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Cronaca

Napoli | Smantellata rete illegale di IPTV e pedopornografia, sequestrati oltre 850 mila euro

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ADN24

Un’importante operazione coordinata dalla Procura di Napoli ha portato allo smantellamento di un’associazione per delinquere operante nel campo del diritto d’autore, della pirateria digitale e della diffusione di contenuti pedopornografici. L’operazione, condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di tre persone, accusate di gestire un’attività illecita che ha generato ingenti profitti.

Il promotore del sodalizio, nascosto dietro un’identità fittizia, era il responsabile della gestione di un servizio IPTV pirata che permetteva l’accesso illegale a contenuti video e televisivi, tra cui palinsesti di serie, film e altri programmi delle principali piattaforme di streaming. La rete illegale, operante attraverso 46 siti web, ha coinvolto più di 6.000 utenti, che pagavano abbonamenti mensili o annuali per usufruire dei contenuti non autorizzati. I pagamenti venivano effettuati inizialmente tramite contante e bonifici su conti italiani ed esteri, ma in seguito una parte degli utenti ha iniziato a usare criptovalute, con oltre 2.000 utenti che hanno eseguito pagamenti tramite wallet digitali. Il giro d’affari in soli quattro anni ha superato gli 850.000 euro.

Durante le indagini, è emerso che il principale indagato aveva anche un’attività parallela di diffusione di materiale pedopornografico tramite gruppi WhatsApp, utilizzando un listino prezzi per la vendita di circa 1.600 file pedopornografici. L’analisi forense ha permesso di identificare questi file come materiale illecito, già catalogato a livello internazionale. La perquisizione nella sua abitazione ha portato al sequestro di una vasta quantità di materiale informatico, inclusa una sala server abusiva e dispositivi per la generazione di criptovalute. Inoltre, è stata rinvenuta una serra indoor per la coltivazione di cannabis, utilizzata dal principale indagato per produrre droga.

Nei confronti del promotore dell’associazione è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre i due sodali sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Le indagini sono ancora in corso e i destinatari delle misure cautelari sono considerati presunti innocenti fino a eventuali sentenze definitive.

L’operazione ha anche coinvolto i clienti del servizio IPTV illegale, che rischiano sanzioni amministrative che variano da 150 a 5.000 euro, a seconda della gravità del loro coinvolgimento nell’utilizzo dei contenuti pirata.

Cronaca

Forte dei Marmi (LU) | Arrestato un uomo dopo il tentativo di furto in una villa

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Il 16 dicembre, un intervento tempestivo da parte della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un uomo georgiano, accusato di tentato furto. L’operazione è scattata dopo una richiesta d’aiuto da parte della proprietaria di una villa disabitata situata in via Agnelli a Forte dei Marmi, che ha notato la presenza sospetta di due persone nel suo giardino grazie al sistema di videosorveglianza.

Quando la Polizia è arrivata sul posto, ha constatato che una porta finestra era stata forzata, segno che qualcuno stava cercando di introdursi nell’abitazione. Immediatamente, gli agenti hanno esteso la perlustrazione nelle vie circostanti. Grazie alla collaborazione tra la Sala Operativa e gli agenti sul campo, che ricevevano in tempo reale le immagini della videosorveglianza fornite dalla proprietaria, è stato possibile identificare uno degli autori del tentativo di furto.

L’uomo, mentre camminava nei pressi di via XX Settembre, è stato fermato dai poliziotti e condotto in Commissariato. Dopo aver ricevuto la denuncia formale dalla proprietaria, è stato arrestato e, nella mattinata del 17 dicembre, è stato portato davanti all’autorità giudiziaria per il processo per direttissima presso il Tribunale di Lucca.

Al termine dell’udienza, il giudice ha disposto il rinvio del caso al 14 gennaio, imponendo al georgiano l’obbligo di firma presso la Questura di Pisa, dove attualmente risiede. Questo intervento dimostra l’efficacia della collaborazione tra la Polizia di Stato e i cittadini nel contrasto ai reati, grazie anche all’utilizzo delle moderne tecnologie di videosorveglianza.

