Un episodio sconvolgente si è verificato oggi a Reggio Calabria, dove una giovane donna di 30 anni ha tentato di togliersi la vita nei pressi del torrente Calopinace, non lontano da Piazza Garibaldi. La donna, scesa improvvisamente dall’auto in cui viaggiava con la madre, ha cercato di gettarsi dalla barriera che separa la strada dall’alveo del torrente. Fortunatamente, l’allarme lanciato dalla madre ha attirato l’attenzione di una pattuglia della Polizia Municipale che stava passando nelle vicinanze.

Gli agenti sono intervenuti con prontezza, bloccando la ragazza e mettendola in salvo prima che potesse compiere l’estremo gesto. Subito dopo, sul posto sono arrivati altri agenti di polizia e un’ambulanza per fornire assistenza alla giovane, che è stata trasportata in ospedale per ulteriori accertamenti.

L’intervento ha evitato una tragedia, ma ha anche causato disagi alla circolazione, con il traffico sulle principali arterie del centro storico rimasto bloccato per diversi minuti, proprio durante l’ora di punta. La situazione ha creato lunghe code e disagi per automobilisti e pedoni. Le autorità stanno ancora indagando sulle cause che hanno spinto la giovane a compiere un gesto così estremo.

Un diciottenne calabrese è stato arrestato per aver ingannato e derubato due donne anziane, fingendosi maresciallo dei Carabinieri. L’operazione, condotta dai Carabinieri di Corigliano Rossano con il supporto della Compagnia di Cassano all’Ionio e delle forze di Mondragone, ha portato all’emissione di una misura cautelare a seguito delle indagini coordinate dalla Procura di Castrovillari.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe messo in scena due truffe in pochi giorni. Nel primo episodio, ha convinto una signora di Corigliano Rossano che suo figlio fosse in stato di arresto a seguito di un grave incidente stradale e che fosse necessario versare 12.000 euro per liberarlo. Un complice si è presentato a casa della donna per riscuotere denaro e gioielli.

Pochi giorni dopo, un’altra anziana di Cassano all’Ionio è stata vittima di una truffa simile. In questo caso, il truffatore ha anche aggredito fisicamente la donna per garantirsi la refurtiva. Le denunce presentate hanno portato all’arresto del diciottenne, mentre le indagini per identificare gli altri membri della banda sono ancora in corso.

L’Azienda ospedaliera di Cosenza ha espresso profondo cordoglio per la morte improvvisa di un neonato originario di Bocchigliero, deceduto mentre veniva trasportato d’urgenza verso il presidio ospedaliero. La direzione ha dichiarato che al momento delle dimissioni, il bambino risultava in buone condizioni di salute e senza segni di febbre, come confermato dagli esami di routine effettuati prima del rientro a casa.

Il padre del piccolo ha sporto denuncia per far luce sull’accaduto, suscitando interrogativi sulla dinamica della tragedia. L’ospedale ha ipotizzato la possibilità che si tratti della Sindrome della morte improvvisa del neonato (SIDS), una condizione che, purtroppo, non ha ancora spiegazioni scientifiche definitive.

Il caso ha sconvolto la comunità locale e la famiglia, con l’ospedale che ha espresso vicinanza nel loro momento di dolore, riconoscendo la tragedia incolmabile che ha colpito i genitori.