Le forze dell’ordine di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, hanno eseguito tre arresti legati a un’inchiesta che ha coinvolto rapine, lesioni e altre violenze. Due uomini e una donna, residenti nell’Agro Nocerino Sarnese, sono stati accusati di aver messo in atto una serie di crimini, tra cui rapine pluriaggravate, estorsioni tentate, furti in abitazione e violenze personali.
Secondo le indagini condotte dalla Procura della Repubblica, i tre avrebbero operato utilizzando un modus operandi ben definito. La donna, in particolare, adescava le sue vittime tramite i social media, proponendo incontri sessuali in diverse località. Una volta giunti sul posto, le vittime si trovavano di fronte agli uomini, che, armati di coltelli e minacciando la loro incolumità, le aggredivano per sottrarre loro denaro e altri beni. In un caso, una delle vittime è stata addirittura sequestrata in uno scantinato a Castel San Giorgio, dove è stata minacciata con un coltello per costringerla a consegnare tutto ciò che possedeva.
Le indagini hanno rivelato che i reati commessi dai tre erano sistematici e ben pianificati, con un coinvolgimento diretto della donna nell’indirizzare le vittime verso le trappole allestite. L’ordinanza di arresto, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, si è basata su gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati. Adesso, gli inquirenti proseguono con gli accertamenti per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone e altre vittime.
L’episodio ha suscitato preoccupazione e indignazione tra la popolazione, soprattutto per la brutalità e la freddezza con cui sono stati perpetrati i crimini. Nonostante le accuse, gli arrestati godono della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva, e i processi futuri determineranno la loro responsabilità.