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Cronaca

Pescara | Recuperati 700.000 euro di tributi evasi lungo la costa abruzzese

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Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara hanno recentemente concluso un’importante operazione di controllo fiscale che ha portato al recupero di circa 700.000 euro di tributi locali, in particolare IMU e TARI, dovuti da attività economiche operanti lungo il litorale abruzzese. L’indagine, avviata durante il periodo estivo, ha avuto come obiettivo le attività situate nelle vicinanze del demanio marittimo e fluviale, con l’intento di contrastare l’evasione fiscale e garantire una giusta contribuzione ai Comuni locali.

L’iniziativa nasce da un’analisi approfondita del territorio e si concentra su attività economiche ritenute “a rischio” di evasione. In particolare, il controllo ha riguardato diverse strutture ricettive all’aria aperta, come campeggi e aree per attività turistiche, che spesso omettevano di accatastare gli immobili o ne sottostimavano la rendita catastale, riducendo così l’importo delle imposte locali da versare. Grazie a questa attività di monitoraggio, sono stati individuati numerosi casi di elusione e evasione fiscale, con il conseguente recupero delle somme non corrisposte.

Oltre ai controlli fiscali, l’operazione ha avuto un risvolto anche sul piano della legalità ambientale. I finanzieri hanno infatti sequestrato un’area di circa 15.000 mq situata nelle vicinanze del fiume Pescara, occupata abusivamente da un’attività di ristorazione. La Guardia di Finanza ha denunciato nove persone per abusivismo demaniale e ha segnalato un dirigente comunale alla magistratura contabile, ritenuto responsabile di aver agevolato l’occupazione illegale del suolo pubblico.

Questa operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel tutelare il bilancio degli enti pubblici locali e nel contrastare l’illegalità economica e finanziaria, con riflessi positivi sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le risorse recuperate, infatti, andranno direttamente a beneficio delle amministrazioni locali, migliorando la capacità di intervento e di sviluppo delle aree coinvolte.

Con questa attività, la Guardia di Finanza conferma il suo ruolo fondamentale nella protezione della legalità fiscale e nella difesa delle libertà economiche, promuovendo giustizia ed equità nel sistema economico.

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Cronaca

Casarano (LE) | Aggressione in cantiere: arrestato un 58enne per lesioni gravi e porto di armi

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Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Casarano, coadiuvati dal NORM, hanno arrestato un 58enne di Casarano per lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi. L’intervento dei militari è stato sollecitato a seguito di una segnalazione al numero di emergenza 112, che indicava un’aggressione avvenuta in un cantiere edile della zona.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la vittima, titolare di una ditta edile, stava eseguendo lavori di intonacatura su un muro che separava il cantiere dall’abitazione dell’aggressore, un uomo celibe e disoccupato. Per motivi ancora non chiari, ma apparentemente futili, l’aggressore ha colpito la vittima alla testa con un’accetta, infliggendogli lesioni gravi.

Quando i Carabinieri sono giunti sul luogo dell’incidente, hanno trovato la vittima cosciente ma visibilmente spaventata. I militari hanno subito prestato soccorso e avviato le operazioni di ricostruzione dell’accaduto. L’accetta, presumibilmente utilizzata nell’aggressione, è stata trovata nei pressi del cantiere e sequestrata.

L’aggressore, che appariva agitato, è stato subito fermato e identificato. Nel frattempo, la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Casarano, dove i medici hanno confermato la gravità delle lesioni riportate. Dopo le formalità di rito, il 58enne è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che sta conducendo le indagini sul caso.

L’episodio sottolinea l’importanza dell’intervento tempestivo delle forze dell’ordine nella prevenzione e nel contrasto di atti di violenza, nonché il rischio che conflitti banali possano sfociare in gravi aggressioni.

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