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Cronaca

Monselice (PD) | Trovato Pusher con oltre 450 grammi di cocaina

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Nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, i Carabinieri della Stazione di Bagnoli di Sopra hanno arrestato un giovane di 23 anni, di origine marocchina, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta a Monselice, intorno alle 4 del mattino, quando una pattuglia ha notato un’auto sospetta in sosta.

Durante il controllo, il giovane, accortosi della presenza dei Carabinieri, ha lanciato un involucro fuori dall’abitacolo. I militari hanno prontamente recuperato il pacchetto, rivelatosi contenere una dose di cocaina. La successiva perquisizione del veicolo ha portato al rinvenimento di altre otto dosi della stessa sostanza, per un peso totale di oltre sei grammi, insieme a 2.960 euro in contanti.

I Carabinieri, supportati da un’altra pattuglia della Compagnia di Abano Terme, hanno poi effettuato una perquisizione domiciliare, durante la quale sono stati trovati un panetto di cocaina del peso di 454 grammi, 48 ovuli per un totale di 334,8 grammi, e altre piccole quantità della droga. In aggiunta, sono stati sequestrati 5.790 euro in contante, un bilancino di precisione e guanti in lattice utilizzati per il confezionamento della sostanza.

Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e il 23enne è stato trasferito nella Casa Circondariale di Padova, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria. Le forze dell’ordine continuano a monitorare il territorio per contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti.

Cronaca

Latina | Operazione contro il traffico di droga e il crimine organizzato: 16 arresti

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ADN24

Nella mattinata di oggi, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, una vasta operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 16 persone, accusate di far parte di un’associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, estorsioni, usura, violenze private e minacce aggravate. L’operazione, che ha coinvolto il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, la Squadra Mobile di Latina, e altre unità specializzate, ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di individui legati a un’organizzazione attiva nel traffico di droga e altre attività illecite nella provincia di Latina.

L’inchiesta che ha portato agli arresti è frutto di tre distinte attività investigative, svolte tra il 2020 e il 2024, e coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma. Il lavoro investigativo ha avuto il supporto di tecniche moderne, tra cui l’intercettazione di comunicazioni tramite il sistema criptato Encrochat, che ha permesso agli inquirenti di monitorare le conversazioni tra gli indagati. In particolare, la collaborazione di un arrestato, che ha deciso di fare da informatore, ha rappresentato una fonte cruciale per l’indagine.

Le indagini hanno ricostruito l’esistenza di una consorteria armata che gestiva il traffico di stupefacenti in diverse località del sud della provincia di Latina, inclusi Fondi, Latina, Terracina e Nettuno. L’associazione, ben organizzata, si occupava di approvvigionare il mercato locale con grandi quantitativi di hashish, marijuana e cocaina, mettendo in atto attività di spaccio, estorsioni e minacce.

L’operazione ha anche permesso di sventare tre attentati armati, con il coinvolgimento di soggetti pronti a ricavarsi spazi nel traffico di droga, e di sequestrare ingenti quantità di sostanze stupefacenti, armi da guerra e esplosivi. Il sequestro più significativo è avvenuto a Fondi, nel dicembre 2021, quando sono stati trovati e sequestrati numerosi materiali illeciti, inclusi armamenti e munizioni.

Questa operazione segna un passo importante nella lotta contro il crimine organizzato e il traffico di stupefacenti, fenomeni che continuano a minacciare la sicurezza delle comunità locali. Gli indagati sono attualmente in fase di indagini preliminari e, come da prassi, godono della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Cuneo | Blitz contro il riciclaggio di auto e crimini ambientali

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ADN24

La Polizia di Stato ha recentemente portato avanti una serie di operazioni mirate in Piemonte, focalizzandosi sul contrasto a fenomeni illegali come il riciclaggio di autoveicoli e il traffico di pezzi di ricambio rubati. Le operazioni hanno avuto anche l’obiettivo di fermare irregolarità legate alla gestione dei rifiuti e alla tutela ambientale, settori da sempre vulnerabili all’abusivismo e alle infiltrazioni criminali.

