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Cronaca

Monza Brianza | Operazione antidroga tra Monza e Milano: arrestato titolare di un bar

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Un’operazione congiunta condotta dalle Squadre Mobili delle Questure di Monza e della Brianza e di Milano ha portato all’arresto di un uomo di 40 anni, residente nel milanese e gestore di un bar a Monza. L’uomo è accusato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

Le indagini sono iniziate dopo una segnalazione che indicava il bar come punto di cessione di cocaina. Gli investigatori hanno messo sotto osservazione il locale, notando movimenti sospetti: clienti che si trattenevano per pochi minuti e frequenti ingressi e uscite. Questi elementi hanno indotto le forze dell’ordine a intervenire, procedendo a una perquisizione del bar e delle aree adiacenti.

All’interno del locale è stato trovato un piccolo quantitativo di cocaina (mezzo grammo) e 440 euro in contanti, presumibilmente proventi delle attività illecite. La perquisizione si è poi estesa a un locale attiguo, non operativo e con le serrande abbassate, dove sono stati scoperti oltre 18 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e strumenti per il confezionamento della droga.

Il titolare è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo. Dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto all’obbligo di firma come misura cautelare.

A seguito di quanto emerso, il Questore di Monza e della Brianza ha ordinato la sospensione dell’attività del bar per 15 giorni, considerando i rischi per l’ordine pubblico e l’incolumità dei cittadini, soprattutto dei giovani. Inoltre, è stata revocata la licenza per le scommesse sportive, poiché l’uomo non soddisfa più i requisiti previsti dalla normativa vigente.

Questa operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza del territorio e nel contrastare fenomeni di criminalità legati allo spaccio di droga.

Cronaca

Bolzano | Salvataggio miracoloso a 3.200 metri: il coraggio della Polizia di Stato di Val Senales

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Lo scorso fine settimana, un giovane turista tedesco è stato protagonista di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche, se non fosse stato per il tempestivo intervento degli agenti del Distaccamento Sciatori della Polizia di Stato di Val Senales (BZ). L’incidente è avvenuto a 3.212 metri di altitudine, dove il ragazzo, scivolato in un dirupo roccioso e ghiacciato sottostante la stazione di arrivo della Funivia Grawand, è stato tratto in salvo grazie al coraggio e alla professionalità degli operatori.

La vicenda ha avuto inizio quando il giovane, dopo aver raggiunto la cima con la funivia, ha cercato di recuperare la sua tavola da snowboard che, a causa di un vento fortissimo, si era spinta verso il dirupo. Mentre tentava di recuperarla, è scivolato sul manto ghiacciato, finendo per percorrere circa 40 metri su un terreno impervio, ma fortunatamente senza subire danni gravi, fermandosi grazie al suo corpo che si è aggrappato a una roccia. Sebbene il ragazzo fosse illeso, la situazione era particolarmente delicata: il freddo intenso, con temperature di -17°C, la neve che continuava a cadere e il vento forte rendevano ogni operazione di salvataggio estremamente rischiosa.

Il personale della stazione sciistica, prontamente allertato, ha contattato il Soccorso Alpino e richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Ma data la difficoltà del contesto e la crescente intensità del maltempo, gli agenti della Polizia di Stato, valutato il rischio di un ulteriore aggravarsi della situazione, hanno deciso di intervenire direttamente, utilizzando attrezzature di alpinismo come corde, imbraghi e moschettoni.

Il Capo Servizio, dopo aver raggiunto il giovane, lo ha messo in sicurezza e, con l’aiuto degli altri poliziotti e dei gestori della funivia, ha iniziato l’operazione di recupero. Inizialmente sollevato dal terreno roccioso, il ragazzo è stato trasportato in sicurezza lungo il ripido dirupo, fino a raggiungere un luogo sicuro, dove, sconvolto e liberato dalla paura, ha espresso la sua gratitudine agli agenti.

Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha sottolineato l’importanza dell’intervento, evidenziando come la competenza e il coraggio degli agenti abbiano evitato che la situazione degenerasse in una tragedia. L’intervento tempestivo, svolto in condizioni ambientali estremamente difficili, ha salvato la vita al giovane turista, che ha potuto proseguire il suo viaggio, portando con sé un’esperienza che, fortunatamente, si è conclusa con un lieto fine grazie al rapido e decisivo intervento della Polizia di Stato.

