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Cronaca

Moncalieri (TO) | Tassista rifiuta di trasportare un disabile: scoppia la polemica

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Un grave episodio di discriminazione è avvenuto a Torino, coinvolgendo un uomo di 61 anni in sedia a rotelle, originario della Sicilia ma residente a Moncalieri. Tonino Muriana, questo il nome del protagonista della vicenda, ha raccontato di essere stato rifiutato da un tassista che si è categoricamente opposto a farlo salire a bordo, adducendo come motivazione la sua disabilità.

Muriana, che dal 2009 si muove con l’ausilio di una carrozzina, ha spiegato di aver individuato due taxi parcheggiati dopo un pranzo con un’amica. Il primo conducente, pur essendo disponibile, aveva un veicolo non idoneo per via dell’altezza della seduta. Il secondo, invece, alla guida di una Toyota Prius che sarebbe stata perfetta per le sue esigenze, ha risposto con un netto rifiuto, affermando che non poteva trasportare persone con disabilità. Nemmeno l’intervento dell’amica, che si era offerta di aiutare a caricare la carrozzina, è riuscito a far cambiare idea al tassista.

L’episodio, avvenuto nei primi giorni di ottobre, ha scosso l’uomo, che si è sentito discriminato e ha definito l’accaduto “un’ingiustizia”. Dopo diverse difficoltà, Muriana è riuscito a tornare a casa grazie a un secondo taxi che ha accettato la sua richiesta. L’accaduto ha suscitato l’attenzione di Roberto Sulpizi, presidente di Taxi Torino, che ha prontamente contattato Muriana per porgere le sue scuse.

L’episodio solleva nuovamente la questione dell’accessibilità dei servizi di trasporto per le persone con disabilità, evidenziando la necessità di maggiore sensibilizzazione e formazione per evitare simili atti di esclusione.

Cronaca

Agrigento | Sequestrati 1,2 milioni di euro a società per indebita fruizione di incentivi fiscali nel Sud Italia

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La Guardia di Finanza di Agrigento ha eseguito un’operazione che ha portato al sequestro di beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 1,2 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sciacca, riguarda un imprenditore siciliano residente a Milano, amministratore di una società che ha illecitamente beneficiato di incentivi fiscali destinati allo sviluppo del Mezzogiorno.

L’indagine ha rivelato che l’azienda, operante nel settore delle tecnologie informatiche e con sedi in Sicilia e Lombardia, ha dichiarato falsamente di possedere una sede produttiva ad Agrigento, ottenendo così agevolazioni fiscali non dovute. In particolare, l’impresa ha fruito indebitamente di crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo tra il 2020 e il 2023, attività svolta invece prevalentemente in Lombardia. Inoltre, la società ha utilizzato in modo scorretto fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), violando le normative previste per ottenere crediti d’imposta legati alla transizione ecologica e all’innovazione tecnologica.

Le investigazioni hanno evidenziato come l’imprenditore abbia sfruttato un sistema di consulenze e fatture emesse da società riconducibili al proprio gruppo familiare, incrementando illecitamente il valore delle agevolazioni ottenute. Tali crediti non spettanti sono stati utilizzati per ridurre il debito fiscale e contributivo della società.

Le autorità hanno già sospeso i crediti fiscali ancora inutilizzati, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. L’operazione, frutto della stretta collaborazione tra la Procura di Sciacca e la Guardia di Finanza, sottolinea l’importanza di combattere frodi fiscali che sottraggono risorse preziose per il sostegno economico alle imprese e alle famiglie.

In attesa di un giudizio definitivo, è da ricordare che l’imprenditore coinvolto gode della presunzione di innocenza.

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Cronaca

Taranto | Sequestri di droga e 15 responsabili segnalati

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Operazioni su larga scala per contrastare lo spaccio nella provincia

Negli ultimi giorni, la Guardia di Finanza di Taranto ha intensificato i controlli contro i traffici illeciti, concentrandosi in particolare sullo spaccio di droga. Le operazioni, condotte su tutto il territorio provinciale, hanno coinvolto vari punti strategici, come porti, stazioni ferroviarie, e locali frequentati soprattutto dai giovani.

Grazie al prezioso contributo delle unità cinofile, i finanzieri sono riusciti a individuare e sequestrare significative quantità di sostanze stupefacenti, tra cui eroina, cocaina e hashish. Le droghe erano abilmente nascoste all’interno di bagagli, vestiti personali e perfino in scomparti delle automobili.

Le attività hanno portato alla segnalazione di 15 persone alle autorità competenti, nell’ambito di un’operazione più ampia volta a reprimere l’uso e lo spaccio di droga, soprattutto tra i giovani. Queste azioni mirano a frenare un fenomeno sempre più preoccupante per la sicurezza e la salute pubblica nella regione.

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Cronaca

Como | Frode IVA su AirPods: sequestri per 29 Milioni di Euro

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Le autorità hanno smantellato un vasto sistema di frode fiscale che coinvolgeva la commercializzazione di prodotti elettronici, in particolare AirPods. Grazie all’indagine condotta dai comandi della Guardia di Finanza di Como e Latina, è stato eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 29 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Latina, a seguito di un’operazione che ha rivelato un articolato schema di frode IVA a livello europeo.

Il sistema fraudolento era basato su un meccanismo noto come “frode carosello”, in cui i prodotti venivano scambiati tra diverse società senza che questi fossero effettivamente venduti ai consumatori. Le indagini hanno coinvolto diverse nazioni, tra cui Cipro, Germania, Spagna e Paesi Bassi, evidenziando una rete criminale ben organizzata. Le società italiane coinvolte, spesso create appositamente per la frode, erano intestate a prestanomi e utilizzate per simulare transazioni fittizie. Questo permetteva l’evasione dell’IVA e la creazione di crediti d’imposta illeciti, che venivano successivamente compensati o richiesti a rimborso.

Le forze dell’ordine hanno ricostruito i movimenti finanziari e logistici della merce, che veniva spostata fisicamente solo in casi limitati, mantenendo però un complesso passaggio di proprietà cartolare. L’operazione ha portato, nel 2023, all’arresto di quattro persone, due delle quali ancora agli arresti domiciliari.

Questo intervento si inserisce nella più ampia lotta della Guardia di Finanza contro le frodi fiscali, che rappresentano un grave danno per l’economia e per l’equità sociale, minando la concorrenza e la fiducia tra Stato e cittadini. Tuttavia, va ricordato che gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a una condanna definitiva.

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