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Cronaca

Milano | Università degli Studi e GdF: firmato protocollo per il contrasto alle frodi sulle borse di studio

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L’Università degli Studi di Milano e il Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza hanno siglato un protocollo triennale di intesa per potenziare il sistema di prevenzione contro le frodi e le irregolarità relative ai benefici economici destinati agli studenti. L’accordo, firmato il 6 novembre 2024, mira a garantire l’equità nell’accesso alle borse di studio e agli alloggi universitari, affinché i fondi pubblici arrivino solo a chi ne ha effettivamente diritto. La collaborazione prevede un rafforzamento dello scambio informativo tra le due istituzioni per monitorare la veridicità della documentazione utilizzata per ottenere i benefici.

La Guardia di Finanza, con il suo expertise nella tutela della spesa pubblica, potrà così effettuare verifiche puntuali per contrastare le frodi che danneggiano il diritto allo studio. La Rettrice dell’Università, Prof.ssa Marina Brambilla, ha sottolineato l’importanza di una gestione trasparente delle risorse pubbliche, mentre il Generale Giuseppe Arbore ha ribadito l’obiettivo di tutelare l’equità nell’accesso alle misure di sostegno pubblico.

Cronaca

Busto Arsizio (VA) | Arrestato per tentato omicidio, aggredito il fratello con il fuoco

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Venerdì 1° novembre, nel tardo pomeriggio, la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha arrestato un uomo con l’accusa di tentato omicidio ai danni del fratello. L’intervento degli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Busto Arsizio è stato tempestivo, dopo che una segnalazione ha indicato un’aggressione in corso in una corte di via Sciacca.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno udito delle urla provenienti da un ballatoio al primo piano di un’abitazione, dove hanno trovato due uomini coinvolti in una situazione drammatica. Il primo, un uomo visibilmente agitato, aveva il volto e la maglia macchiati di sangue. Al suo fianco, il secondo uomo, chiaramente in gravi difficoltà, sembrava essere stato vittima di un’aggressione. Il primo individuo, tentando di nascondere la vittima, ha inizialmente dichiarato che il ferito si fosse dato fuoco autonomamente. Tuttavia, la versione è stata prontamente contestata dalla vittima, che in condizioni critiche, si è rifugiata tra gli agenti, implorando aiuto e rivelando la verità: era stato proprio il fratello ad avergli appiccato il fuoco.

Le lesioni riportate dalla vittima, con gravi ustioni sul tronco e sul viso, sono risultate essere estremamente gravi, tanto da far crollare l’uomo a terra. I poliziotti hanno immediatamente allertato i soccorsi, che hanno trasportato la vittima d’urgenza all’ospedale Niguarda, dove è stata ricoverata in pericolo di vita.

Le prime ricostruzioni degli agenti hanno chiarito che la violenza è nata da una lite tra i due fratelli, entrambi di origine extracomunitaria, di 38 e 44 anni. All’interno dell’appartamento che condividevano, il più giovane dei due ha cosparso il fratello di alcool etilico e gli ha dato fuoco. Quando la vittima ha cercato di fuggire e chiedere aiuto ai vicini, il fratello ha cercato di impedirlo, sostenendo che l’uomo fosse ubriaco e non necessitasse di soccorso.

Il tempestivo intervento della Polizia di Stato ha impedito che la violenza si protraesse ulteriormente, mettendo in sicurezza la vittima e arrestando l’aggressore. Quest’ultimo, risultato essere irregolare sul territorio nazionale, è stato accusato di tentato omicidio e condotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Giulianova (TE) | Provvedimenti contro anarchici responsabili di atti vandalici e invasione di proprietà pubblica

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Il Questore di Teramo ha emesso provvedimenti di prevenzione nei confronti degli anarchici coinvolti in atti di vandalismo e invasione di proprietà a Giulianova, in provincia di Teramo. L’episodio riguarda una serie di azioni che si sono svolte tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, quando alcuni esponenti dell’area anarchica hanno occupato abusivamente un’area appartenente all’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona della Provincia di Teramo, in uso all’Istituto Castorani. Questo istituto si occupa di minori privi di assistenza familiare e di famiglie in difficoltà.

L’occupazione è avvenuta dopo che i manifestanti hanno aperto con forza un cancello chiuso a chiave, causando un reclamo immediato da parte della proprietà. Nei giorni successivi, l’Azienda ha organizzato una manifestazione di protesta per rientrare in possesso della struttura. L’incidente si inserisce in un contesto di crescente tensione tra gli anarchici e le istituzioni locali, che si è manifestata anche in episodi di imbrattamento e danneggiamento di proprietà pubbliche e in minacce nei confronti del sindaco di Giulianova.

Per rispondere a questi fatti, il Questore ha disposto l’emissione di cinque fogli di via dal Comune di Giulianova, che vietano la permanenza in città degli autori per periodi da uno a tre anni. Inoltre, sono stati notificati sette avvisi orali ai responsabili di questi atti antisociali, qualificati come devianti e potenzialmente pericolosi per la sicurezza collettiva.

Questi provvedimenti amministrativi si aggiungono alle denunce penali già presentate alle autorità giudiziarie nei confronti di tredici individui per invasione di terreni e edifici, aggravata dalla destinazione pubblica della proprietà, e di due persone accusate di minacce gravi contro il primo cittadino. Le forze dell’ordine hanno intensificato il monitoraggio del territorio per prevenire ulteriori disordini, considerando la natura provocatoria e potenzialmente violenta di tali manifestazioni.

Le azioni messe in atto dal Questore di Teramo, oltre a rispondere a crimini accertati, mirano a garantire la sicurezza della comunità e a mantenere l’ordine pubblico in un periodo di crescente preoccupazione per gli episodi di violenza legati ad alcune frange dell’area anarchica.

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Cronaca

Mestre (VE) | Chiusura di due esercizi pubblici

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Il Questore di Venezia ha disposto, il 7 novembre, la chiusura per cinque giorni di due esercizi pubblici situati a Mestre, con un provvedimento che si inserisce nell’ambito delle azioni preventive e cautelari in materia di ordine pubblico. La decisione è stata presa sulla base delle risultanze emerse dalle attività di controllo condotte dalla polizia, che hanno coinvolto diversi corpi e agenzie nel quartiere Piave di Mestre.

Nel corso dei servizi interforze pianificati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sotto la direzione del Prefetto, le forze dell’ordine hanno eseguito accertamenti mirati nei locali frequentati da individui con precedenti penali. I controlli, condotti anche dal Commissariato di Mestre e dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno rivelato che i due esercizi erano divenuti ritrovo abituale di persone con noti precedenti, aumentando il rischio per la sicurezza del quartiere.

I provvedimenti di sospensione della licenza, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), sono stati notificati dalla Polizia Amministrativa e dal Commissariato di P.S. di Mestre. Questi nuovi provvedimenti si aggiungono ai sedici già adottati nel 2024, a fronte dei quattordici presi nel 2023, segno dell’intensificazione dei controlli e delle azioni per contrastare la criminalità nei luoghi pubblici e garantire una maggiore sicurezza per i cittadini.

Il Questore di Venezia ha ribadito l’impegno continuo delle forze di polizia per mantenere alta l’attenzione sul territorio, soprattutto nelle aree maggiormente esposte al rischio di attività illecite, confermando che queste azioni fanno parte di un’operazione complessiva volta a tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

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