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Cronaca

Messina | Contrasto all’evasione fiscale: sequestri di orologi di lusso

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Recentemente, la Guardia di Finanza di Messina ha condotto un’importante operazione contro l’evasione fiscale, portando al sequestro di beni e conti correnti appartenenti a una società di Messina e a una ditta individuale di Caserta. Le indagini si sono concentrate sul commercio di orologi di lusso usati e hanno rivelato irregolarità significative nelle pratiche fiscali.

In particolare, è emerso che la società messinese importava orologi da Hong Kong attraverso la ditta casertana, senza pagare l’IVA all’atto dell’ingresso in Italia. Gli orologi venivano poi rivenduti a società europee costituite ad hoc e, successivamente, reimportati in Italia. In questo modo, il pagamento dell’IVA veniva eluso, con un chiaro danno per le casse dello Stato.

L’analisi delle transazioni commerciali ha permesso di dimostrare che il meccanismo messo in atto consentiva di non versare l’IVA, approfittando delle normative sul regime del margine applicabile alla vendita di beni usati. Inoltre, è stata segnalata un’operazione di contrabbando relativa a un orologio Rolex, acquistato senza dichiarazione in dogana a Gibilterra.

Di conseguenza, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo dei beni, con un valore complessivo delle imposte sottratte stimato intorno ai 2,4 milioni di euro. Le misure cautelari hanno riguardato i saldi dei conti correnti delle aziende coinvolte, estendendosi anche a beni immobili.

Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla frode fiscale, mossa dalla necessità di proteggere la finanza pubblica e garantire un ambiente commerciale equo, tutelando le imprese e i contribuenti che rispettano la legge. Le indagini sono ancora in corso e i risultati definitivi dipenderanno dai successivi sviluppi giudiziari.

Cronaca

Santa Maria Capua Vetere (CE) | Accoltellamento per estorsione

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Un episodio di violenza si è verificato a Santa Maria Capua Vetere, dove un uomo di 38 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato dopo aver accoltellato un coetaneo. La vicenda, che risale a luglio, ha avuto come sfondo piazza Adriano, vicino all’Anfiteatro, e si inserisce in un contesto di estorsione prolungata.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, hanno rivelato che l’arrestato aveva imposto alla vittima di versare una somma di denaro settimanale, minacciandola di violenze in caso di inadempienza. Questo regime di terrore ha portato il 38enne a malmenare ripetutamente il giovane, infliggendogli contusioni e costringendolo a cedere beni come biciclette, che venivano poi rivenduti.

La situazione è degenerata quando, a seguito del rifiuto della vittima di continuare a pagare, l’aggressore ha fatto ricorso a un coltellino, ferendo gravemente il ragazzo vicino all’arteria femorale. Le ferite hanno richiesto cure mediche e diversi giorni di prognosi.

Grazie alle prove raccolte, la Procura ha richiesto l’emissione di misure cautelari, portando così all’arresto del sospetto, che attualmente si trova agli arresti domiciliari. È importante sottolineare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e l’indagato è considerato innocente fino a una sentenza definitiva.

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Cronaca

Cosenza | Furto di autovettura: arrestati due uomini

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Il 27 ottobre scorso, la Polizia di Stato di Cosenza ha arrestato due uomini di 48 e 23 anni, accusati di furto aggravato in concorso. L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido e decisivo, grazie a una segnalazione giunta al numero di emergenza 112 riguardante un furto in corso di un’autovettura in via Popilia.

Gli agenti della Squadra Volante, durante un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti prontamente e, dopo un breve inseguimento, hanno individuato l’auto con i sospetti a bordo. Gli arrestati, che indossavano ancora scaldacollo e guanti in lattice, sono stati trovati in possesso di strumenti utilizzati per lo scasso.

Entrambi i soggetti, con precedenti penali e già soggetti a misure di prevenzione, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero, in attesa di essere giudicati. L’episodio sottolinea l’importanza del lavoro della polizia nel contrasto ai reati e la necessità di garantire sicurezza alla comunità.

È fondamentale, però, ricordare che gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento della loro colpevolezza.

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Cronaca

Risultati operativi della polizia di stato a Cuneo

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Negli ultimi giorni, la Polizia di Stato della Questura di Cuneo ha intensificato i controlli sul territorio, in particolare durante i mercati cittadini, impiegando undici equipaggi, sostenuti dal Reparto Prevenzione Crimine di Torino.

Nella giornata di martedì 29 ottobre, circa 200 persone e una settantina di veicoli sono stati sottoposti a controllo nelle aree centrali della città. Durante queste operazioni, sono stati identificati diversi individui con precedenti penali, e due stranieri sono stati segnalati per il possesso di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana, hashish e crack.

In aggiunta, sono state effettuate importanti operazioni di prevenzione contro l’immigrazione clandestina. La Divisione Anticrimine ha emesso un provvedimento di Sorveglianza Speciale per un giovane cuneese pregiudicato, che ha alle spalle numerosi reati, tra cui rapina ed estorsione, obbligandolo a rimanere nel comune di residenza per un periodo di oltre tre anni.

Infine, l’Ufficio Immigrazione ha proceduto all’espulsione di un cittadino nigeriano, autore di comportamenti disturbanti, come l’esibizione di parti intime e oltraggio a Pubblico Ufficiale, con un provvedimento di espulsione notificato pochi giorni prima. Queste azioni evidenziano l’impegno della Polizia di Stato nel garantire la sicurezza e il rispetto della legalità nella comunità cuneese.

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