Cronaca

Messina | Operazione antidroga: 4 arresti e ingente sequestro di stupefacenti

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ADN24

Proseguono con intensità i controlli della Polizia di Stato contro il fenomeno dello spaccio di stupefacenti a Messina, in vista delle festività natalizie. Su disposizione del Questore Annino Gargano, sono stati effettuati servizi mirati nel rione Mangialupi, zona particolarmente attenzionata dalle forze dell’ordine, con un focus particolare su individui già noti agli investigatori.

Nel corso di queste operazioni, la Squadra Mobile, in collaborazione con la S.I.S.C.O. (Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo), ha eseguito perquisizioni domiciliari, una delle quali ha riguardato un pregiudicato cinquantenne. All’interno della sua abitazione, rivelatasi una vera e propria centrale di spaccio, gli agenti hanno trovato diverse tipologie di stupefacenti, tra cui hashish, marijuana e cocaina, oltre a materiale per il confezionamento e una somma di denaro ritenuta il provento dell’attività illecita.

Non solo droga: i poliziotti hanno anche scoperto un sofisticato impianto di videosorveglianza, utilizzato per monitorare i movimenti delle forze dell’ordine. La perquisizione si è estesa anche alla cantina dell’edificio, dove è stato rinvenuto un arsenale composto da una pistola a gas, munizioni di vario calibro e cartucce esplose.

L’indagine ha portato all’identificazione di altri tre complici, trovati all’interno dell’abitazione durante il blitz. Questi, secondo gli investigatori, avrebbero avuto un ruolo di rilievo nella gestione dell’attività di spaccio. I quattro soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato e portati in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione, che ha visto l’intervento delle forze di polizia con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha permesso di sequestrare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, nonché le armi e il materiale rinvenuto. Le indagini sono ancora in corso, con ulteriori accertamenti da parte del Gabinetto di Polizia Scientifica, per raccogliere prove che possano contribuire a confermare le responsabilità degli arrestati.

Si sottolinea che, secondo la normativa vigente, gli indagati devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva, in attesa della conclusione del processo, che si svolgerà con il contraddittorio delle parti e delle difese.

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