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Cronaca

Omicidio Toni Cozzolino | Bruciato vivo, i testimoni: “condominio invivibile”

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Nel condominio di via Petta a Olbia, dove è avvenuto l’omicidio di Toni Cozzolino il 11 marzo 2022 – bruciato vivo per strada e deceduto in ospedale dopo dieci giorni di agonia – l’atmosfera era “invivibile”, caratterizzata da litigi furiosi, schiamazzi continui, urla e minacce. Davide Iannelli, 49enne di origini napoletane e vicino di casa della vittima, è sul banco degli imputati.

Secondo una testimone chiamata a deporre nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Sassari, il maggiore responsabile delle tensioni era proprio Cozzolino. Serena Rais, vicina di casa sia dell’imputato che della vittima, ha dichiarato che Cozzolino disturbava l’intero condominio, era aggressivo e mancava di rispetto verso gli altri residenti. La situazione è andata sempre peggiorando, tanto che la testimone ha dovuto allontanarsi dall’appartamento per circa sei mesi nel 2021 e ricorrere a cure psicologiche. Rais ha aggiunto che sentiva spesso litigare Cozzolino e Iannelli nelle scale, e che Iannelli, insieme alla sua compagna, era l’unica persona nel palazzo con cui si poteva dialogare.

Secondo la testimone, Cozzolino rappresentava una minaccia: “Mi ha aggredito verbalmente più volte e ha minacciato di traviare le mie due figlie adolescenti di 15 e 17 anni, definendole giovani e belle e annunciando di volerle traviare”. Rais ha risposto anche alle domande del pubblico ministero Daniele Rosa e degli avvocati di parte civile Antonio Foi e Massimo Perra, che rappresentano la famiglia della vittima.

La prossima settimana si concluderà la fase dibattimentale con la deposizione dell’ultimo testimone della difesa, per il quale la Corte, presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, ha ordinato l’accompagnamento coatto in aula a causa delle sue ripetute assenze.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

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Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

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Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

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Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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