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Cronaca

Padova | Scoperta discarica abusiva a Borgoricco: un denunciato per gestione illecita di rifiuti

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Le operazioni di monitoraggio ambientale da parte della Guardia di Finanza di Padova hanno portato alla scoperta e al sequestro di un’area di circa 2.000 metri quadrati nel comune di Borgoricco, adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali, alcuni dei quali pericolosi. L’area, individuata grazie all’ausilio di un elicottero e di un sofisticato sistema di videoripresa, conteneva ingenti quantità di rifiuti tra cui amianto, oli esausti, elettrodomestici e veicoli fuori uso.

Le operazioni di controllo, condotte dalla Compagnia di Cittadella in collaborazione con il Reparto Operativo Aeronavale del Corpo e con il supporto tecnico dell’ARPAV di Padova, hanno permesso di accertare che l’attività di gestione dei rifiuti avveniva senza alcuna autorizzazione e senza iscrizione al Catasto Nazionale dei Rifiuti, violando così la normativa ambientale vigente.

L’abbandono di questi materiali, che rappresentano un pericolo per la salute pubblica, ha portato al sequestro dell’intera area e alla denuncia di un soggetto per il reato di gestione illecita di rifiuti, in violazione delle leggi previste dal Testo Unico Ambientale. L’indagine, tuttora in corso, ha come obiettivo il contrasto agli illeciti ambientali, a tutela della salute dei cittadini e del territorio.

L’operazione evidenzia l’impegno costante delle forze di polizia, in particolare della Guardia di Finanza, nella lotta contro i crimini ambientali e la protezione dell’ambiente, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio e l’individuazione di situazioni illecite.

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Prato | 640 mila euro allo Stato dopo la vendita di tessuti sequestrati per contrabbando

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Un’importante operazione contro il contrabbando di tessuti è stata recentemente conclusa dalla Guardia di Finanza di Prato, con il supporto della Procura Europea – Ufficio di Bologna. L’intervento ha portato alla scoperta di una rete di evasione fiscale e contrabbando che coinvolgeva il distretto industriale pratese. Il risultato finale dell’indagine è stato il versamento di circa 640 mila euro nelle casse della Banca d’Italia, somma derivante dalla vendita all’asta di tessuti sequestrati.

L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di lotta contro i crimini economici che colpiscono il tessile pratese. Il comando regionale della Toscana, in collaborazione con il comando provinciale di Prato, ha deciso di intensificare le azioni di controllo, seguendo le direttive per contrastare i fenomeni illeciti nel settore. Le indagini hanno rivelato complesse triangolazioni commerciali utilizzate per evadere imposte e tributi doganali. Le aziende coinvolte avevano, infatti, dichiarato l’importazione di tessuti da paesi esteri, ma le operazioni risultavano fittizie. Gli accertamenti hanno portato alla luce che le spedizioni provenivano da società situate in Ungheria e Germania, che operavano in settori non correlati al commercio tessile.

I tessuti, originariamente importati da paesi extra UE, arrivavano in Italia tramite transazioni intracomunitarie false, per poi essere stoccati nel distretto pratese. Qui venivano smistati a varie imprese locali specializzate nella lavorazione del tessuto. Durante l’indagine, le forze dell’ordine hanno sequestrato preventivamente 2,2 milioni di metri lineari di tessuto, oltre ad alcune attrezzature aziendali utilizzate nella manipolazione dei beni.

In seguito, la merce sequestrata è stata messa all’asta giudiziaria, con l’obiettivo di liquidare l’operazione illecita. La vendita dei tessuti ha generato un introito di circa 640 mila euro, cifra che è stata trasferita direttamente alla Banca d’Italia, come parte della procedura di conversione del provvedimento. Un ruolo chiave nel successo dell’operazione è stato svolto dalla collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Prato, che ha assistito nella valutazione economica dei beni sequestrati e nella gestione delle aste pubbliche.

Nel 2024, un’altra significativa operazione ha portato al sequestro di ulteriori 3,6 milioni di metri lineari di tessuto, destinati anch’essi a essere venduti tramite la stessa procedura legale. Questi interventi evidenziano l’impegno delle autorità nel contrastare il fenomeno del contrabbando e nella protezione dell’economia legittima del distretto pratese.