Le squadre della Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Cuneo e Verbania, sotto la supervisione del Servizio Polizia Stradale, hanno effettuato controlli in diverse aree della regione, con particolare attenzione a rivendite di auto, carrozzerie e aree sospettate di essere utilizzate per lo stoccaggio illecito di rifiuti. Durante le operazioni, 36 persone sono state identificate e, di queste, tre sono state denunciate a piede libero per reati legati alla gestione illecita dei rifiuti e altri crimini penali. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro.

Un’operazione significativa si è svolta in provincia di Cuneo, dove è stato sottoposto a controllo un centro di recupero metalli ferrosi, che operava anche come autodemolizione. Qui, in collaborazione con l’ARPA Piemonte, sono state rilevate violazioni alle normative ambientali, tra cui l’utilizzo improprio di terreni destinati allo stoccaggio di rifiuti e la gestione illecita dei liquidi inquinanti, come gli idrocarburi, che venivano sversati su terreni non impermeabilizzati.

Questi controlli fanno parte di una strategia più ampia della Polizia di Stato, mirata a prevenire e monitorare le attività legate al riciclaggio illecito di veicoli e alla gestione impropria dei rifiuti, settori che, da anni, rappresentano un terreno fertile per attività criminali. Tali crimini, oltre a generare ingenti guadagni per le organizzazioni mafiose, comportano rischi significativi per l’ambiente e la salute pubblica.

Le indagini sono ancora in corso e i procedimenti penali sono nelle fasi preliminari. La legge stabilisce, naturalmente, la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva. Tuttavia, le operazioni recenti hanno inviato un messaggio chiaro: la Polizia di Stato continuerà a monitorare attentamente questi settori, per garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l’ambiente da danni irreparabili.

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Cronaca

Lodi | Sequestrati oltre 11.000 prodotti non sicuri: tutela del “Made in Italy” e sicurezza dei consumatori

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ADN24

Con l’approssimarsi delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Lodi ha intensificato le sue attività di controllo per contrastare la vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa italiana e comunitaria. L’operazione è parte dell’impegno continuo delle Fiamme Gialle per tutelare il “Made in Italy”, salvaguardare il tessuto produttivo italiano e garantire la sicurezza dei consumatori.

Nel corso delle recenti ispezioni, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro oltre 11.000 articoli non conformi, rinvenuti in vari esercizi commerciali della provincia. Tra i prodotti sequestrati, figurano più di 930 paia di scarpe calzaturiere, identificate come “non sicure”, e oltre 10.200 addobbi natalizi che risultavano privi delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa di settore.

La problematica principale riguardava la mancanza delle informazioni minime sulle confezioni, una violazione del Codice del Consumo, che stabilisce requisiti specifici per garantire la sicurezza del consumatore. Tali etichette sono fondamentali per informare adeguatamente l’acquirente riguardo ai potenziali rischi del prodotto e alle modalità di utilizzo sicuro.

Le irregolarità rilevate sono state punite con sanzioni amministrative per un totale di oltre 30.000 euro. I prodotti non conformi sono stati prontamente sequestrati per evitare che finissero nelle mani dei consumatori, proteggendo così la loro salute e sicurezza.

Questo intervento, condotto dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lodi, si inserisce in un’ampia strategia di controllo su scala nazionale, finalizzata a mantenere l’integrità del mercato e la concorrenza leale. Le autorità, infatti, hanno sottolineato l’importanza di tutelare non solo i consumatori, ma anche gli operatori commerciali onesti, che potrebbero subire danni da un mercato invaso da prodotti non sicuri.

La Guardia di Finanza, con questa operazione, ribadisce il suo impegno a proteggere i consumatori e a garantire il rispetto delle normative di sicurezza, in particolare in un periodo delicato come quello delle festività natalizie, quando la domanda di prodotti da regalo è particolarmente elevata.

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