Cronaca
Messina | Sequestrato cantiere dei parcheggi per materiale non idoneo
Sin dall’inizio, abbiamo avvertito che qualcosa non andava come previsto quando ci siamo recati al primo dei tre parcheggi lungo la litoranea con le nostre telecamere. Solo due operai anziani, senza caschetto. Pensavamo che gli altri sarebbero arrivati presto, quelli con i caschetti, quelli più giovani. Invece, anziché rinforzi, sono arrivati i vigili urbani guidati dal comandante Giivanni Giardina. Mentre lavoravano tra sabbia e terra scaricata sui massi per il riempimento e la messa in sicurezza, hanno trovato plastica, materiale non autorizzato e persino una scarpa. Secondo le normative, dovrebbe essere utilizzato solo materiale compatibile prelevato dalle cave.
Non c’era altra scelta: sigilli e sequestro, in accordo con la Procura che monitora la situazione. Ora, l’impresa incaricata dei lavori per conto dell’ufficio del commissario per l’emergenza idrogeologica dovrà rimuovere quel materiale per evitare che le mareggiate lo portino in mare. Teoricamente, i lavori potrebbero continuare nei due parcheggi rimanenti a Pace e Contemplazione. Il presidente della Quinta municipalità, Raffaele Verso, e il vicepresidente della Sesta, Donato (il primo arrivato sul posto), sono sconcertati e chiedono chiarezza immediata. Entrambi sperano che si possa comunque trovare una soluzione. I tre parcheggi sono chiusi da due anni. Secondo l’accordo con il Comune, l’impresa incaricata dal commissariato per l’emergenza idrogeologica avrebbe dovuto completare i lavori entro il 20 maggio. Successivamente, sarà il demanio a revocare l’ordinanza di chiusura. Ma a questo punto, tutto è incerto.
Giorni fa, è stato il sindaco Federico Basile a annunciare la ripresa dei lavori.
Cronaca
Perugia | Maxi sequestro: oltre 16 Kg di cocaina nell’airbag per un valore di 1,5 milioni di euro
Nel corso di un’ampia operazione di polizia mirata alla lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Perugia, con il supporto di un’unità cinofila, hanno sottoposto a controllo un’auto presso il parcheggio di un centro commerciale a Castiglione del Lago. A bordo si trovava un cittadino albanese, incensurato, che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.
Durante il controllo, il comportamento nervoso del conducente e l’allerta dei cani antidroga hanno spinto i Finanzieri a effettuare una perquisizione approfondita del veicolo. L’ispezione ha rivelato un’anomalia nel vano airbag anteriore, che era privo del dispositivo di protezione: una modifica spesso utilizzata per nascondere sostanze illecite.
Il sospetto ha portato le Fiamme Gialle ad estendere le verifiche presso l’abitazione del soggetto, situata a Castiglione del Lago. Qui, durante la perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti 15 panetti di cocaina per un peso complessivo di oltre 16 chilogrammi.
Il valore della droga sequestrata è stimato intorno ai 500.000 euro all’ingrosso, ma il guadagno avrebbe superato 1,5 milioni di euro una volta suddivisa e distribuita sul mercato illegale.
Il cittadino albanese è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne. L’operazione si inserisce nel più ampio programma di controllo economico e repressione dei traffici illeciti condotto dalla Guardia di Finanza di Perugia, confermando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta al narcotraffico.
Cronaca
Taranto | Indagini sull’omicidio shock di Silvana Rocca, il figlio:”mangiava carne umana”
Un orrore senza precedenti scuote la provincia di Taranto, dove Salvatore Dettori ha confessato di aver brutalmente ucciso sua madre, Silvana La Rocca, il 13 novembre nella villa di famiglia a Leporano. I dettagli emersi dall’autopsia, eseguita il 19 novembre dal medico legale Francesco Introna, confermano il macabro racconto fornito dall’uomo. Dettori, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato, ha ammesso di aver espiantato il cuore della madre dopo averla accoltellata.
La ricostruzione del delitto
Secondo quanto dichiarato da Dettori agli inquirenti, tutto è iniziato con un’aggressione alle spalle mentre la madre stava riponendo una borsa in auto. Dopo una prima coltellata alla nuca, la donna è rimasta viva, supplicando spiegazioni. In seguito, il 46enne le avrebbe tagliato la gola e inferto un ulteriore colpo al fegato, prima di aprire il torace e rimuovere il cuore. Dettori ha raccontato di aver avvolto l’organo in fazzoletti di carta e di averlo poi gettato via, senza ricordare il luogo esatto.
Accuse inquietanti e un movente controverso
Nel corso delle indagini, Dettori ha sostenuto che l’omicidio fosse motivato dal desiderio di “liberare” la madre, che a suo dire era vittima di una setta dedita al cannibalismo. L’uomo ha affermato che la madre gli avrebbe somministrato parti del corpo del padre, morto oltre vent’anni prima, per nutrirlo. Il gip ha ritenuto la ricostruzione compatibile con le ferite riscontrate sul corpo della vittima, ma ha giudicato poco credibile il presunto movente legato alla setta.
Proseguono le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura e con la consulenza di esperti di parte, puntano a chiarire ulteriormente i dettagli di questo delitto sconvolgente. Intanto, la comunità è sotto shock per un crimine che sembra trascendere la comprensione razionale, lasciando aperti interrogativi sullo stato mentale dell’assassino e le dinamiche familiari all’origine di questa tragedia.
Cronaca
Milano | Giovane arrestato per spaccio nei pressi di una scuola: droga e contanti sequestrati
Venerdì pomeriggio, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino albanese di 20 anni a Milano, accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta dagli agenti del Commissariato Lambrate, si è svolta durante un controllo mirato nei pressi degli istituti scolastici di via Don Calabria.
La scoperta durante il controllo
Il giovane, fermato intorno alle 14 insieme a un gruppo di minori, è stato trovato in possesso di sette dosi di hashish per un totale di 16 grammi e 200 euro in contanti. Successivamente, grazie alla collaborazione con una pattuglia della volante, è stato deciso di perquisire la sua abitazione a Pioltello.
Droga e materiale per lo spaccio in casa
Nell’appartamento, gli agenti hanno scoperto una significativa quantità di droga e strumenti utilizzati per lo spaccio. Tra i materiali sequestrati figurano:
- Hashish: 42 grammi suddivisi in 18 involucri;
- Cocaina: quasi 42 grammi in diverse confezioni, nascoste in buste di fazzoletti e confezioni di caramelle;
- Contanti: 300 euro in una scatola, ritenuti provento dell’attività di spaccio;
- Materiale per il confezionamento: incluso un bilancino di precisione.
L’arresto e le accuse
Il 20enne è stato arrestato sul posto e trasferito nelle camere di sicurezza della Questura di Milano. L’accusa è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre le autorità proseguono con le indagini per ricostruire eventuali collegamenti con altre attività illecite nella zona.
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