Cronaca

Operazione anti-sfruttamento: smantellata rete di case di appuntamento a Grosseto, Prato e Milano

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ADN24

Un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Livorno, in collaborazione con le forze territoriali e il supporto del IV° Nucleo Elicotteri di Pisa, ha portato all’arresto di cinque persone accusate di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Grosseto, si è concentrata su attività illecite legate a tre centri estetici situati a Grosseto, Prato e Milano, che sono risultati essere punti di riferimento per un’organizzazione dedita alla gestione di case di appuntamento.

L’inchiesta, avviata nel novembre 2023, ha preso le mosse da segnalazioni di pratiche anomale in alcuni centri estetici. Successivamente, l’attività investigativa ha permesso di accertare che i locali erano utilizzati per prestazioni sessuali pubblicizzate su siti web dedicati, con immagini esplicite e dettagli sulle modalità di contatto. Le intercettazioni telefoniche, unite all’osservazione sul campo e alle testimonianze dei clienti, hanno permesso di ricostruire un giro d’affari stimato in circa un milione di euro annui.

Tra le figure centrali emerse dall’indagine spicca un uomo che, utilizzando documenti falsi, si occupava dell’apertura dei locali, della gestione dei contratti di locazione e del pagamento degli annunci pubblicitari sui siti web. Il suo ruolo organizzativo e di controllo è stato definito dagli investigatori come cruciale per il funzionamento dell’intera rete.

Le cinque donne arrestate, identificate come le principali responsabili della gestione operativa, erano incaricate di coordinare le attività nei centri, fornendo istruzioni ai clienti, accogliendoli e gestendo i pagamenti. Inoltre, si occupavano del reclutamento delle persone coinvolte nelle attività di prostituzione.

Sono indagate a piede libero altre tre persone di sesso maschile, accusate di aver fornito supporto logistico, come il trasporto delle donne ai centri e altre forme di agevolazione.

L’inchiesta è ancora nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, tutti gli indagati devono essere considerati innocenti fino a un eventuale accertamento definitivo della loro responsabilità tramite sentenza irrevocabile. Questa operazione sottolinea l’importanza del contrasto a reti criminali che sfruttano persone vulnerabili, tutelando al contempo la salute e la sicurezza pubblica.

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