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Cronaca

Parma | Cinque Minori Arrestati per Rapine in Piazza Duomo a Bologna

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Nella mattinata del 18 settembre, la Squadra Mobile di Bologna, in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di cinque giovani minori. Questi sono gravemente indiziati di essere gli autori di due rapine avvenute in Piazza Duomo la sera del 24 agosto.

Secondo la ricostruzione delle indagini, il gruppo di minori avrebbe circondato tre ragazzi appena maggiorenni, minacciandoli con un coltello e una bomboletta di spray urticante. Dopo averli percossi, i malviventi si sarebbero fatti consegnare un totale di 200 euro. Poco dopo, lo stesso gruppo avrebbe avvicinato e minacciato altri due minorenni, bloccandoli contro il muro e sottraendo loro il portafoglio con una somma di 20 euro.

Le indagini, che hanno incluso la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza, l’escussione delle vittime e l’analisi dei social network, hanno portato all’identificazione certa dei rapinatori da parte delle parti offese. I cinque indagati sono stati rintracciati presso le loro abitazioni. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati gli indumenti indossati durante le rapine e il coltello utilizzato per minacciare le vittime.

Dopo l’espletamento delle formalità di rito, i minori sono stati condotti in Questura. Inoltre, è stato notificato loro e ai loro genitori un avviso orale del Questore, invitandoli a cambiare condotta e a mantenere un comportamento conforme alla legge.

Cronaca

Monteverdi Marittimo (PI) | Continuano le ricerche di nonna e nipote dispersi

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Presso l’Unità di Comando Locale a Canneto, Monteverdi Marittimo, è attiva la gestione delle operazioni per la ricerca delle due persone disperse. Oggi, sabato 28 settembre, si segna il sesto giorno di ricerche ininterrotte, senza risultati positivi fino a questo momento.

Risorse e Operazioni in Corso

Circa 40 Vigili del Fuoco provenienti da diversi Comandi della Toscana sono attualmente coinvolti nelle operazioni. Per potenziare l’efficacia della ricerca, sono stati inviati rinforzi di tipo tecnologico e logistico, aumentando le capacità operative sul campo.

L’attività di ricerca è focalizzata sull’utilizzo di personale specializzato nella conduzione di mezzi movimento terra, per la rimozione di detriti lungo alcuni tratti del torrente “Sterza” fino alla confluenza con il fiume “Cecina”. Le operazioni sono supportate da squadre ordinarie, esperti di topografia, piloti di droni e sommozzatori, che lavorano in sinergia per ottimizzare le ricerche.

Collaborazione con Associazioni Locali

Sul posto sono presenti anche volontari di associazioni del territorio, della Provincia di Pisa e dell’Unione Montana dei Comuni dell’Alta Val di Cecina, che offrono supporto alle operazioni in corso.

Le ricerche continueranno senza sosta finché non verranno raggiunti risultati positivi, con la speranza di ritrovare le due persone disperse.

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Cronaca

Arezzo | La Polizia arresta due donne dedite ai furti

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Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli del territorio, nella serata di ieri, le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Arezzo hanno fermato due ragazze sospette. Le giovani, una maggiorenne di nazionalità serba e una minorenne croata, erano state notate mentre avvicinavano insistentemente i passanti chiedendo informazioni su come raggiungere la stazione o altri punti della città. Alla vista dei poliziotti, le ragazze si sono allontanate rapidamente, attirando l’attenzione degli agenti che le hanno fermate per un controllo.

Dalle verifiche effettuate attraverso le banche dati delle forze di polizia, è emerso che entrambe erano gravate da precedenti penali e di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio. In particolare, le due erano state denunciate e condannate più volte per furti su strada o in appartamento commessi in diverse città del centro e nord Italia. La ragazza minorenne risultava inoltre segnalata come persona scomparsa a livello Schengen, mentre sulla maggiorenne pendeva un ordine di carcerazione del Tribunale di Milano e un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Pesaro.

Viste le circostanze e il comportamento nervoso delle ragazze, gli agenti hanno proceduto a un controllo approfondito, facendo svuotare i borselli e le tasche. All’interno, sono state rinvenute numerose banconote e monete per un totale di diverse centinaia di euro, un telefono cellulare e un pezzo di plastica irregolare utilizzato per l’apertura di porte e finestre. Durante la perquisizione, gli agenti hanno notato che entrambe avevano qualcosa nascosto sotto le magliette. Da una successiva ispezione, le ragazze hanno estratto dalla cintola due calze contenenti vari strumenti da scasso.

Le ragazze sono state condotte presso la Questura di Arezzo per il fotosegnalamento e denunciate per il possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Il materiale è stato sequestrato e repertato. Su disposizione del P.M. di turno, la ragazza maggiorenne è stata associata alla Casa Circondariale di Sollicciano, mentre la minorenne è stata affidata a una comunità per minori a Montepulciano, in collaborazione con i servizi sociali.

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Cronaca

Rimini | Entra in una scuola per sottrarre alcuni dispositivi elettronici, ma viene scoperto: arrestato

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Nelle ore serali del 27 settembre, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane straniero accusato di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’intervento è avvenuto intorno alle 22:40, quando una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è stata inviata presso una scuola comunale per l’infanzia a seguito di segnalazioni giunte alla Sala Operativa, che riferivano dell’attivazione dell’allarme anti-intrusione e della presenza di una luce, presumibilmente di una torcia, all’interno dell’edificio.

Giunti sul posto, gli agenti sono stati indirizzati dalla segnalante verso il punto in cui aveva visto la luce. Durante la perlustrazione all’interno della scuola, i poliziotti hanno trovato una cassa audio bluetooth di grosse dimensioni abbandonata a terra. Continuando l’ispezione, hanno sorpreso un giovane mentre usciva da una finestra dell’edificio con un’altra cassa audio simile.

Alla vista degli agenti, il giovane ha lanciato la cassa per terra e ha tentato la fuga, ma è stato inseguito e bloccato nonostante abbia cercato in ogni modo di divincolarsi. Successivamente, i poliziotti hanno scoperto che il giovane aveva già predisposto altra apparecchiatura elettronica da sottrarre.

Il giovane è stato accompagnato in Questura, dove è stato sottoposto a perquisizione; nelle tasche dei pantaloni è stato trovato un coltello multiuso con lama aperta. Pertanto, oltre all’arresto, è stato denunciato per il reato di porto d’armi o oggetti atti a offendere.

L’arrestato è ora in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna. Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate e imputate vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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