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Cronaca

Modena | Cinque persone agli arresti domiciliari per furto e utilizzo illecito di carte di credito

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La Squadra Mobile di Modena, nella mattinata del 28 dicembre, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di cinque individui accusati di furto aggravato in concorso e utilizzo indebito di carte di credito. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena su richiesta della Procura della Repubblica.

Le indagini si sono concentrate su tre episodi distinti che hanno evidenziato un modus operandi ricorrente da parte del gruppo, noto come tecnica delle “false informazioni stradali”.

Il 5 marzo, tre membri del gruppo hanno avvicinato un’anziana di 81 anni mentre guidava, inscenando un’emergenza stradale per distrarla. Durante il confronto, uno degli indagati ha sottratto la borsa della vittima, contenente denaro contante, dall’abitacolo dell’auto. Grazie alla descrizione fornita dalla donna e alle immagini di videosorveglianza, è stato possibile ricostruire il percorso dell’automobile utilizzata e identificare gli autori.

In un parcheggio di un centro commerciale, quattro membri del gruppo hanno applicato la stessa tecnica per sottrarre una borsa da un’altra vittima. La refurtiva includeva due carte bancomat e 180 euro in contanti. Sebbene i ladri abbiano tentato di prelevare denaro con le carte rubate, il tempestivo blocco da parte della proprietaria ha impedito ulteriori danni. Le immagini di sorveglianza del centro commerciale e dello sportello ATM hanno fornito elementi chiave per l’identificazione del gruppo.

In un altro caso, una carta di credito sottratta a una donna è stata utilizzata indebitamente per prelevare 1000 euro da un ATM a Castelnuovo Rangone. La vittima non ha riconosciuto gli autori del furto, ma le immagini di sorveglianza hanno permesso agli investigatori di collegare l’episodio al gruppo già sotto indagine.

Gli indagati sono stati rintracciati presso i loro domicili, situati in campi nomadi nelle province di Modena e Reggio Emilia. Durante l’operazione, oltre agli agenti della Squadra Mobile di Modena, hanno collaborato personale del Commissariato di Carpi e della Squadra Mobile di Reggio Emilia.

L’attività investigativa ha messo in luce un’organizzazione ben strutturata, capace di agire con destrezza e rapidità, sfruttando vulnerabilità delle vittime per compiere i furti. Le indagini proseguiranno per verificare eventuali ulteriori episodi riconducibili al gruppo.

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Cronaca

Padova | Controlli della Polizia: sequestrati esplosivi artigianali in vista di Capodanno

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In prossimità delle celebrazioni per il Capodanno, la Questura di Padova ha intensificato i controlli per prevenire il commercio e la detenzione illecita di materiale pirotecnico, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica. Su disposizione del Questore Marco Odorisio, sono stati effettuati specifici interventi di vigilanza e verifiche amministrative che hanno portato a due significativi sequestri nella mattina di sabato 28 dicembre.

Gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S., durante le perquisizioni domiciliari a carico di due residenti nella provincia, hanno rinvenuto un ingente quantitativo di esplosivi artigianali privi di certificazione di sicurezza.

In particolare, un trentacinquenne di Galliera Veneta è stato trovato in possesso di dieci petardi denominati “Cobra 10”, prodotti artigianalmente e non conformi alle normative di sicurezza. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, e il materiale è stato sequestrato.

Un secondo intervento ha riguardato un trentunenne residente a Ospedaletto Euganeo, presso le cui proprietà – tra la sua abitazione e la residenza familiare – sono stati scoperti 73 ordigni esplosivi artigianali. Complessivamente, il materiale sequestrato pesava 46 chilogrammi ed era conservato in condizioni non sicure, aumentando il rischio di incidenti. Anche in questo caso, l’indagato è stato denunciato e il materiale trasferito in un deposito autorizzato.

Le attività di controllo continueranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di contrastare la diffusione di materiale esplodente non conforme e garantire un ambiente sicuro per i festeggiamenti. La Polizia rinnova l’appello a rispettare le normative e a evitare l’acquisto di prodotti pericolosi e non certificati.

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