Cronaca
Meteo Italia: freddo e neve in arrivo, weekend gelido con calo delle temperature
Il meteo in Italia sta per cambiare ancora una volta. Dopo il passaggio di una perturbazione atlantica che ha portato nuvole, nebbia e qualche pioggia sparsa, a partire da venerdì 29 novembre, un nuovo afflusso di aria fredda proveniente dalla Russia arriverà a colpire il nostro Paese, portando con sé un abbassamento delle temperature e la possibilità di nevicate anche a bassa quota.
Mercoledì 27 novembre sarà caratterizzato da qualche pioggia sparsa in Toscana e Lazio, mentre giovedì il tempo sarà più stabile, sebbene non mancherà il ritorno della nebbia, in particolare al Nord e nelle pianure e coste del Centro Italia. Nel frattempo, aria più fredda si farà strada sulle Alpi, provocando deboli nevicate sui confini.
Venerdì, il grosso del maltempo farà il suo ingresso in Italia, con un nocciolo di aria gelida proveniente dall’Inghilterra, che attraverserà Danimarca e Polonia, arrivando in Italia con grande velocità. Il peggioramento inizierà dalla Romagna e dal Centro Italia, per estendersi al Sud già in serata, con rovesci, temporali e un rinforzo dei venti di Bora e Grecale. Il Nord rimarrà invece in parte escluso da questa irruzione.
Nel weekend, l’aria fredda continuerà a far sentire i suoi effetti, soprattutto sabato 30 novembre, quando le precipitazioni sulle regioni adriatiche e al Sud potrebbero trasformarsi in neve a quote collinari, con la neve che potrebbe scendere fino a 600 metri al Centro e a 800-900 metri al Sud.
Domenica 1 dicembre, l’azione perturbata si esaurirà, lasciando spazio a un’atmosfera più stabile, ma decisamente più fredda. Le temperature caleranno sensibilmente, con valori diurni che si avvicineranno ai 10°C nelle città come Roma, Firenze e Napoli, in netto contrasto con i 18-19°C registrati in questi giorni.
Cronaca
Omicidio Giulia Cecchettin: difesa di Turetta chiede una pena giusta, non vendicativa
Nell’udienza del 26 novembre, l’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, ha sostenuto che l’ergastolo sarebbe una pena “ineducativa” per un giovane di 22 anni, argomentando che la condanna debba avere una funzione rieducativa, non vendicativa. Il caso riguarda l’omicidio della studentessa Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato l’11 novembre 2023, un crimine che, secondo la difesa, non è stato premeditato ma frutto di un’alterazione emotiva del giovane. La lista trovata con oggetti necessari all’omicidio (coltelli, nastro, mappe) non rappresenterebbe una prova di premeditazione, ma una “fantasia di agiti violenti”, sostiene l’avvocato, evidenziando l’incertezza nei comportamenti di Turetta.
Caruso ha descritto il rapporto tra i due come un “amore tossico”, in cui Turetta, descritto come un giovane timido e insicuro, sviluppò una “ossessione” per Giulia, segnando un comportamento petulante e insopportabile. Tuttavia, la difesa esclude l’aggravante di stalking, sostenendo che Giulia non temeva per la sua vita, come dimostrato dal fatto che non cambiò le sue abitudini e non ruppe la relazione per paura. Il difensore ha anche messo in evidenza che l’imputato ha agito “in preda all’emotività”, senza l’intenzione di uccidere, e che la sua ossessione per la ragazza era un’espressione di una “relazione malata”, non di un piano di morte.
La difesa ha chiesto di riconoscere le attenuanti generiche per Turetta e di escludere le aggravanti, suggerendo la possibilità di evitare l’ergastolo, sottolineando che per il giovane la vera punizione sarà trascorrere gran parte della sua vita in carcere. La sentenza è prevista per il 3 dicembre.
Cronaca
Incidente mortale a Foggia: un ragazzo di 18 anni perde la vita
Tragico incidente stradale nella serata di ieri, 26 novembre, alla periferia di Foggia, dove un giovane di 18 anni ha perso la vita. Il ragazzo stava percorrendo la strada che collega la periferia sud della città al Salice Nuovo, a bordo della sua moto Kawasaki.
Secondo le ricostruzioni, il giovane ha perso il controllo del veicolo, finendo fuori strada e sbattendo violentemente contro un traliccio. L’impatto è stato fatale, e nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare: i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale, che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente. La tragedia ha sconvolto la comunità locale, lasciando un vuoto incolmabile per la famiglia e gli amici della giovane vittima.
Cronaca
Sequestro preventivo per traffico illecito di rifiuti: 16 persone coinvolte, due aziende sequestrate
Un’operazione dei carabinieri forestali del Centro anticrimine Natura di Palermo ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 soggetti e 6 persone giuridiche, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Le persone coinvolte sono residenti in diversi comuni siciliani, tra cui Alcamo, Borgetto, San Giuseppe Jato, Partinico, Bagheria e Palermo. Due aziende del settore della gestione dei rifiuti sono state sequestrate e affidate ad un amministratore giudiziario, mentre sono stati confiscati 16 autocarri e disposti sequestri per equivalente per un totale di 153mila euro.
Le indagini, avviate nel febbraio 2019 dal Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Palermo, hanno fatto luce su un complesso sistema criminale operante nel settore della raccolta, trasporto, gestione, recupero e smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. I rifiuti, tra cui parti meccaniche di autoveicoli, batterie al piombo, rottami ferrosi e apparecchiature elettroniche, venivano conferiti da soggetti privati e ditte non autorizzate alla gestione dei rifiuti. Senza alcun trattamento, venivano miscelati tra loro e successivamente ceduti come rifiuti non pericolosi, ottenendo così guadagni illeciti.
Il traffico illecito, che ha coinvolto oltre 3mila tonnellate di rifiuti nel periodo delle indagini, ha generato un profitto di oltre 300mila euro. In una delle aziende sequestrate, sono stati trovati 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi, tra cui autoveicoli non bonificati e residui di olii esausti, che sono stati scaricati in maniera illecita, con gravi danni ambientali. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare luce su tutti i responsabili del traffico illecito.
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