Cronaca
Nuoro | Uccise la madre di 88 anni, arriva la condanna
La Corte d’Assise di Nuoro ha emesso oggi una sentenza di 18 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici nei confronti di Salvatore Franceschi, muratore di 59 anni di Oliena, colpevole confesso dell’omicidio della madre Luigina Fois, 88 anni.
Franceschi aveva attaccato la madre anziana con un’accetta nella loro casa a Oliena il 7 novembre 2022, causandole lesioni che due mesi dopo hanno portato alla sua morte. Nonostante il pm Riccardo Belfiori avesse richiesto una condanna di 21 anni, la Corte ha riconosciuto a Franceschi attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate, riducendo la pena di tre anni.
Alla lettura della sentenza, Franceschi, detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros, non era presente in aula. Le sue sorelle, che non si sono costituite parte civile nel processo contro di lui, hanno ascoltato il verdetto in silenzio.
Subito dopo l’aggressione, Franceschi aveva chiamato il 118 e aveva raccontato agli investigatori che le ferite sulla nuca della madre erano dovute a un incidente domestico. Tuttavia, questa versione non aveva convinto la Squadra Mobile di Nuoro, che aveva raccolto testimonianze e prove per dimostrare che si trattava di un omicidio con premeditazione. La donna era stata prima ricoverata in Rianimazione a Nuoro e successivamente trasferita in una struttura di riabilitazione a Padru, dove è deceduta il 2 gennaio 2023. Due settimane dopo l’incidente, Franceschi aveva confessato la verità davanti al magistrato.
L’avvocato difensore, Pasqualino Moi, ha chiesto la riqualificazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, il riconoscimento delle attenuanti generiche e una pena nel minimo previsto. Ora, il legale attende di esaminare le motivazioni della sentenza prima di decidere se presentare o meno appello.
Cronaca
Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti
Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.
A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.
L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.
Cronaca
Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo
Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.
Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.
La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.
L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.
Cronaca
Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina
Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.
L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.
I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.
Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.
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Alla lettura della sentenza, Franceschi, detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros, non era presente in aula. Le sue sorelle, che non si sono costituite parte civile nel processo contro di lui, hanno ascoltato il verdetto in silenzio.
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L’avvocato difensore, Pasqualino Moi, ha chiesto la riqualificazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, il riconoscimento delle attenuanti generiche e una pena nel minimo previsto. Ora, il legale attende di esaminare le motivazioni della sentenza prima di decidere se presentare o meno appello.
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A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.
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