Cronaca
Napoli | Madre investita dopo aver lasciato i figli a scuola: morta
A Napoli, una drammatica fatalità ha scosso la comunità locale. Una madre è stata investita da un’automobile mentre si trovava sulla corsia preferenziale, appena dopo aver accompagnato i suoi figli a scuola. L’incidente ha suscitato un profondo senso di tristezza e indignazione tra i residenti, che si chiedono come sia potuto accadere un episodio così tragico.
Nonostante i tentativi dei soccorritori di rianimarla, la donna non è riuscita a sopravvivere. Le autorità stanno ora indagando sull’incidente per determinare le circostanze esatte e le responsabilità. La comunità è in lutto per la perdita di una vita giovane, lasciando un vuoto incolmabile nella vita dei suoi familiari e dei tanti che la conoscevano.
Cronaca
Moncalieri (TO) | Arrestati tre giovani rapinatori responsabili di colpi alle sale slot
Nella serata del 26 settembre, i Carabinieri di Moncalieri hanno arrestato tre giovani rapinatori coinvolti in una serie di furti nelle sale slot. I malviventi, tutti italiani e di età compresa tra i 21 e i 23 anni, avevano trasformato questi locali in veri e propri obiettivi, approfittando della vulnerabilità delle vittime.
Uno dei colpi più recenti si era verificato in una sala giochi di Carmagnola, dove il 22enne, con il volto coperto da un cappuccio, aveva aggredito la titolare. Durante la violenta colluttazione, era riuscito a sottrarre 3500 euro in contanti, provocando alla donna lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. I complici avevano svolto il ruolo di sentinelle all’esterno, garantendo una fuga rapida dal luogo del crimine.
Grazie alle indagini, che hanno coinvolto testimonianze e riprese di videosorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a identificare i tre soggetti. Su disposizione del Tribunale di Asti, sono state emesse misure cautelari: due uomini sono stati arrestati e portati nella casa circondariale di Asti, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari. Gli indagati sono considerati presunti innocenti fino a un eventuale giudizio di colpevolezza.
Cronaca
Reggio Calabria | Blitz dei Carabinieri in Aspromonte: distrutte oltre 1.100 piante di marijuana e un arresto
Nella continua lotta contro la produzione e il traffico di stupefacenti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno ottenuto risultati significativi nel recente blitz condotto nel cuore dell’Aspromonte. Negli ultimi giorni, le forze dell’ordine, coadiuvate da unità speciali e tecnologia avanzata, hanno smantellato due piantagioni di marijuana, sequestrando e distruggendo oltre 1.100 piante di canapa.
Le operazioni hanno avuto luogo nei comuni di Careri e Platì, dove le piantagioni erano abilmente nascoste tra la vegetazione fitta della zona montuosa. Grazie a una strategia di sorveglianza ben pianificata, i militari sono riusciti a identificare e neutralizzare le coltivazioni, che avrebbero potuto generare guadagni illeciti per circa 500.000 euro.
Durante l’intervento, un uomo è stato arrestato mentre si occupava della manutenzione delle piantagioni. La complessità del territorio ha facilitato la proliferazione di attività criminali legate alla coltivazione della marijuana, rendendo queste operazioni di contrasto fondamentali per il controllo della zona.
Questi risultati si inseriscono in un contesto più ampio di azioni contro il narcotraffico nella provincia reggina, un’area strategica per il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La lotta delle forze dell’ordine continua a intensificarsi, con l’obiettivo di ridurre le reti criminali e garantire la sicurezza della comunità.
Cronaca
Perugia | Arresti domiciliari per corruzione nel settore dei Rifiuti
Nella giornata di oggi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia ha eseguito due misure cautelari di arresti domiciliari nei confronti di figure di spicco nel settore della gestione dei rifiuti. L’operazione è stata avviata dopo una denuncia anonima che ha sollevato gravi sospetti su pratiche corruttive tra aziende del settore e una società pubblica.
Le indagini hanno portato alla luce una serie di irregolarità, tra cui il ricevimento di pagamenti non giustificati da parte di un ex amministratore di una società pubblica e un amministratore di una SRL per consulenze che non sono mai state effettivamente svolte. Secondo le ricostruzioni investigative, oltre 750.000 euro sarebbero stati pagati in cambio di favori legati all’assegnazione di appalti, incluso un contratto per la gestione integrata dei rifiuti per un importo complessivo di oltre 350 milioni di euro, che interesserebbe diversi comuni dell’Alta Valle del Tevere.
Il G.I.P. ha disposto le misure cautelari ritenendo fondato il rischio di reiterazione del reato. Le indagini, condotte anche tramite intercettazioni e analisi di documenti, hanno evidenziato un quadro complesso di corruzione e mala gestione nel settore dei servizi pubblici, richiamando l’attenzione su un sistema che potrebbe aver garantito profitti ingenti a discapito della trasparenza e della legalità.
Il caso si sviluppa in un contesto più ampio di lotta alla corruzione, dove le autorità giudiziarie continuano a vigilare per tutelare l’interesse pubblico e garantire una gestione corretta delle risorse.corruzzione
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