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Cronaca

GdF e Dogana devolvono 45.000 capi di abbigliamento e scarpe sequestrati in beneficenza

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Nel quadro delle attività di controllo e contrasto alla contraffazione, la Guardia di Finanza di Bari, insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha deciso di devolvere in beneficenza oltre 45.000 capi di abbigliamento e scarpe sequestrati durante i controlli doganali. I prodotti, che includevano più di 38.000 capi di abbigliamento e 8.000 scarpe sportive, erano illecitamente destinati al mercato, in violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

L’operazione, che ha riguardato prodotti trasportati principalmente da container provenienti dalla Turchia e da un autoarticolato proveniente dalla Grecia, ha portato alla scoperta di merce contraffatta, inclusi marchi celebri come “Skechers”, “New Balance” e “Converse”. Gli oggetti sequestrati, tra cui capi di abbigliamento e scarpe, erano pronti per essere immessi sul mercato come riproduzioni illecite di modelli registrati, spesso utilizzati come “carico di copertura” per altre merci.

La merce sequestrata, una volta verificata dai funzionari doganali e dai Finanzieri, è stata destinata a diverse associazioni e enti benefici operanti sia sul territorio pugliese e nazionale, che in alcune aree internazionali, come i Paesi Balcanici e il Nord Africa. In particolare, parte dei capi è stata inviata anche in supporto delle popolazioni coinvolte nel conflitto israelo-palestinese, grazie alla collaborazione con la Caritas dell’Ordinariato militare per l’Italia.

Questa iniziativa riflette l’impegno delle forze dell’ordine e delle autorità doganali non solo nella lotta contro la contraffazione, ma anche nel promuovere la solidarietà attraverso il riutilizzo di beni sequestrati a favore delle persone più bisognose, dimostrando così il valore sociale delle loro operazioni.

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Catanzaro | Visita del comandante interregionale al comando regionale

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Durante una visita istituzionale di grande rilievo, il Generale di Corpo d’Armata Antonino Maggiore, Comandante Interregionale per l’Italia Sud-Occidentale della Guardia di Finanza, ha fatto tappa presso la Caserma “Pietro Laganà” a Catanzaro, sede del Comando Regionale Calabria. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto e di apprezzamento per l’impegno e la dedizione delle Fiamme Gialle calabresi.

All’arrivo, il Generale Maggiore è stato accolto dal Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, Comandante Regionale della Calabria, che ha coordinato la cerimonia di benvenuto e gli onori ufficiali. Alla presenza di un’ampia rappresentanza di alti ufficiali e personale della Guardia di Finanza, tra cui Comandanti Provinciali, Comandanti del Reparto Operativo Aeronavale e altri membri dello staff del Comando, è stato sottolineato il valore del lavoro svolto quotidianamente dal personale della Guardia di Finanza nella regione.

Durante l’incontro, il Generale D’Alfonso ha tenuto un briefing dettagliato sulle attività operative e sugli aspetti logistici e organizzativi delle strutture territoriali, evidenziando in particolare i risultati conseguiti in ambiti cruciali come la tutela economica e la sicurezza finanziaria. L’alto ufficiale ha anche illustrato le principali sfide affrontate dai reparti, mostrando come la Guardia di Finanza della Calabria sia costantemente impegnata nella difesa della legalità e nella lotta contro le attività illecite.

Nel suo intervento, il Generale Maggiore ha espresso parole di profonda stima per la professionalità e il senso del dovere dimostrati dalle Fiamme Gialle della Calabria. Ha elogiato l’alto livello di preparazione e la dedizione con cui il personale opera, riconoscendo i risultati significativi ottenuti in ambiti di particolare complessità. La visita è stata anche un’opportunità per il Comandante Interregionale di conoscere più da vicino i rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale dei militari e alcuni membri dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo di Catanzaro e Lamezia Terme, che hanno partecipato all’evento.

Nel corso del pomeriggio, il Generale Maggiore ha incontrato le autorità regionali, sottolineando così l’importanza della cooperazione istituzionale a sostegno delle attività di prevenzione e contrasto alle illegalità economiche e finanziarie. Questa visita ha rappresentato un ulteriore momento di vicinanza e supporto della leadership della Guardia di Finanza alle realtà locali, confermando l’impegno dell’istituzione nella tutela delle comunità e del territorio calabrese.

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