Cronaca
Palermo | Due spacciatori fermati nel quartiere “Zen 2”
Due arresti in meno di 24 ore a Palermo, nel quartiere “Zen 2”, hanno portato alla cattura di due uomini accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della Stazione San Filippo Neri hanno intensificato i controlli in una zona ad alta incidenza di attività illegali, focalizzandosi sulla prevenzione e contrasto al traffico di droga.
Il primo arresto riguarda un 23enne di Palermo, già noto alle forze dell’ordine. Durante un servizio di sorveglianza, i carabinieri hanno notato il giovane cedere dosi di droga a diverse persone. Al momento del fermo, il giovane è stato perquisito e trovato in possesso di 13 dosi tra cocaina e hashish, accuratamente nascoste all’interno del doppio fondo di una bottiglietta d’acqua, che è stata successivamente recuperata nelle vicinanze. Inoltre, nella disponibilità del giovane sono stati trovati quasi 150 euro in contante, presunto guadagno derivante dalla sua attività illecita. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Palermo.
Il secondo arresto è avvenuto sempre nel quartiere “Zen 2”, dove un 36enne palermitano, anch’egli con precedenti penali, è stato sorpreso mentre spacciava. L’uomo è stato immediatamente bloccato dai carabinieri e, durante la perquisizione, sono stati rinvenuti quasi 30 involucri di cocaina nascosti sotto un vaso di plastica. Anche in questo caso, l’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Entrambi gli arrestati sono ora in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. La sostanza sequestrata è stata inviata per le necessarie analisi. La lotta contro lo spaccio di droga nel quartiere “Zen 2” continua con l’impegno costante delle forze dell’ordine, che monitorano attentamente la situazione per garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza.
Cronaca
Siena | Truffa del falso incidente: la Polizia Stradale restituisce 6.000 euro a una signora di Torrita di Siena
Una storia a lieto fine ha coinvolto una signora 74enne di Torrita di Siena, vittima di una truffa che l’aveva privata di una considerevole somma di denaro. Nei giorni scorsi, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone hanno restituito alla donna i 6.000 euro che le erano stati sottratti dai truffatori, un gesto che ha suscitato una sincera emozione, tanto che la signora ha abbracciato con gratitudine i poliziotti.
La vicenda risale al 9 dicembre, quando due giovani a bordo di una Renault Twingo avevano truffato l’anziana, utilizzando la temuta tecnica del falso incidente. I malintenzionati, in un primo momento, avevano contattato telefonicamente la vittima, spacciandosi per un maresciallo dei carabinieri e informandola che sua figlia era stata coinvolta in un grave incidente. Per evitare gravi conseguenze legali, come la sospensione della patente, la signora sarebbe dovuta correre subito ai ripari, pagando 7.000 euro.
Nel frattempo, uno degli uomini si era presentato personalmente a casa dell’anziana, con il ruolo di carabiniere incaricato di raccogliere il denaro richiesto, rendendo ancora più credibile il raggiro. Preoccupata e sotto shock, la signora ha consegnato la somma di denaro che aveva in casa, credendo di stare facendo la cosa giusta per salvare la propria figlia.
Tuttavia, grazie alla tempestività della Polizia Stradale di Frosinone, i due truffatori sono stati individuati e denunciati. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima, che ha potuto tirare un sospiro di sollievo.
Questa triste storia, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, è un’importante lezione per tutti: è fondamentale non farsi prendere dal panico e diffidare di chiunque chieda denaro o oggetti di valore in circostanze sospette. La Polizia di Stato rinnova l’invito a mantenere sempre la calma in situazioni simili e a non esitare a contattare le forze dell’ordine in caso di dubbio.
Cronaca
Viterbo | Chiusura temporanea di un’attività di rivendita di armi per gravi violazioni
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Viterbo ha notificato al titolare di una nota ditta di rivendita di armi e munizioni due provvedimenti amministrativi che dispongono la chiusura dell’esercizio per un periodo di quindici giorni. Le misure sono state adottate dal Prefetto e dal Questore di Viterbo, a seguito di accertamenti effettuati durante i controlli di routine condotti dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura.
Le violazioni riscontrate riguardano la mancata registrazione delle operazioni di acquisto e vendita di armi e munizioni, in violazione dell’articolo 55 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Inoltre, sono state rilevate irregolarità legate alla detenzione di armi oltre i limiti consentiti dalla legge e la vendita di armi a persone prive del necessario titolo europeo, come previsto dalla normativa in vigore.
Tali infrazioni rappresentano un abuso delle prerogative concesse tramite la licenza di polizia, un’autorizzazione che impone agli esercenti di osservare standard elevati di diligenza e responsabilità nella gestione dell’attività. In questo contesto, la chiusura temporanea dell’attività mira a tutelare la sicurezza pubblica e a garantire il rispetto delle leggi che regolano il commercio di armi, un settore che richiede una particolare attenzione per prevenire rischi e abusi.
L’intervento della Polizia di Stato sottolinea l’impegno costante nel controllo delle attività commerciali sensibili, come quelle legate alla vendita di armi e munizioni, per assicurare che vengano rispettate tutte le normative di sicurezza e per prevenire possibili rischi per l’ordine pubblico.
Cronaca
Latina | Maltrattamenti in famiglia: arrestati due uomini
La Polizia di Stato della Questura di Latina ha eseguito, nella settimana di Natale, due misure cautelari nei confronti di due uomini gravemente indiziati di maltrattamenti in famiglia. Le indagini, svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Latina, hanno portato all’arresto di un trentaseienne e di un quarantanovenne, entrambi accusati di violenza e minacce nei confronti dei propri familiari.
Il primo soggetto, un uomo di 36 anni di Latina, è stato raggiunto dagli investigatori della Squadra Mobile per i ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica nei confronti dei genitori. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’uomo avrebbe aggredito i genitori con schiaffi, strattoni, pugni e calci, minacciandoli anche con oggetti come bicchieri rotti, telefoni lanciati, una mazza da baseball e un manico di scopa. Le frasi minatorie, come “ti spacco la testa” o “ti stacco la capoccia”, dimostrano l’intensità della violenza psicologica a cui i genitori erano sottoposti. Il tutto avveniva in un contesto aggravato dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
Il secondo arresto riguarda un uomo di 49 anni di Latina, accusato di aver perseguitato la ex convivente con atti di stalking e minacce. L’uomo, infatti, avrebbe compiuto ripetuti atti di vessazione nei confronti della donna, pedinandola e appostandosi nei luoghi che frequentava. Le minacce verbali proferite, come “ti ammazzo”, “ti faccio a pezzi” e “ti sparo alle gambe”, rivelano la gravità della situazione, aggravata anche in questo caso dall’abuso di alcol e droghe.
Per entrambi gli indiziati è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare e ai luoghi frequentati dalle persone offese, al fine di garantire la loro sicurezza. Questo intervento della Polizia di Stato dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza domestica, specialmente in un periodo di festività in cui il rischio di conflitti familiari è particolarmente elevato.
Le indagini proseguono e l’Autorità Giudiziaria valuterà ulteriori sviluppi in merito ai due casi di violenza familiare.
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