Cronaca
Milano, scomparso il medico specializzando Davide Piccinali: l’appello dei colleghi e della famiglia.
Davide Piccinali, medico specializzando di 39 anni originario di Brescia, è scomparso a Milano dal 3 ottobre. L’ultima volta è stato visto dopo aver concluso il suo turno all’ospedale San Raffaele, dove stava completando l’ultimo anno di specializzazione in cardiochirurgia. Non essendosi presentato al lavoro venerdì, i colleghi hanno lanciato l’allarme. La famiglia, preoccupata, ha subito denunciato la scomparsa.
La Polizia di Stato ha ispezionato il suo appartamento in via Clitumno, vicino a via Padova, dove le chiavi sono state fornite dal proprietario. All’interno, gli agenti hanno trovato tutto in ordine e le luci accese, ma nessun segno di Davide. “Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di persone che dicono di averlo visto, ma al momento non ci sono riscontri concreti”, ha raccontato il fratello, spiegando che giovedì, dopo aver terminato il turno in ospedale, di Davide non si è saputo più nulla.
Pochi giorni prima della scomparsa, Davide era stato a Brescia per restituire l’auto a sua madre, dopo essere rientrato da un matrimonio ad Ancona. Avrebbe dovuto tornare a Brescia per il fine settimana, ma non è più tornato. Il fratello ha aggiunto che, nonostante le segnalazioni, potrebbe essersi trattato di un allontanamento volontario, anche se nessuno nella famiglia riesce a capire il motivo. Davide non aveva problemi sul lavoro e appariva tranquillo e sereno.
Le ricerche continuano, mentre familiari e amici sperano in un rapido ritrovamento.
Cronaca
Arrestati due trafficanti di droga a Roma: sequestrati oltre 20 kg di stupefacenti e 62.000 euro in contante
Un’importante operazione antidroga è stata portata a termine dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro, che hanno arrestato due uomini, un 44enne di origini brasiliane e un 43enne romano, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma.
Il fermo dei due uomini è avvenuto nella serata del 22 novembre, durante una serie di controlli nel quartiere Talenti. I Carabinieri hanno notato i due a bordo di una Fiat 500 a noleggio, il cui atteggiamento nervoso ha insospettito gli agenti. Dopo averli fermati per un controllo, i Carabinieri hanno perquisito i due e l’auto, trovando una significativa quantità di droga: 74 dosi di cocaina, 7 dosi di MDMA, 10 dosi di anfetamina, 10 dosi di ketamina, 35 frammenti di hashish, 12 dosi di marijuana e 6 involucri contenenti funghi allucinogeni. È stata anche sequestrata una somma di 1.835 euro in contante.
L’indagine ha poi portato a perquisire le abitazioni dei due arrestati. Presso l’abitazione del 44enne, i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 20 kg di sostanze stupefacenti, tra cui 2 kg di cocaina, 13 kg di hashish, 4 kg di marijuana, e quantitativi di MDMA, ketamina, efedrina e funghi allucinogeni. Inoltre, sono stati trovati 60.000 euro in contante, divisi in sei pacchetti, probabilmente provento dell’attività illecita.
In totale, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 20 kg di droga e circa 61.835 euro in contante. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti e disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.
Le indagini proseguono, ma gli indagati devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.
Cronaca
Frosinone: Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un cittadino Nigeriano
Nel pomeriggio di giovedì, proseguono senza sosta le operazioni di controllo del territorio da parte dei Carabinieri nel comune di Frosinone. Durante uno di questi controlli, una pattuglia della Stazione di Frosinone Scalo ha arrestato un 27enne nigeriano, domiciliato ad Arce (FR), accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
L’incidente si è verificato in Piazza Pertini, dove i militari hanno fermato il giovane per un controllo di routine. Alla richiesta di esibire i documenti, il cittadino ha reagito con violenza, sferrando un calcio al pannello posteriore dell’auto di servizio e aggredendo i Carabinieri con calci, pugni e sputi. La reazione aggressiva ha portato immediatamente all’intervento di un equipaggio della Sezione Radiomobile della NOR Carabinieri, che ha supportato le operazioni di arresto.
Le successive verifiche nella banca dati hanno rivelato che il giovane era colpito da un “foglio di via”, con un divieto di ritorno nel comune di Frosinone. Questo aggravante ha reso necessario il suo arresto in flagranza di reato. Il nigeriano è stato quindi condotto presso il Comando Provinciale Carabinieri e trattenuto in camera di sicurezza in attesa della convalida dell’arresto.
A seguito dell’aggressione, i due Carabinieri coinvolti nell’incidente sono stati visitati dai medici dell’ospedale di Frosinone, dove hanno ricevuto una prognosi di qualche giorno. La vicenda sottolinea l’importanza del continuo controllo del territorio e la determinazione delle forze dell’ordine nel mantenere l’ordine pubblico.
Cronaca
ROMA-Carabinieri fermano due donne accusate di tentata estorsione aggravata dopo rapporto sessuale con un cliente
Due donne di nazionalità romena, rispettivamente di 21 e 22 anni, sono state fermate dai Carabinieri della Stazione di Roma Borgata Ottavia con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso. Le due, senza fissa dimora e con precedenti penali, sono state raggiunte dal provvedimento a seguito di una denuncia presentata da un 27enne romano.
Secondo quanto dichiarato dalla vittima, il 4 novembre scorso si era recato in via Palmiro Togliatti per incontrare due donne dedite alla prostituzione. Dopo aver consumato un rapporto sessuale con loro, l’uomo si è accorto di non avere con sé la somma di 400 euro pattuita per il pagamento del servizio. Non riuscendo a prelevare il denaro da un bancomat, in quanto aveva già raggiunto il limite di prelievo giornaliero, ha tentato di recuperarlo recandosi a casa propria, ma senza successo.
Le due donne, tuttavia, non si sono fermate e lo hanno seguito fino alla sua abitazione, dove, dopo il fallimento del tentativo di recuperare i soldi, gli hanno imposto di lasciare l’auto come garanzia fino al pagamento del debito. L’uomo, preoccupato per la sicurezza sua e della madre anziana con cui vive, ha ceduto alla richiesta delle due ragazze, recandosi in un’altra zona della città, in via delle Acacie, dove ha parcheggiato la sua auto e consegnato le chiavi a una delle due.
Nonostante la restituzione della vettura, le ragazze hanno alzato la posta, chiedendo 800 euro prima, e poi addirittura 1000 euro, minacciando di vendere l’auto a pezzi se non avessero ricevuto il pagamento. Timoroso per la propria incolumità e quella della madre, l’uomo ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri.
Grazie alla denuncia, gli inquirenti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico delle due donne, che sono state rintracciate e fermate. Le due sono state associate al carcere femminile di Roma Rebibbia, dove il Tribunale ha convalidato il fermo e disposto l’obbligo di presentazione in caserma.
L’operazione sottolinea l’efficacia dell’intervento delle Forze dell’Ordine nel contrastare reati di estorsione e nella tutela della sicurezza dei cittadini.
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