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Cronaca

Padova | Arresti per spaccio

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La Polizia di Stato di Padova ha recentemente effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di cinque persone per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile, durante controlli mirati nel territorio, hanno sequestrato cocaina, hashish e una somma di denaro derivante da attività illecite.

Il primo arresto è avvenuto in un Centro di Accoglienza Straordinaria, dove un richiedente asilo tunisino ha tentato di ostacolare l’ingresso degli agenti. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato diverse dosi di hashish nascoste in vari oggetti personali. Dopo l’arresto, il giovane è stato portato in Questura e successivamente trasferito presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Bari.

In un altro intervento, un tunisino di oltre vent’anni è stato sorpreso nei pressi di un parco mentre cercava di cedere cocaina a un acquirente. Dopo aver fornito false generalità, è stato arrestato e collocato al CPR di Gradisca d’Isonzo. Un terzo tunisino, già noto per precedenti penali, è stato trovato con cocaina ed eroina durante un’operazione di polizia, e anche lui è stato espulso dal territorio nazionale.

Un arresto rilevante ha coinvolto un giovane italiano di 26 anni, catturato mentre spacciava hashish a un minorenne. Dopo la perquisizione, è stato trovato in possesso di ulteriori dosi di sostanza e di contante. Gli agenti hanno inoltre evitato che un minorenne tunisino ingoiasse cocaina, fermandolo in tempo e portandolo in Questura.

Infine, un tunisino di 50 anni, ricercato per una condanna definitiva per spaccio, è stato rintracciato e arrestato dopo essere stato per lungo tempo irreperibile. Dopo un attento monitoraggio, è stato nuovamente portato in carcere per scontare la sua pena.

Questi arresti testimoniano l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno dello spaccio di droga e garantire la sicurezza dei cittadini.

Cronaca

Monza | Maxi sequestro di giocattoli non sicuri e hashish: fermato un cittadino

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La Guardia di Finanza di Monza e Brianza ha intensificato i controlli volti a contrastare traffici illeciti e commercio di beni non conformi alle norme di sicurezza. Durante queste attività, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 59mila giocattoli privi del marchio CE, esposti per la vendita senza rispettare gli standard richiesti. Il valore totale della merce ammonta a oltre 140mila euro.

In parallelo, un’importante operazione antidroga ha portato all’arresto di un cittadino marocchino, trovato in possesso di 68 kg di hashish nascosti in un furgone. La droga, confezionata in sacchi con involucri che richiamavano noti dolciumi, avrebbe potuto fruttare circa 700mila euro una volta immessa sul mercato.

L’arresto è avvenuto in flagranza e l’individuo, con precedenti per reati simili, è stato condotto in carcere. L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nella protezione dei consumatori e nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.

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Cronaca

Latina | Sequestro di beni per oltre un milione di euro a soggetto pericoloso

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Le autorità della Guardia di Finanza di Latina hanno messo in atto un sequestro di beni per un valore superiore a un milione di euro, riguardante un individuo considerato socialmente pericoloso. Il soggetto, noto per il suo coinvolgimento in attività illecite legate allo spaccio di droga, ha accumulato un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ufficialmente.

Le indagini patrimoniali hanno portato alla scoperta di beni di lusso, inclusi immobili, veicoli, gioielli e denaro, tutti ritenuti frutto di attività criminali. Il sequestro rappresenta un passo importante nella lotta contro il crimine organizzato e la ricchezza accumulata illecitamente.

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Cronaca

Milano | Condanne confermate per la ‘ndrangheta in lombardia: il processo “cavalli di razza”

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La Corte d’Appello di Milano ha recentemente confermato le condanne emesse nell’aprile 2023 nel processo “Cavalli di razza”, un’importante operazione contro la ‘ndrangheta attiva nel territorio comasco. Il procedimento, che ha già portato a oltre 30 condanne in un precedente rito abbreviato, ha visto la conferma di pene pesanti per i membri del clan, con un totale di oltre 200 anni di reclusione.

Tra i condannati, Daniele Ficarra ha ricevuto una pena di 16 anni e 10 mesi, mentre Antonio Carlino è stato condannato a 16 anni. Alessandro Tagliente ha visto la sua pena aumentata a 16 anni e 4 mesi. Inoltre, Massimiliano Ficarra, ritenuto la mente economica della cosca di Fino Mornasco, è stato condannato a 14 anni e 10 mesi. Un imputato, inizialmente assolto, ha ricevuto una pena sospesa di un anno e 10 mesi.

Questa indagine, condotta dalla Squadra mobile di Milano e dalla Guardia di Finanza di Como, ha portato a un maxi blitz nel novembre 2021, arrestando i presunti capi e affiliati della cosca. Le investigazioni hanno dimostrato come il clan dei Molé-Piromalli esercitasse pressioni su aziende locali, tra cui la Spumador spa, per ottenere vantaggi illeciti, culminando in misure di amministrazione giudiziaria.

Con la conferma delle condanne in appello, si segna un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata in Lombardia, un territorio spesso afflitto da infiltrazioni mafiose.

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