Cronaca
Paliano (FR) | Scoperta centrale di riciclaggio d’auto, tre arresti
Importante operazione dei Carabinieri della Compagnia di Anagni che, insieme ai colleghi forestali, hanno smantellato una centrale di riciclaggio di auto a Paliano. Tre uomini, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, con precedenti e senza occupazione, sono stati fermati in flagranza di reato mentre smontavano un veicolo rubato all’interno di una rimessa situata in un’azienda agricola del comune.
Grazie a un’attività investigativa mirata, i militari hanno individuato il capannone dove venivano portate le auto rubate per essere smontate e “cannibalizzate”. Al loro arrivo, i carabinieri hanno trovato otto carcasse di veicoli, di cui sette già identificati come provento di furto avvenuti tra novembre e dicembre nelle aree periferiche della capitale. Per un altro veicolo sono in corso verifiche per accertarne l’origine.
I militari hanno sequestrato l’intera rimessa, le carcasse, i pezzi di ricambio di dubbia provenienza e gli strumenti utilizzati per smontare i veicoli.
I tre fermati sono stati trasferiti alla Casa Circondariale di Frosinone con l’accusa di ricettazione e riciclaggio in concorso. Contestualmente, il titolare dell’azienda agricola dove si trovava la rimessa è stato denunciato per violazioni delle normative ambientali, evidenziate durante i controlli svolti dai Carabinieri Forestali.
Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto del caso. Si precisa che, secondo il principio di presunzione di innocenza, i tre uomini sono attualmente indiziati e la loro posizione sarà definitivamente valutata solo al termine del processo.
Questa operazione testimonia ancora una volta l’efficacia del lavoro congiunto delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata e alle violazioni ambientali.
Cronaca
Furti a Milano: scoperto deposito di merce rubata, denunciato un 62enne per ricettazione
A Milano, la Polizia di Stato ha avviato un’indagine per ricettazione nei confronti di un uomo di 62 anni, cittadino senegalese, dopo il ritrovamento di numerosi oggetti rubati, tra cui computer portatili, smartphone, televisori e attrezzi da lavoro. L’operazione è scattata grazie alla segnalazione di un giovane di 21 anni, che, avendo geolocalizzato il suo portatile rubato, ha rintracciato il dispositivo all’interno di uno stabile nella zona di via Gabbo.
Il ragazzo, dopo aver trovato la posizione del portatile, si è avvicinato al luogo e ha fatto squillare il suo computer. Poco dopo, è stato avvicinato dal 62enne, che si occupava delle pulizie nel condominio, il quale senza esitazioni gli ha restituito il dispositivo. Questo comportamento, inizialmente apparentemente innocuo, ha attirato l’attenzione del giovane, che ha immediatamente contattato le forze dell’ordine.
Gli agenti del Commissariato Comasina, giunti sul posto, hanno identificato l’uomo e hanno avviato un’ispezione approfondita dello stabile. Nel locale caldaie dell’edificio, i poliziotti hanno rinvenuto una quantità impressionante di merce, tra cui 207 computer portatili, 120 tablet, 73 smartphone, 2 televisori, 4 monitor, numerosi cavi, auricolari, modem e smartwatch. Inoltre, sono stati trovati anche attrezzi da giardinaggio e da edilizia, come trapani, avvitatori, un flessibile e un soffiatore.
Dai successivi accertamenti è emerso che la merce rinvenuta proveniva da furti avvenuti in scuole e aziende della zona. L’uomo è stato denunciato per ricettazione, in quanto accusato di aver nascosto oggetti rubati, che probabilmente venivano accumulati e successivamente venduti o rivenduti.
L’operazione mette in luce l’importanza dei controlli sul territorio e il ruolo fondamentale delle segnalazioni dei cittadini, che possono contribuire significativamente alla lotta contro i furti e al recupero della merce rubata. La Polizia di Stato continua la sua attività di monitoraggio per contrastare il fenomeno dei furti e della ricettazione, con particolare attenzione alle aree residenziali e alle scuole.
