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Cronaca

Milano | Vallanzasca è “malato e disorientato”, per la difesa va trasferito in un luogo di cura

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Renato Vallanzasca, ex boss della banda della Comasina, è al centro di un’importante udienza oggi davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano. I legali di Vallanzasca, Corrado Limentani e Paolo Muzzi, hanno avanzato una richiesta di trasferimento in regime di detenzione domiciliare a causa delle gravi condizioni di salute dell’anziano criminale, ora 74enne. Secondo la difesa, Vallanzasca soffre di un decadimento mentale significativo, descritto nella recente relazione medica del carcere di Bollate come “disorientato nel tempo e parzialmente nello spazio”, con “comportamenti inadeguati” e “scarsamente collaborativo”.

I difensori hanno individuato una struttura assistenziale in Veneto, specializzata in malattie come l’Alzheimer e la demenza, che ha già accettato di accogliere Vallanzasca. Questo trasferimento, se approvato, permetterebbe all’ex capo della mala milanese di ricevere le cure e gli stimoli cognitivi necessari, come raccomandato nella relazione medica del carcere di Bollate. Secondo la difesa, l’ambiente carcerario non sarebbe adeguato per soddisfare queste esigenze.

In passato, Vallanzasca ha già usufruito di permessi premio per trascorrere del tempo in una comunità terapeutica. Tuttavia, la situazione clinica attuale è tale da rendere difficile la sua permanenza in regime carcerario. Le recenti valutazioni dei servizi di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano confermano che le condizioni di Vallanzasca sono incompatibili con il regime penitenziario e richiedono una struttura assistenziale adeguata.

Oggi, il Tribunale di Sorveglianza ascolterà le argomentazioni della difesa e la posizione della Procura generale, che dovrà esprimere un parere sulla richiesta di trasferimento. I giudici Carmen D’Elia e Benedetta Rossi decideranno nei prossimi giorni, determinando se Vallanzasca potrà proseguire la sua detenzione in una struttura di cura esterna.

Cronaca

Arrestata 21enne a Tivoli Terme per spaccio di cocaina

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, in provincia di Roma, hanno arrestato una 21enne in flagranza di reato, accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’arresto è avvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare condotta dai militari, che ha permesso di rinvenire 55 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento delle dosi, e 4.400 euro in contante. La somma di denaro, suddivisa in banconote di vario taglio, è stata ritenuta il provento dell’attività di spaccio svolta dalla giovane.

L’intervento dei Carabinieri rientra nell’ambito dei controlli sul territorio per contrastare il traffico di stupefacenti, un fenomeno che continua a preoccupare le autorità locali. La 21enne, dopo l’arresto, è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicata con rito direttissimo dal Tribunale di Tivoli. La giovane dovrà rispondere delle accuse di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, reato per il quale sono previste pene severe. L’operazione ha contribuito a contrastare il mercato illecito delle droghe nella zona e a garantire maggiore sicurezza alla comunità locale.

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Crollo di una palazzina a Sessa Aurunca: quattro persone estratte vive dalle macerie

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Un grave incidente si è verificato a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove una palazzina di tre piani è crollata improvvisamente. Fortunatamente, quattro persone sono state estratte vive dalle macerie. Sebbene l’edificio risultasse formalmente disabitato, le operazioni di salvataggio si sono svolte in un clima di grande apprensione, poiché si temeva che ci fossero altre persone intrappolate all’interno. Solo dopo un’attenta verifica da parte dei vigili del fuoco, è stato escluso che ci fossero dispersi.

L’incidente ha creato disagi anche per alcune persone che abitano nelle case vicine alla palazzina crollata. Questi residenti sono stati bloccati dalle macerie e dalle strutture pericolanti, ma sono stati prontamente soccorsi dalle squadre di emergenza del 115, che hanno messo in sicurezza la zona e aiutato gli abitanti a mettersi in salvo.

Il crollo ha scosso la comunità locale, ma grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori, non si sono registrate vittime. Le cause del crollo sono ancora in fase di accertamento e saranno oggetto di indagine per chiarire le dinamiche dell’incidente.

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Cronaca

Sparizione di Daniela Ruggi: nuove indagini in corso

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Resta avvolta nel mistero la sparizione di Daniela Ruggi, una 31enne di Vitriola, frazione di Formigine (Modena), scomparsa il 18 settembre scorso. La donna era stata riportata a casa in ambulanza dopo un accesso al pronto soccorso dell’ospedale di Sassuolo per motivi di salute, ma da quel momento non se ne è saputo più nulla. La Procura di Modenaha aperto un’indagine con l’ipotesi di sequestro di persona e, nelle ultime settimane, le ricerche sono state intensificate.

In queste ore, carabinieriprotezione civile e vigili del fuoco stanno nuovamente setacciando la zona in cui viveva Daniela, alla ricerca di indizi che possano far luce sul suo destino. Il fratello della donna ha smentito la possibilità che la sparizione sia legata a dispute familiari, in particolare per motivi legati a un’eredità, come inizialmente ipotizzato.

Nonostante il passare del tempo, gli inquirenti non escludono alcuna pista e continuano a indagare per fare chiarezza su un caso che sta suscitando crescente preoccupazione e interesse nella comunità locale. La sparizione di Daniela continua a rimanere uno dei misteri irrisolti che coinvolgono la provincia di Modena.

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