Dolomiti, dove un cittadino croato, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, è rimasto bloccato sulle piste da sci. L’uomo, che non era più in grado di scendere a valle, ha dovuto essere soccorso dal personale specializzato dopo che gli impianti erano già stati chiusi.

Le operazioni di soccorso sono proseguite oltre l’orario di chiusura degli impianti, con il recupero dello sciatore che ha richiesto un intervento per riportarlo a valle in sicurezza. Oltre alle difficoltà causate dallo stato di ubriachezza, l’uomo ha tentato di evitare una multa, dichiarandosi falsamente un poliziotto delle forze speciali del suo Paese. Dopo accertamenti, è emerso che l’affermazione era falsa.

Il cittadino croato, oltre a dover affrontare il pagamento di una sanzione per essersi trovato in stato di ubriachezza sulle piste, dovrà rispondere di false attestazioni a pubblico ufficiale. Un episodio che evidenzia i pericoli legati all’abuso di alcool durante le attività sportive in montagna.

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Cronaca

Trapani, arrestato giovane incensurato per spaccio di cocaina

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato un ventiduenne trapanese, incensurato, accusato di spaccio di cocaina. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile, che da tempo monitorava i movimenti del giovane, apparentemente insospettabile.

La conferma dei sospetti è arrivata durante una perquisizione nell’abitazione del soggetto. Gli agenti hanno trovato, nascosto in un cassetto della camera, un involucro di cellophane contenente 60 grammi di cocaina. Inoltre, sono stati rinvenuti materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione, che riportava tracce di polvere bianca, segno evidente di recente utilizzo.

A corroborare l’accusa, gli agenti hanno trovato anche 400 euro in banconote di piccolo taglio, nascosti insieme alla droga. La somma, ritenuta frutto dell’attività di spaccio, è stata sequestrata in quanto non giustificabile da alcuna fonte lecita di guadagno.

Il giovane è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura locale. Durante l’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di dimora, con il divieto di uscire di casa nelle ore notturne, dalle 20:00 alle 07:30.

L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro lo spaccio di droga, dimostrando l’efficacia dell’attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato sul territorio.

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