Cronaca
Bolzano | Violenza domestica a Merano: arrestato uomo per maltrattamenti alla ex compagna
Nella provincia di Bolzano, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Merano ha recentemente concluso un’importante indagine riguardante una serie di abusi psicologici e fisici subiti da una donna di 40 anni, vittima di violenze da parte dell’ex compagno. La situazione, già segnalata all’Ospedale locale, ha portato all’attivazione del “Codice Erika”, un protocollo di intervento in caso di violenza domestica.
Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante, con la vittima che, da gennaio 2023, è stata costantemente oggetto di minacce, vessazioni e aggressioni, tanto da essere costretta più volte a chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Nonostante ciò, non aveva mai formalizzato una denuncia. La situazione è peggiorata quando la donna ha trovato il coraggio di interrompere la relazione violenta, provocando una reazione incontrollata da parte dell’uomo.
Il 10 dicembre 2024, l’ex compagno della donna, non accettando la fine della relazione, l’ha aggredita fisicamente sotto casa dopo una discussione. L’uomo ha anche distrutto il cellulare della vittima, nel tentativo di controllare le sue comunicazioni, per poi aggredirla con violenza. La donna è stata costretta a ricorrere alle cure ospedaliere per le ferite riportate durante l’aggressione.
Grazie all’immediato intervento del personale sanitario, la Polizia di Stato ha avviato un’indagine approfondita, raccogliendo testimonianze e ricostruendo l’intero arco temporale degli abusi. Nonostante la vittima non avesse formalizzato una denuncia, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha ritenuto opportuno emettere un provvedimento di ammonimento nei confronti dell’aggressore, imponendogli di interrompere ogni comportamento violento e di intraprendere un percorso di recupero psicologico.
Il Questore Sartori ha sottolineato come i casi di violenza domestica e di stalking stiano crescendo in modo preoccupante, esprimendo la necessità di affrontare questi fenomeni attraverso una rete di supporto tra istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e associazioni di volontariato. La Polizia di Stato continua a essere in prima linea per proteggere le vittime e sensibilizzare la società sulla gravità di tali comportamenti.
Cronaca
Verbano Cusio Ossola | Sei espulsioni eseguite, tra cui due pericolosi soggetti accompagnati alla frontiera
Il 12 dicembre 2024, la Polizia di Stato ha eseguito sei espulsioni a seguito di un’intensificazione delle attività di controllo del territorio nella provincia, finalizzate a contrastare l’immigrazione clandestina e i reati predatori. L’operazione si è concentrata in particolare su un posto di controllo organizzato dalla Sezione Volanti della Questura, nei pressi della località di Fondotoce.
Nel corso del controllo, gli agenti hanno fermato un’autovettura sospetta con a bordo quattro cittadini moldavi di età compresa tra i 30 e i 56 anni. Dopo aver effettuato gli accertamenti, è emerso che tre dei quattro soggetti erano irregolari sul territorio nazionale. Il quarto, sebbene in possesso di un documento di patente falsa, è stato denunciato per uso di atto falso. I tre soggetti irregolari sono stati quindi sottoposti a procedura di espulsione.
Due di questi sono stati espulsi tramite accompagnamento immediato alla frontiera di Milano Malpensa, mentre per il terzo è stato emesso un ordine di allontanamento da parte del Questore. In aggiunta, altre tre espulsioni sono state effettuate dallo stesso Ufficio Immigrazione. Tra queste, due cittadine russe, madre e figlia, hanno formalizzato la rinuncia alla domanda di asilo, optando per una partenza volontaria.
L’intensificazione di tali controlli, che continuerà nelle prossime settimane, risponde alla necessità di mantenere alto il livello di sicurezza sul territorio, contrastando fenomeni di criminalità e soggiorno irregolare.
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