Cronaca
Miami | Studente italiano “incaprettato” dalla polizia all’uscita di un bar
Matteo Falcinelli, uno studente italiano di 25 anni proveniente da Spoleto, è stato sottoposto a un’esperienza traumatizzante durante il suo soggiorno a Miami, negli Stati Uniti. Le immagini di violenza riportate dagli agenti di polizia lo mostrano immobilizzato a terra, implorando aiuto mentre lotta con difficoltà respiratorie. Dopo essere stato brutalmente sbattuto sull’asfalto, è stato trascinato in una cella di detenzione e immobilizzato con una pratica chiamata “hogtie restraint”, in cui i suoi piedi sono stati legati alle manette dietro la schiena, un trattamento estremamente doloroso e disumano.
L’arresto di Matteo è avvenuto dopo che si è trovato coinvolto in un locale notturno, dove, secondo i suoi familiari, si è confuso a causa dell’ambiente e degli eventi successivi. La versione degli agenti afferma che Matteo abbia creato disturbi all’interno del locale e si sia opposto al loro intervento, mentre la difesa del giovane sottolinea che egli era ignaro della natura del locale, pensando fosse un bar normale. Dopo una discussione riguardo alla perdita dei suoi cellulari, la situazione si è aggravata con l’arrivo della polizia.
Il trattamento subito da Matteo ha lasciato segni profondi, fisici e mentali. Dopo il suo rilascio, è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico, in uno stato di shock e con ferite gravi. La sua famiglia ora cerca giustizia per quanto accaduto, impegnandosi a combattere per i suoi diritti e contro qualsiasi forma di tortura o maltrattamento.